Lazio'900
Delfino Raffaele
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Fondo
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Metadati

Tipologia
Fondo
Data
Data:
1956 - 2004
Consistenza
Consistenza (testo libero):
61 fascicoli (7 buste)
Storia istituzionale/Biografia
Raffaele Delfino è nato a Pescara il 12 marzo 1931.
Consigliere comunale a Pescara dal 1956 al 1980; consigliere provinciale dell'Aquila dal 1960 al 1963; consigliere di amministrazione dell'Azianda di soggiorno di Pescara dal 1957 al 1961.
Deputato al Parlamento dal 1958 al 1979 (III, IV, VI, VII legislatura). Nella III legislatura ha fatto parte delle Commissioni Sanità e Lavori pubblici, e nelle restanti legislature delle Commissioni Bilancio e Partecipazioni statali.
Ha fatto parte delle Commissioni bicamerali di vigilanza sulla Rai e sulle Partecipazioni statali.
Nella IV e V legislatura è stato segretario di Presidenza della Camera.
Nel 1981 è stato nominato Revisore effettivo dei conti dell'Enel.
Dal 1986 al 1991 è stato presidente del Collegio sindacale della Rai. E' anche stato presidente del Collegio sindacale della Sipra (Società italiana pubblicità radiofonica anonima).
Nel 1991 è stato nominato Consigliere della Corte dei conti.

Partecipa giovanissimo con i comitati civici alla campagna elettorale politica del 1948. All'inizio degli anni '50, durante gli studi di farmacia all'università La Sapienza di Roma, fa parte delle organizzazioni giovanili del Msi; diviene consigliere nazionale dell'Unuri (Unione nazionale universitaria rappresentativa italiana) e vicepresidente nazionale del Fuan (fronte universitario di azione nazionale).
Dopo la laurea ricopre incarichi elettivi locali: nel 1956, 1960, 1964, 1970 e 1975 è nel consiglio comunale di Pescara; nel 1964 viene anche eletto consigliere provinciale dell'Aquila.
Nel 1958 viene eletto per la prima volta alla Camera come deputato del Msi nel collegio L'Aquila-Pescara e nel corso della legislatura diventa segretario del gruppo parlamentare. Viene rieletto nel 1963, diventando segretario dell'ufficio di Presidenza. Nel 1968 viene riconfermato alla Camera e di nuovo eletto segretario dell'ufficio di Presidenza.
Viene nuovamente eletto deputato nel 1972 e diviene vicepresidente del gruppo parlamentare del Msi. Nel 1976 viene eletto per la quinta volta.
Nell'estate del 1975 diviene capogruppo del nuovo gruppo parlamentare Democrazia Nazionale, poi ne diventa presidente nel dicembre 1976. Il gruppo si costituisce in partito il 13 febbraio 1977, e Delfino ne diventa segretario il 16 luglio 1978, abbandonando ovviamente la carica di presidente.
Il 1 aprile 1979 Delfino si dimette in seguito a polemiche interne, e il partito si scioglie definitivamente il 16 dicembre 1979.
In seguito non si presenta più a consultazioni elettorali.
La sua attività parlamentare è stata molto varia: ha fatto parte delle Commissioni Igiene e Sanità e Lavori pubblici nella III legislatura; in quelle successive è sempre stato membro della Commissione Bilancio. E' stato per due volte componente della Commissione parlamentare per l'Indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e della Commissione bicamerale sulle partecipazioni statali. E' stato relatore di minoranza sul Piano quinquennale di programmazione economica (IV legislatura). Si è impegnato contro la legge di nazionalizzazione dell'energia elettrica e di istituzione dell'Enel. Ha fatto parte delle Commissioni d'Indagine sulla chimica e per la Riforma del bilancio dello Stato.
Revisore ufficiale dei conti, è stato revisore dei conti dell'Enel dal 1981 al 1986. I questo anno è stato anche nominato presidente del Collegio sindacale della Rai, carica alla quale è stato riconfermato due volte. Dal maggio 1987 è stato presidente del Collegio sindacale della Sipra e dal maggio 1991 è diventato consigliere alla Corte dei conti.

La carriera politica di Delfino si caratterizza per la ricerca dell'inserimento della destra nel sistema politico e nel dialogo con il mondo cattolico. Convinto che la Democrazia cristiana fosse troppo sbilanciata a sinistra, ritenne di creare un polo democratico di destra per raccogliere i voti dei cattolici più conservatori.
Cercò di aprire il Msi al dialogo con altre forse politiche. Per questo si trovò in polemica con la corrente maggioritaria del Msi intenzionata a votare contro il II governo Andreotti dopo le elezioni del 1972, ritenendo che sarebbe stato più utile astenersi per favorire uno spostamento a destra della Dc.
Nel corso della VI legislatura Delfino si trovò anche più volte in dissenso con Almirante e giunse a una prima rottura con il partito dopo le elezioni del 1976, essendo di nuovo Delfino favorevole a un'astensione nei confronti del III governo Andreotti (la "non sfiducia"). Avendo però votato la maggioranza dei parlamentari del Msi e i membri della Direzione centrale in modo contrario a quanto ipotizzato da Delfino, si concretizzarono i dissidi interni al partito determinando la costituzione della corrente di Democrazia nazionale. Tale corrente, di cui Delfino fu subito uno dei membri più attivi, si trasformò presto in gruppo parlamentare scissionista e successivamente (13 febbraio 1977) in partito.
Il partito entra presto in crisi, dopo la non felice prova elettorale della primavera 1978, e Delfino viene chiamato alla segreteria il 16 luglio 1978 sostituendo Ernesto De Marzio. Le difficoltà permangono e il 1 aprile 1979 Delfino si dimette dall'incarico di segretario, e nei giorni successivi lascia anche il gruppo parlamentare e il partito.
Storia archivistica
Dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio il 30 gennaio 2007.
Modalità di acquisizione
Il fondo è stato dato in deposito dallo stesso Raffaele Delfino alla Fondazione Ugo Spirito nel 2004 per contribuire all'implementazione del progetto "Archivio delle destre".
Contenuto
Il fondo conserva documentazione relativa alle attività politiche di Delfino. Si tratta di materiale di documentazione e propaganda politica (opuscoli, volantini propagandistici, resoconti parlamentari, materiale relativo ai viaggi in Usa) prodotto in seguito all'attività di Delfino come deputato del Msi e soprattutto di carte prodotte nella breve esistenza del gruppo parlamentare Democrazia nazionale, nato nell'ambito del Msi e poi costituitosi come partito indipendente, che Delfino contribuì a fondare e di cui fu prima presidente e poi segretario (carteggi, documentazione di studio, relazioni, comunicati stampa, studi per progetti di legge). La documentazione comprende anche una cospicua sezione di rassegne stampa raccolte con grande attenzione nel periodo in cui Delfino fu alla guida di Democrazia nazionale. Una piccola parte della documentazione è stata aggiunta da Delfino in anni recentissimi (2007 e 2011) in seguito ad un nuovo interesse circa le vicende che portarono alla scissione del partito dal Msi.
Strumenti di ricerca
Inventario informatizzato a cura di Francesca Garello.
Criteri di ordinamento
Il fondo è suddiviso in tre serie:
Serie 1. Attività politica generale, 1956 - 2004
Serie 2. Attività politica in Democrazia Nazionale, 1974 - 2004
-Sottoserie 1. Scissione dal Msi, 1974 - 2004, con documenti successivi 2007 e 2011
-Sottoserie 2. Presidenza di Democrazia nazionale, 1976 - 1978
-Sottoserie 3. Segreteria di Democrazia nazionale, 1978 - 1979
--Sottosottoserie Corrispondenza, 1978 - 1979
Serie 3. Rassegne stampa, 1976 - 1979
Numerazione
Numero:
11
Consultabilità
Libera consultazione ai sensi della normativa archivistica nazionale.
Bibliografia
Raffaele Delfino, Prima di Fini, Foggia, Bastogi editore, 2005

Relazioni

Soggetto produttoreDelfino, Raffaele
Fondo di appartenenzaDelfino Raffaele

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Serie | 1976 - 1979Rassegne stampaFondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice
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