Lazio'900
Padre Angelo Pansa
Fondo

Metadati

Tipologia
Fondo
Data
Data:
1987 - 1992
Consistenza
Tipologia:
fascicolo/i
Quantità:
4
Storia istituzionale/Biografia
Padre Angelo Pansa è nato a Mozzo (Bergamo) nel 1931; è missionario dell'ordine dei saveriani dal 1956. Viene destinato, insieme ad altri missionari, al Congo belga (attuale Repubblica democratica del Congo), dove, dopo l'indipendenza sancita nel 1960, iniziano le lotte per il controllo del paese, le insurrezioni, le repressioni militari. Nel 1964 inizia la rivoluzione dei Simba (ovvero dei seguaci di Mulele); racconta padre Angelo "all'epoca i ribelli non distinguevano tra missionari, civili e mercenari...l'odio verso gli ex colonialisti era molto forte... i Simba presero in ostaggio tutti i religiosi presenti sul territorio". Padre Pansa, riuscito a fuggire dalla prigionia, si fa autorizzare dal vescovo di Bukayu per tornare fra i ribelli e liberare gli altri religiosi; alla fine riesce a liberare "una buona parte di quei 3 mila religiosi, ma ben 217 furono trucidati".
Dal 1967 viene destinato ad Altamira nel Pará (Brasile); padre Angelo si trova a lavorare accanto agli indios, e si mette a difenderne i diritti violati contro la distruzione progressiva della foresta da parte dei latifondisti, delle compagnie minerarie. Nel 1985 denuncia alla Polizia federale brasiliana che la compagnia mineraria americana Gold Amazon deportava a forza gli indios Curuaya - Xipaia e occupava le loro terre, e che il colosso Brasinor, una compagnia mineraria che fa capo alla stessa Gold Amazon, aveva disboscato 60mila chilometri quadrati di foresta. Una denuncia che gli valse la nomina di testimone del Tribunale Permanente dei Diritti dei Popoli in difesa della vita degli Indios.
Padre Pansa è convinto che i latifondisti polverizzino sulla foresta un composto "del 2,4-D, un diserbante conosciuto come Nufarm, e del 2,5-T che combinati formano le diossine dell'Agente Arancio"; diserbanti in grado di far morire rapidamente gli alberi, per aggirare l'ostacolo legale del divieto di disboscamento. "Ho trovate le prove rintracciando in una radura l'hangar con gli aerei adoperati per spargere la sostanza arancione e decine di contenitori della stessa. Ne ho consegnato un campione alla Polizia federale, insieme a una denuncia che ho depositato alla Corte Internazionale dell'Ambiente. La Polizia federale ha avviato un'indagine e ordinato l'esame del campione...Il responso attesta che la sostanza contiene diossine. è stata richiesta l'analisi immediata sia dell'acqua dei fiumi sia del terreno contaminato. Sono passati tre anni e la Polizia Federale non è ancora riuscita a smuovere il Ministero della Sanità, né quello dell'Ambiente e della Giustizia perché proseguissero le indagini" [le citazioni di interviste a padre Pansa sono tratte da «Jesus», n. 11, nov. 2003 e da «Il Fatto Quotidiano», 2 lug. 2009].
Dal 1998 viene invitato da alcuni imprenditori italiani ad essere il referente di un progetto di riforestazione dell'Amazzonia; è missionario nella prelatura di Paranatinga, in Brasile, dove, appunto, pianta alberi lavorando gomito a gomito con gruppi di coloni "sem terra", con qualche fazendero, e soprattutto con gli indios Xavante, Tapirapé e Bakairì. In soli 5 anni il progetto "Amazzonia-Foresta viva" ha quasi completato la fascia di territorio che circonda il parco dello Xingù, riforestandola.

ENG: Father Angelo Pansa was born in Mozzo (Bergamo) in 1931 and he has been a Xaverian
missionary since 1956. Along with other missionaries, he was sent to the Belgian Congo (The Democratic Republic of the Congo), where, after independence in 1960, struggles for control of the country, insurrections, and military repression commenced. In 1964, the Simba Rebellion began. Father Angelo described it as “all'epoca i ribelli non distinguevano tra missionari, civili e mercenari...l'odio verso gli ex colonialisti era molto forte... i Simba presero in ostaggio tutti i religiosi presenti sul territorio.” (the time in which the rebels did not distinguish between missionaries, civilians and mercenaries...the hate for the ex-colonizers was very strong. The Simba held hostage all the missionaries of the territory.”) Father Pansa, managing to escape from prison, wa authorized by the bishop of Bukayu to return among the rebels and to liberate other missionaries. In the end he managed to free “"una buona parte di quei 3 mila religiosi, ma ben 217 furono trucidati" (“a large amount of the 3 thousand missionaries, but 217 were massacred”). 
In 1967, he was assigned to Altamire in Pará (Brazil). Father Angelo worked alongside the indigenous Brazilians, and he defended their rights against the continual destruction of the forest by the landowners: the mining companies. In 1985 he reported to the Brazilian Federal Police that the American mining company Gold Amazon forcibly deported the Induos Curuaya - Xipaia and occupied their lands, and that the giant Brasinor, a mining company belonging to Gold Amazon, had cleared 60 thousand square kilometers of forest. It was a report that made him nominated as a witness of Tribunale Permanente dei Diritti dei Popoli (Permanent Tribunal of the Rights of the Peoples) in defense of the life of indigenous peoples.
Father Pansa is convinced that the landowners pulverize a compound “del 2,4-D, un diserbante conosciuto come Nufarm, e del 2,5-T che combinati formano le diossine dell'Agente Arancio” ("of 2,4-D, a herbicide known as Nufarm, and of the 2,5-T that combined form the dioxins of the Orange Agent") into the forest. It is a herbicide that kills trees, used to get around the legal obstacle to the ban on deforestation. "Ho trovate le prove rintracciando in una radura l'hangar con gli aerei adoperati per spargere la sostanza arancione e decine di contenitori della stessa. Ne ho consegnato un campione alla Polizia federale, insieme a una denuncia che ho depositato alla Corte Internazionale dell'Ambiente. La Polizia federale ha avviato un'indagine e ordinato l'esame del campione...Il responso attesta che la sostanza contiene diossine. è stata richiesta l'analisi immediata sia dell'acqua dei fiumi sia del terreno contaminato. Sono passati tre anni e la Polizia Federale non è ancora riuscita a smuovere il Ministero della Sanità, né quello dell'Ambiente e della Giustizia perché proseguissero le indagini" ("I found the evidence by tracking in a clearing the hangar holding the aircraft used to spread the orange substance and dozens of containers of the same. I gave a sample to the Federal Police, along with a complaint that I filed with the International Environmental Court. The Federal Police initiated an investigation and ordered the examination of the sample...The statement certifies that the substance contains dioxins - immediate analysis of both river water and contaminated soil has been requested. and the Federal Police has not yet managed to move the Ministry of Health, nor the Ministries of the Environment and Justice to continue the investigation.” [quotations from interviews with Father Pansa are taken from «Jesus», n. 11, Nov. 2003 and from "Il Fatto Quotidiano", July 2, 2009].
In 1998 he was invited by Italian entrepreneurs to serve as a consultant for an Amazon reforestation project; he is a missionary in the prelature of Paranatinga, in Brazil, where he plants trees with groups of "sem terra" settlers, with fazenderos, and especially with the Xavante, Tapirapé and Bakairì. In just 5 years, the "Amazzonia-Foresta viva" project has almost completed the strip of land surrounding the Xingù park, reforesting it.
Storia archivistica
Il fondo è stato dichiarato di notevole interesse culturale dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio con provvedimento n. 50, del 4 giugno 2014, ai sensi degli artt. 13 e 14 del decreto legislativo 22 gen. 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio).
Modalità di acquisizione
Il fondo è stato donato alla Fondazione Basso da padre Pansa nel 2010.
Contenuto
Il fondo è composto dalla documentazione raccolta e prodotta dal missionario nell’ambito del maltrattamento della terra dei popoli indigeni in Brasile. Si tratta della ricerca geografica ed antropologica di Pansa e di altri sugli indigeni lungo i fiumi Xingú, Iriri e Curuá. La ricerca è stata usata dal governo brasiliano per studiare la possibilità di “reservas extrativistas” (aree protette per la difesa di natura) nella zona in cui è stato destinato Pansa come missionario: Altamira.
Inoltre contiene un dossier As Hidrelétricas do Xingu e os Povos Indígenas (Gli impianti idroelettrici del Fiume Xingu e le popolazioni indigene), una raccolta di ricerche sugli impatti della costruzione di impianti idroelettrici sui fiumi brasiliani sulla gente indigena. Sette degli articoli del libro sono accompagnati da traduzioni italiane nel corrispondente fascicolo. È presente anche documentazione di un’indagine della polizia federale brasiliana sulla gestione dei fiumi e sui leader del gruppo indigeno Caiapó (Kayapó). Per ultimo, si trovano petizioni al congresso nazionale del Brasile nella difesa dei diritti e delle terre dei popoli indigeni, come l’Ianomami (l’Yanomami) e la Ticuna, che vivono ai confini tra il Brasile ed altri paesi sudamericani. 
I documenti sono principalmente in lingua portoghese, accompagnati da poche traduzioni italiane.

ENG: The fonds are composed of documentation compiled and produced by the missionary related to the mistreatment of the lands of indigenous peoples of Brazil. It contains geographical and anthropological research by Pansa and others about the indigenous peoples living along the Xingú, Iriri and Curuá rivers. The research was used by the Brazilian government to study the possibility of “reservas extrativistas” (Areas protected for environmental conservation) in the region where Pansa was assigned as a missionary: Altamira. Additionally, the fonds contain the book  As Hidrelétricas do Xingu e os Povos Indígenas(Hydroelectric Power Plants of the Xingu River and Indigenous Peoples), a collection of research articles on the impacts of hydropower installations along Brazil’s rivers on indigenous populations. The fonds include Italian translations for seven of the articles of the book. The fonds also include documentation from a police investigation on the management of the rivers and on Kayapó leaders. Lastly, the fonds include petitions to the Brazilian national congress in defense of the rights and the land of indigenous peoples, like the Ianomami (Yanomami) and the Ticuna, who live on the border of Brazil and other South American countries.
The documents are primarily in Portuguese, with some documents translated into Italian.
Strumenti di ricerca
Inventario informatizzato di Shivani Dimri, realizzato nel 2018 (nell'ambito di un tirocinio per convenzione con Fondazione IES Abroad Italy). Trattandosi di una studentessa madrelingua statunitense, l'inventario è stato prodotto bilingue in italiano e inglese.
Criteri di ordinamento
Il fondo è stato ordinato nel 2018 da Shivani Dimri (nell'ambito del tirocinio con Fondazione IES - Abroad Italy), con revisione di Simona Luciani. 
Descrittori
deforestazione,degrado ambientale,indigeni,foreste tropicali,energia idroelettrica
Consultabilità
Il fondo è liberamente consultabile, salve le limitazioni previste dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all'identità personale.

Relazioni

Soggetto produttorePansa, Angelo
Fondo di appartenenzaPadre Angelo Pansa

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