Il fondo si è formato grazie alle attività di studio di Giuseppe Parlato sui sindacalisti fascisti e sul fascismo "di sinistra", confluite poi nei due volumi indicati in bibliografia. Nell'ambito delle ricerche portate avanti dallo studioso egli venne in contatto con i protagonisti di quell'ambiente politico o con gli eredi. Tali contatti portarono spesso alla donazione o alla consegna in deposito delle carte allo stesso Parlato o alla Fondazione Ugo Spirito, di cui al tempo egli era direttore, nella consapevolezza che affidarle ad un Istituto di cultura ne avrebbe garantito conservazione e visibilità molto più che se fossero conservate in casa.

La documentazione è assai eterogenea, essendo stata raccolta in massima parte degli eredi, e spesso è conservata in fotocopia poiché la famiglia ha preferito trattenere presso di sé gli originali.
Alcune serie (3, Carte raccolte da Enrico Carloni e 5, Carte raccolte da Amilcare De Ambris) si sono formate non per azione del soggetto a cui sono riferite ma ad opera degli eredi che hanno cercato di procurarsi materiale di documentazione sulle attività dei congiunti. In questi casi le carte presentano una notevole eterogeneità e in qualche caso sono copie di documentazione archivistica conservata presso altri Istituti, come per esempio l'Archivio centrale dello Stato e l'Archivio di Stato di Terni.