Fondo
Metadati
- Tipologia
- Fondo
- Data
- Data:
- 1947 - 1966
- Consistenza
- Consistenza (testo libero):
- 95 fascicoli (2 buste)
- Storia istituzionale/Biografia
- Attilio Mordini (Firenze, 22 giugno 1923 - 4 ottobre 1966), scrittore e teologo italiano.
Volontario nella seconda guerra mondiale sul fronte russo e, in seguito, arruolatosi nell'esercito della Repubblica Sociale Italiana, dopo la guerra Mordini si iscrisse alla Pontificia Università Gregoriana. Conseguì la laurea con una tesi in letteratura tedesca.
Nei primi anni Cinquanta frequentò da terziario francescano il convento dei Cappuccini di Montughi e a Firenze entrò in contatto con molti intellettuali di orientamento cattolico. Il 1953 fu un anno decisivo nella vita di Mordini; Adolfo Oxilia gli offrì una collaborazione alla rivista «L'Ultima», oltre ad una profonda amicizia, ed ebbe inizio per Mordini un periodo fecondo di studi e di impegni.
All'inizio degli anni Sessanta divenne lettore all'Università di Kiel e durante la sua permanenza in Germania collaborò alla rivista di teologia e scienza delle religioni «Kairos».
Fu corrispondente da Firenze per «Il Secolo d'Italia» dal 1963; scrisse su vari periodici, tra cui «Carattere», «L'Alfiere».
Tra i suoi lavori ricordiamo Il segno della Carne (Firenze, 1956; pubblicato con lo pseudonimo di Ermanno Landi); Il Tempio del Cristianesimo (Torino, 1963 1ª ed.; Roma, 1979 2ªed.); Dal Mito al materialismo (Firenze, 1966); Verità del linguaggio (Roma, 1974); Il mito primordiale del Cristo quale fonte perenne di metafisica (Milano, 1976); Il cattolico ghibellino (Roma, 1989); Passi sull'acqua (Roma, 2000); Povertà regale (Firenze, 2001) e Il Tempio del Cristianesimo (nuova edizione, Rimini, 2006).
- Storia archivistica
- Il fondo non è ancora stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio.
Il fondo è arrivato parzialmente riordinato da Maria Camici. La corrispondenza era suddivisa in fascicoli intitolati ai singoli corrispondenti ed ordinati in ordine alfabetico. La documentazione era accompagnata da un inventario (che si è conservato) composto dai seguenti campi compilati: "serie", "segnatura", "anni", "mittente", "provenienza", "documenti", "note". In fase di riordino e di informatizzazione, le informazioni già presenti nel primo inventario sono state integrate e descritte nel dettaglio. Si è segnalato quindi la presenza di allegati, quali lettere di terzi o scritti; la presenza di minute di Mordini; la lingua, se diversa dall'italiano; la tipologia documentaria e la forma; la consistenza dei documenti e delle carte per ogni corrispondente. Infine, sono stati identificati alcuni mittenti non identificati prima.
- Modalità di acquisizione
- L'archivio è stato donato da Maria Camici alla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice nell'ottobre 2012.
- Contenuto
- Il fondo consta di un interessantissimo carteggio che copre un arco cronologico di vent'anni (1946-1966). Tra i corrispondenti si annoverano Titus Burckhardt, Alfredo Cattabiani, Helmut Gasteiner, Adolfo Oxilia, Silvano Panunzio, René Pechère, Primo Siena.
Si conserva inoltre il volume Attilio Mordini, Povertà regale. Secondi inediti dai Quaderni e altre pagine francescane, a cura di Maria Camici, Edizioni Cantagalli, Siena ottobre 2001.
- Strumenti di ricerca
- Inventario a stampa ed informatizzato a cura di Lucia R. Petese.
- Criteri di ordinamento
- Serie unica, ordinata alfabeticamente per corrispondente.
- Numerazione
- Numero:
- 21
- Consultabilità
- Libera consultazione ai sensi della normativa archivistica nazionale.
- Bibliografia
- - Attilio Mordini, Povertà regale. Secondi inediti dai Quaderni e altre pagine francescane, a cura di Maria Camici, Edizioni Cantagalli, Siena ottobre 2001.
Relazioni
Soggetto produttoreMordini, Attilio
Soggetto conservatoreFondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice
Fondo di appartenenzaMordini Attilio
Esplora i livelli sottostanti
Hai domande su questa scheda archivistica? Se hai notato un dettaglio da approfondire, vuoi segnalare un’informazione mancante o inesatta, oppure desideri entrare in contatto con l’ente conservatore per saperne di più, inviaci la tua segnalazione. Ogni contributo aiuta a migliorare la qualità delle informazioni e a valorizzare il patrimonio archivistico.