Metadati
- Storia istituzionale/Biografia
La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (in origine Fondazione Ugo Spirito) si è costituita nel 1981 a Roma con la donazione dell’Archivio e della Biblioteca del filosofo da parte della vedova, Gianna Saba.
Ha ricevuto il riconoscimento giuridico nel 1994.
Tra i suoi presidenti, si ricordano Renzo De Felice (in omaggio al quale nel 2011 la Fondazione ha aggiunto il suo nome a quello originario), Francesco Perfetti, Gaetano Rasi. Attualmente è presieduta da Giuseppe Parlato.
Nel tempo la Fondazione ha acquisito biblioteche e archivi di personalità illustri della politica e dell’intellettualità italiana del Novecento, divenendo in tal modo un riferimento per gli studiosi dei fenomeni politici e del mondo culturale del secolo scorso e di tematiche filosofiche, economiche, giuridiche dell’attualità. In particolare conserva numerosi fondi archivistici e bibliotecari di enti e persone dell’area politica della Destra, che le conferiscono la caratteristica di detentrice del maggiore concentramento di documentazione sul tema, delineato nel programma “Archivio delle Destre”.
Attraverso i propri collaboratori svolge attività di reference e di orientamento scientifico e di realizzazione di inventari archivistici e catalogazioni bibliografiche.
Svolge inoltre attività culturali come presentazioni di libri, convegni, conferenze, organizzazione di mostre nonché di formazione e aggiornamento di docenti universitari e di scuola superiore.
Pubblica gli «Annali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice», di recente disponibili per gli ultimi numeri anche in formato digitale; è casa editrice, coordinando quattro collane editoriali, Biblioteca scientifica, Carte ‘900, Inediti, Saggi e studi, e una quinta sezione dedicata ai volumi “fuori collana”.
- Storia archivistica
- La Fondazione possiede numerosi fondi archivistici e bibliotecari.
Per ciò che concerne i primi, è necessario citare l'archivio di Ugo Spirito, intorno al quale la Fondazione si è costituita. Forte di oltre 12000 missive scambiate con gli intellettuali italiani e stranieri dell'intero Novecento, filosofi, storici, artisti, letterati, giornalisti, editori, all'archivio Spirito attiene un'ampia serie fotografica, molti manoscritti sia di sue monografie sia di suoi articoli giornalistici, che prese a redigere dall'inizio degli anni Settanta, appunti di notevole interesse perché contenenti riflessioni non sempre riversate nei suoi scritti. La Fondazione è nota inoltre per conservare numerosi archivi di personalità legate al mondo della Destra politica, da Giano Accame a Mario Cassiano, da Mirko Tremaglia a Nino Tripodi, al punto da rappresentare un riferimento imprescindibile per gli studiosi che si occupano di questa materia. Sono inoltre custoditi fondi d'archivio di enti come l'Istituto nazionale di studi politici ed economici (Inspe), attivo negli anni Sessanta con il fine di realizzare attività culturali ispirate ai valori della Destra, di personaggi non affini a quest'area politico-ideologica, come Salvatore Valitutti, di intellettuali come Attilio Tamaro, nazionalista, diplomatico, profondo conoscitore e appassionato sostenitore delle tematiche relative al confine orientale italiano. Sono presenti inoltre archivi con fonti documentarie relative agli anni del fascismo. Nel complesso il patrimonio archvistico della Fondazione assomma a oltre 70 fondi, di cui più di trenta provvisti di inventario o di elenco di consistenza, rendendo possibile in tal modo la consultazione da parte degli studiosi.
La Biblioteca, divisa in diversi fondi librari, racchiude un numero di volumi superiore ai sessantamila. Molto frequentata, in essa è possibile rinvenire sia testi recenti sia volumi degli anni anteriori al 1950. Soprattutto la biblioteca Spirito, come del resto ci si aspetta, è ricca di libri dei decenni passati, alcuni vere rarità, così come prezioso è il fondo librario denominato "Storico", con volumi donati nel tempo soprattutto di tema storico-politico, ma anche economico, argomento che caratterizza anche quelli contenuti nella biblioteca che fu di Giuseppe Di Nardi, economista, docente universitario. Altri fondi bibliotecari completano l'offerta culturale della Fondazione, con testi giuridici, volumi d'arte, scritti geopolitici.
- Descrittori
- Fascismo,Postfascismo,Prima guerra mondiale,Seconda guerra mondiale,Repubblica sociale italiana,Socialismo,Cultura di Destra,Economia,Sindacalismo,Corporativismo,Filosofia
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