Fondazione internazionale Lelio Basso per il diritto e la liberazione dei popoli. Archivio istituzionale
Fondo
Metadati
- Tipologia
- Fondo
- Data
- Data:
- 1976-2005
- Consistenza
- Consistenza (testo libero):
- + 43 bb., manifesti e audiovideo
- Tipologia:
- fascicolo/i
- Quantità:
- 699
- Storia istituzionale/Biografia
- La Fondazione internazionale Lelio Basso per il diritto e la liberazione dei popoli si costituì formalmente con la Dichiarazione universale dei diritti dei popoli adottata il 4 luglio 1976 ad Algeri, per la salvaguardia dei diritti fondamentali dei popoli e dei diritti individuali.
Il quadro di riferimento della Fondazione aveva le sue radici culturali e politiche nelle sessioni del Tribunale Russell I e II, rispettivamente sul Vietnam (1966-1967) e sulle dittature dell'America Latina (1974-1976) nelle quali Lelio Basso aveva avuto un ruolo chiave di protagonista e di promotore.
Con la Fondazione internazionale, Lelio Basso diede di queste esigenze un'interpretazione istituzionale, che non solo pose l'accento prioritario (e per quei tempi fortemente anticipatorio) su quanto avveniva nel Sud di un mondo che usciva appena della de-colonizzazione, ma ancor più complessivamente sulla crescente necessità di concentrare energie di ricerca (riflessione dottrinale, e progetti fortemente legati alle più diverse realtà storiche) sulla criticità dei rapporti tra i principi (e le regole) del diritto internazionale e dei diritti umani, e le nuove colonizzazioni di tipo economico e culturale.
La Fondazione venne costituita come Associazione, con sede a Roma, da Lelio Basso, Linda Bimbi, François Rigaux, Gianni Tognoni, Sergio Poeta, et. al. sulla base di affinità ideali con la Fondazione internazionale Lelio Basso per il diritto e la liberazione dei popoli nata a Lugano per realizzare in territorio italiano, in piena autonomia organizzativa, funzionale e finanziaria, gli obiettivi perseguiti sul piano internazionale dalla suddetta Fondazione.
Secondo lo statuto, scopo della Fondazione era "studiare sul piano giuridico, economico, sociale, culturale, antropologico, ecc. i problemi internazionali e i rapporti da cui derivano situazioni di dipendenza e oppressione dei popoli, e di contribuire all'elaborazione dei principi che devono regolare un nuovo ordine di rapporti fondati sull'eguaglianza e sulla giustizia".
Lo scopo poteva essere conseguito mediante l'organizzazione di gruppi di studio, di incontri, convegni a livello nazionale e internazionale, attraverso la cura di pubblicazioni sull'argomento e attraverso la costituzione di centri di documentazione.
La Fondazione nacque ponendosi tre obiettivi principali:
- ricerca dei meccanismi e delle cause delle violazioni dei diritti umani;
- ricerca della "denuncia e difesa" come premessa per un'esplorazione del futuro, con la formulazione di leggi innovative (dal punto di vista concettuale e pratico), soprattutto relativamente al diritto internazionale;
- attività di ricerca, svolta attraverso un coordinamento centrale, indirizzato agli obiettivi principali, costantemente coadiuvato da collaborazioni periferiche.
Lelio Basso è stato il primo presidente della Fondazione internazionale; segretario generale Linda Bimbi.
Come una delle espressioni privilegiate della Fondazione internazionale, venne costituito nel 1979 il Tribunale permanente dei popoli, che rimane a tutt'oggi, dopo la esperienza di oltre 40 sessioni, una delle forme più vive e dirette di presenza della Fondazione stessa nelle aree critiche dei conflitti e delle controversie che, con strategie diverse, rimettono profondamente in discussione i principi stessi di una società basata sui diritti umani inviolabili.
Le attività della Fondazione sono basate su un lavoro multidisciplinare, in collaborazione con gruppi e organizzazioni, accademici e non, operanti in tutte le parti del mondo.
Nel corso degli anni sono stati realizzati molti progetti di ricerca, seminari, pubblicazioni aventi come principali tematiche: imperialismo culturale, diritti umani, movimenti di liberazione, autodeterminazione di popoli e gruppi etnici, economia mondiale, diritto internazionale, crimini contro l'umanità, diritti dei minori, inquinamento mondiale, riferiti principalmente alle aree dell'America Latina, America centrale, Africa e Medioriente.
Nel gennaio 2005 la Fondazione internazionale è stata ufficialmente sciolta, trasformandosi nella Sezione internazionale della Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco; tutte le sue attività, il patrimonio archivistico e librario sono quindi trasferite alla Sezione internazionale (responsabile Linda Bimbi).
- Storia archivistica
- La documentazione è di proprietà della Fondazione internazionale Lelio Basso per il diritto e la liberazione dei popoli; al momento della fusione tra i due istituti (gennaio 2005) è entrata a far parte del patrimonio archivistico della Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco.
Il fondo è stato dichiarato di notevole interesse culturale dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio con provvedimento n. 95, 30 settembre 2013, ai sensi degli artt. 13 e 14 del decreto legislativo 22 gen. 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio).
- Modalità di acquisizione
- Fondo istituzionale della Fondazione internazionale Lelio Basso, ora Sezione internazionale della Fondazione Lelio e Lisli Basso.
- Contenuto
- L'Archivio conserva atti costitutivi, statuti, verbali, corrispondenza, documenti relativi alle diverse attività svolte dalla Fondazione dal momento della sua costituzione nel 1976 al 2005, nel caso di pratiche esaurite. Le pratiche ancora in corso, invece, conservate nell'Archivio corrente.
L’Archivio della FILB è uno dei più significativi e ricchi patrimoni documentali a livello globale che testimonia alcuni dei principali passaggi storici, a partire dalla metà degli anni Settanta del Novecento, relativi all’onda lunga dei processi di decolonizzazione, all’attività dei movimenti di liberazione, alle battaglie democratiche sui diritti umani e sui diritti dei popoli, alla solidarietà internazionalista. Espressione di una fittissima rete di rapporti internazionali, l’Archivio della FILB contribuisce a ricostruire sia le vicende storiche di singoli Paesi, praticamente di ogni continente, sia la trama transnazionale, politica e culturale, che ha caratterizzato il processo di mondializzazione e che oggi rende possibile una Global History.
La prima Serie è dedicata alle questioni interne organizzative, con statuti, verbali di riunioni, ecc. Segue l'ampio carteggio (circa 80 faldoni) che permette di ricostruire i passaggi fondamentali della vita e attività della FILB, a partire dalle relazioni internazionali di Lelio Basso (dal 1976 al 1978); per poi proseguire con i molteplici contatti di Linda Bimbi (nella veste di segretario generale) e di tante altre personalità che hanno svolto un ruolo fondamentale nella storia dell’ente (solo per citare François Rigaux, Salvatore Senese, Gianni Tognoni, Elmar Altvater, et al.).
Le Serie 3 e 4 rappresentato il complemento della Serie 2: conservano conservano la documentazione preparatoria (ad esclusione, nella maggior parte dei casi, della corrispondenza), le carte ricevute e prodotte e i contributi preparati in occasione di Seminari internazionali, convegni, incontri organizzati dalla Fondazione internazionale.
Si tratta di iniziative che caratterizzano tutta l'attività della FILB, dalla Conferenza internazionale di Algeri che ha dato vita alla Dichiarazione universale dei diritti dei popoli (da cui sostanzialmente si è originata la Fondazione internazionale stessa), alle Conferenze internazionali sull'amnistia, alla Conferenza internazionale sul tema dell'esilio, fino ai temi come la decolonizzazione dell'Africa, l'apartheid, guerre e pace e minoranze etniche, diritto internazionale e corte internazionale dei diritti.
Si segnala che alcune iniziative, in particolare degli anni '90 e primi anni 2000, sono testimoniate solo da registrazioni audio (oltre la corrispondenza della Serie 1).
Una Serie è dedicata alla attività di formazione, in particolare rappresentata dai corsi pluriennali di perfezionamento sui diritti dei popoli e della scuola napoletana sul diritto dei popoli; due Serie sono relative all'attività svolta da due sezioni create nell'ambito della FILB: la Sezione Palestina (o Centro studi arabi), pensata dallo stesso Lelio Basso e il Gruppo di Ricerca Amerindiani; una Serie è dedicata alle attività svolte specificamente dalla Lega internazionale per i diritti e la liberazione dei popoli.
Completa il Fondo la Serie Multimediale, comprendente elementi multimediali quali immagini (manifesti), audio e video, fotografie.
- Strumenti di ricerca
- La descrizione delle diverse serie è stata realizzata in momenti successivi (si rimanda pertanto alle schede relative le serie che compongono il fondo).
Si segnala che per motivazioni legate a riformulazione dei progetti presentati in base ai contributi ricevute, non tutte le Serie sono provviste di voci di indice. In linea di massima è indicizzata la Serie 3 e la Serie 10.
- Criteri di ordinamento
- L'Archivio istituzionale della FILB è stato ordinato e inventariato in più tappe, grazie anche all'ottenimento di contributi da parte di enti italiani ed esteri e sovvenzionatori privati; per dettagli sui criteri di ordinamento delle diverse serie o sottoserie si rimanda alle relative schede.
Tra il 2007 e il 2008 è stata ordinata da Simona Luciani la documentazione relativa alla nascita della Fondazione internazionale, con la Conferenza internazionale di Algeri (1976).
Nel 2013 sono state ordinate (da Simona Luciani), grazie al contributo della Comissão de Anistia do Ministério da Justiça del Brasile, le carte relative alle Conferenze internazionali sull'amnistia in Brasile (1978-1979).
A fine 2013 è stata ordinata (da Simona Luciani), grazie al contributo di Khalil Altoubat, la documentazione relativa all'attività di Lelio Basso e delle associazioni di amicizia con il mondo arabo (Sezione Palestina); al fine di completare il lavoro di valorizzazione delle attività della FILB in cui era presente ancora Lelio Basso sempre nel 2013 si è proceduto all'ordinamento e inventariazione dei 5 faldoni con documentazione sulla questione della riunificazione della Corea.
Con questo è, nel complesso, terminato il lavoro sulla porzione di Archivio della FILB legata all'attività del fondatore Lelio Basso.
Nel 2017-2018 il contributo della Chiesa Valdese sui fondi destinati all'8 per mille (del 2016) ha permesso il restauro, la schedatura analitica (realizzata da Daniela Belmonte) e la digitalizzazione della raccolta di manifesti prodotti dalla FILB (ora Serie 10, sottoserie 1).
Nel 2018-2019, grazie al Contributo della DGA - Direzione generale degli archivi, è stato possibile iniziare il lavoro archivistico sul corpus più grande dell'Archivio istituzionale FILB, ovvero la Serie Corrispondenza.
Nel 2021-2022 un secondo contributo della Chiesa Valdese (fondi a valere sull'Otto per mille 2020) ha permesso il riversamento in digitale, l’ordinamento e la schedatura della raccolta degli audio video (ora Serie 10, sottoserie 2).
Tra il 2021 e 2022 la Fondazione Basso ha ricevuto un secondo contributo della DGA per portare a termine l'ordinamento e la descrizione inventariale del Fondo, in particolare della Serie Convegni e seminari, la parte relativa a organizzazione, statuti e amministrazione, la documentazione raccolta in occasione di ricerche e attività di formazione.
Il lavoro, realizzato da Erika Vettone, con la collaborazione di Simona Luciani, ha permesso anche una revisione generale dell'inventario dei livelli già ordinati, anche perché nel corso dell'attività è stata rinvenuta diversa documentazione disordinata che è confluita nelle parti già ordinate; in particolare ampia documentazione nel livello Amnistia in Brasile; parte del livello Conferenza internazionale di Algeri. Sono fortunatamente state rinvenute le buste - non emerse nel corso del precedente ordinamento - con il carteggio degli anni 2000-2004 della Serie Corrispondenza.
Non esisteva un titolario o un sistema di classificazione preimpostato; in fase di ordinamento è stato però possibile (nell'ottica di applicazione del metodo storico) individuare con certezza la struttura portante dell'Archivio istituzionale così come impostato durante lo svolgimento delle attività, anche se nel corso del tempo era arrivato a un certo grado di disordine fisico.
Tale struttura è risultata evidente nell'organizzazione originaria delle carte in sezioni relative alla tipologia documentaria come Corrispondenza o materiale multimediale (manifesti e audio-video), oppure in base alle competenze di uffici creati nell'ambito della Fondazione internazionale su temi specifici (questione palestinese e popoli amerindiani); ci si è inoltre basati su report di attività della Fondazione internazionale stilate periodicamente che hanno permesso di individuare un criterio tra le attività svolte e l'organizzazione delle carte.
Tali report di attività hanno fatto emergere la congruenza della suddivisione delle carte relative l'attività della FILB in seminari, convegni, incontri in due fasi: la prima legata alla nascita della Fondazione internazionale fino alla scomparsa di Lelio Basso; la seconda da tale avvenimento in poi.
Alla fine dell'ordinamento il fondo risulta costituito da 10 serie:
1. Atti costitutivi, statuti, riunioni
2. Corrispondenza
3. Congressi, tavole rotonde, seminari con Lelio Basso
4. Congressi, tavole rotonde, seminari
5. Ricerche
6. Sezione Palestina (centro studi arabi)
7. GRA - Gruppo di ricerca amerindiani
8. Lega internazionale per i diritti e la liberazione dei popoli
9. Formazione
10. Multimediale.
L'ordine in cui sono disposte le Serie segue un principio di pertinenza o alcuni organigrammi individuati nel fondo.
- Descrittori
- Guerra del Vietnam (1965-1975),dittatura,decolonizzazione,diritto internazionale,neocolonialismo,autodeterminazione dei popoli,violazione,diritti umani,diritto internazionale,imperialismo,minoranze etniche,economia,crimini contro l'umanità,giovani,inquinamento,amnistia
- Consultabilità
- Il fondo è liberamente consultabile, salve le limitazioni previste dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all'identità personale.
Relazioni
Soggetto conservatoreFondazione Lelio e Lisli Basso Onlus
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