Lazio'900
Associazione guide e scouts cattolici italiani (AGESCI)
Fondo

Metadati

Tipologia
Fondo
Data
Data:
1974 - 2016
Consistenza
Tipologia:
fascicolo/i
Quantità:
3248
Tipologia:
registro/i
Quantità:
40
Storia istituzionale/Biografia
L'Associazione guide e scouts cattolici italiani è nata nel 1974 dall'unificazione delle due associazioni scout cattoliche preesistenti: l'Associazione scautistica cattolica italiana (ASCI, maschile, fondata nel 1916) e l'Associazione guide italiane (AGI, femminile, fondata nel 1944).
Fondata sui principi del metodo scout ideato nel 1907 da Lord Baden-Powell, l'AGESCI è un'associazione giovanile educativa che si propone di contribuire alla formazione integrale della persona attraverso una proposta di vita all'aria aperta, in comunità di coetanei, condividendo giochi e tecniche nell'ottica di una preparazione del sé al servizio degli altri. È diffusa su tutto il territorio italiano e conta attualmente (2010) più di 177.000 soci.
L'AGESCI e il CNGEI (Corpo nazionale giovani esploratori e esploratrici italiani, di ispirazione non religiosa) formano insieme la Federazione italiana dello scautismo (FIS), riconosciuta dall'Organizzazione mondiale del movimento scout e dall'Associazione mondiale guide e esploratrici (World Organization of the Scout Movement-WOSM, e World Association of Girl Guides and Girl Scouts-WAGGGS).
L'AGESCI articola la propria struttura su quattro livelli costitutivi: il gruppo, la zona (più gruppi sullo stesso territorio), la regione (i gruppi della regione), il livello nazionale. Ciascuno di essi contribuisce a sostenere nel servizio educativo le Comunità capi, i nuclei educativi base della struttura associativa, e ad agevolare la partecipazione dei soci educandi alle attività formative e dei soci educatori alla costruzione del pensiero e alla definizione delle strategie di intervento dell'Associazione. La struttura organizzativa di ciascun livello è definita dallo statuto, periodicamente aggiornato dal Consiglio generale; l'ultimo aggiornamento risale al 2009.
Gli organi nazionali previsti dallo statuto del 2009 sono: la Capo guida e il Capo scout, che presiedono congiuntamente l'Associazione e ne garantiscono e rappresentano l'unità in Italia e all'estero; il Consiglio generale, organo legislativo, che esprime la volontà dell'Associazione a livello nazionale; il Consiglio nazionale, organo intermedio al quale sono delegate dal Consiglio generale decisioni su argomenti di tipo organizzativo; il Comitato nazionale (già Comitato centrale), composto da nove membri e guidato da due presidenti, che è l'organo esecutivo dell'Associazione e si riunisce con cadenza mensile; la Commissione economica nazionale, la Commissione nazionale uniformi e distintivi, il Collegio giudicante nazionale.
Caratteristica fondamentale dell'Agesci è la diarchia, ovvero la compresenza di un capo uomo e una capo donna in tutti gli ambiti di servizio, da quelli di unità a quelli di gruppo fino a quelli nazionali; questa scelta spiega la presenza di due figure per ogni incarico. Alla matrice cattolica va ricondotta la presenza in ogni livello dell'Associazione di assistenti ecclesiastici, che partecipano a tutti gli effetti alla vita della struttura di appartenenza.
La proposta educativa dell'AGESCI si coniuga in tre modalità diverse, corrispondenti a tre archi di età; ciascun momento educativo è curato da un organismo dell'Associazione denominato branca. La branca lupetti-coccinelle si rivolge a bambini e bambine dai sette agli undici anni; la branca esploratori-guide a ragazzi e ragazze dai dodici ai sedici anni circa; infine la branca rover-scolte coinvolge giovani adulti dai sedici ai diciannove/ventuno anni.
L'adeguamento della proposta educativa e lo studio di contenuti tecnici specifici e di realizzazioni operative viene curato dai settori associativi, che operano con propri incaricati nazionali.
Storia archivistica
L'archivio dell'AGESCI, che conserva la documentazione prodotta dal livello nazionale dell'Associazione, è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio nel 1999 congiuntamente agli archivi dell'ASCI e dell'AGI.
L'intervento di schedatura e riordinamento operato nel 2009-2010 ha interessato la documentazione prodotta a partire dalla fondazione dell'AGESCI e fino al 2000. Il lavoro non ha potuto comprendere i documenti relativi all'attività di censimento dei soci, la documentazione amministrativo-contabile e quella che riguarda le polizze assicurative e in generale i rapporti dell'Associazione con le compagnie di assicurazione, e infine i documenti afferenti all'attività svolta dal settore stampa, che sono stati oggetto di un intervento successivo, completato nel 2016. L'ultimo intervento, portato a termine nel 2018, ha riguardato i documenti prodotti dopo il 2000 e conservati in formato cartaceo, con le eccezioni di cui si è detto.
Nel corso del lavoro sono emerse numerose lacune, determinate da una modalità di conservazione dei documenti incostante, legata in parte a problemi di spazio oltre che a prassi lavorative diverse. La carenza di spazi adeguati alla corretta gestione di un archivio di deposito è sicuramente alla base di una serie di spostamenti subiti dai documenti e può aver determinato la decisione di scartare una parte della documentazione; altri scarti sono avvenuti senza criteri definiti.
Dall'esame della documentazione conservata e nelle carte che raccontano l'attività del Centro documentazione si rileva peraltro un'attenzione specifica, per quanto incostante, per il tema della memoria e della sua conservazione, che ha dato vita in momenti diversi ad alcuni tentativi di ordinare l'archivio. La maggior parte di questi progetti erano volti a riorganizzare l'archivio corrente, definendo un quadro di classificazione dei documenti e dettando regole relative alla conservazione e allo scarto, ma ad essi si è sempre accompagnato anche il desiderio di riordinare le carte precedenti. Nessuno di questi tentativi ha dato però risultati duraturi. Questo aspetto è chiaramente visibile nell'estrema varietà delle classifiche dei documenti, era riscontrabile nella mancanza di coerenza delle modalità di conservazione ed è tuttora evidente: la lettura dell'inventario mette infatti in rilievo per alcuni periodi e serie un'assenza quasi totale di documentazione; particolarmente lacunose risultano le serie che conservano la corrispondenza e i verbali delle riunioni degli incaricati nazionali di branche e settori del periodo 1974-1990. È probabilmente da ricondursi a questi tentativi e sicuramente a questa attenzione la presenza tra le carte dell'archivio da un lato di documenti prodotti da singoli associati che avendo svolto funzioni specifiche o ricoperto determinati incarichi hanno depositato presso il Centro documentazione singoli fascicoli o documenti, dall'altro di numerosi fascicoli che conservano esclusivamente materiale a stampa, per lo più copie di «Agescout», riferibili a avvenimenti particolari. Gli uni e gli altri hanno trovato spazio nella struttura di ordinamento.
Contenuto
Si conservano serie pressoché complete dei documenti delle riunioni degli organi statutari centrali, denominati nel periodo preso in esame Consiglio generale, Comitato centrale, Consiglio nazionale. L'attività degli organi centrali è inoltre documentata nella serie intitolata a Capo scout e Capo guida e nelle sottoserie che rispecchiano le molte attività del Comitato centrale: oltre ai registri e agli incarti relativi alle riunioni, la documentazione afferente ai lavori delle commissioni costituite per l'approfondimento di particolari tematiche, ai rapporti dei presidenti del Comitato centrale con le altre strutture associative, centrali e periferiche, con altre realtà scout, con associazioni ed enti italiani ed esteri, e infine i documenti che testimoniano l'attività svolta dal Comitato centrale in connessione con l'organizzazione di eventi associativi nazionali e con iniziative di ambito internazionale.
Le altre serie conservano documentazione afferente all'attività svolta dalle branche e dai settori associativi: corrispondenza e verbali di riunioni degli incaricati nazionali con la pattuglia di riferimento, documenti che testimoniano l'attività operativa svolta, diversa per ciascun settore o branca in quanto adattata all'età dei partecipanti o all'ambito di attività, materiali di convegni e seminari, documenti che raccontano l'elaborazione del pensiero associativo sui temi di interesse di ciascuna branca o settore.
Strumenti di ricerca
Inventario informatizzato curato da Leonardo Musci (coordinatore), Raffaella Crociani, Vincenzo Reale e Cristina Saggioro (Memoria srl) nel 2010. La schedatura e l'ordinamento della documentazione del Settore stampa e pubbliche relazioni sono stati eseguiti nel 2016 da Lucia Petese e Cristina Saggioro, quella dei documenti successivi al 2000 è a cura di Angela Chiriatti, Donatella De Preta, Lucia Petese e Cristina Saggioro (coordinatrice).
Criteri di ordinamento
L'articolazione in serie definita nel momento del riordinamento rispecchia la struttura dell'Associazione nei primi anni 2000. Le prime serie sono intitolate agli organi statutari centrali - Consiglio generale, Capo scout e Capo guida, Comitato centrale, Consiglio nazionale - e sono a loro volta divise in sottoserie rappresentative delle loro funzioni. Particolarmente articolata la serie 4 Comitato centrale, per descrivere la variegata attività svolta dall'organo e soprattutto dai suoi presidenti di cura dei rapporti con organismi civili ed ecclesiali e con le altre associazioni educative, con altre realtà del mondo scout e con associazioni e federazioni scautistiche estere. La serie 3 conserva le carte dell'Assistente ecclesiastico generale.
Le serie seguenti sono dedicate ciascuna all'attività di un settore o di una branca e seguono un ordine logico che riflette le funzioni descritte dallo statuto.
La serie 6 Formazione capi conserva la documentazione di uno dei settori più importanti dell'Associazione, che si occupa dell'insieme dei percorsi formativi per adulti proposti con lo scopo di tutelare il diritto di bambini, ragazzi e giovani ad essere seguiti da persone che abbiano acquisito precise competenze. Strettamente collegato al discorso formativo è l'ambito del metodo e degli interventi educativi: la documentazione di questo settore è confluita nell'omonima serie 7. Nelle serie 8, 9 e 10 sono conservati i documenti delle tre branche, secondo l'ordine che hanno nei regolamenti. Essi rappresentano la raccolta delle successive elaborazioni pedagogiche, delle attività proprie del metodo, degli incontri a carattere nazionale rivolti ai ragazzi e alle ragazze per fasce di età. Segue la serie Settore internazionale: si tratta uno degli ambiti originari dello scautismo, in quanto rappresentativo della dimensione internazionale della fraternità scout, ed è di conseguenza uno dei settori presenti nell'AGESCI fin dalla sua fondazione. La serie 12 è intitolata al settore specializzazioni, la cui attività prosegue dall'ASCI senza soluzione di continuità, ma che viene reso ufficiale a partire dal 1977. Le serie 13 Settore pace-non violenza-solidarietà e 14 Settore emergenze e protezione civile conservano documenti di due settori nati ufficialmente solo alla fine degli anni '70, pur se collegati ad attività da sempre presenti nell'ambito dell'Associazione. Seguono le serie Settore foulard bianchi, Settore nautico e Settore radio scout; quest'ultimo inserito nella parte finale della struttura in quanto è stato chiuso con delibera del Consiglio generale del 2004. Le serie 18 Settore stampa e pubbliche relazioni e 19 Centro documentazione, così come la 20 Incaricato nazionale all'organizzazione conservano documentazione di strutture associative al servizio dell'Associazione nel suo complesso.
Numerazione
Numero:
3

Relazioni

Esplora i livelli sottostanti

Serie | 1974 - 2012Formazione capiCentro documentazione Agesci
Serie | 1988 - 2005Settore nauticoCentro documentazione Agesci
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