Serie | 1970-2018CDB di San Paolo - Attività e amministrazioneFondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco
Comunità Cristiana di Base di San Paolo
Fondo
Metadati
- Tipologia
- Fondo
- Data
- Data:
- 1965-2018
- Consistenza
- Tipologia:
- fascicolo/i
- Quantità:
- 94
- Storia istituzionale/Biografia
- La Comunità di San Paolo è una comunità cristiana di base che nasce a Roma nel clima del post-Concilio, quando un gruppo di persone si riunisce con l’abate Giovanni Franzoni nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, riflettendo con lui sulla realtà sociale ed ecclesiale.
Il 2 settembre 1973 don Giovanni Franzoni, da poche settimane ex abate di San Paolo fuori le Mura, celebra la prima messa nel salone di Via Ostiense 152/B, a mezzo chilometro dalla Basilica dove erano soliti incontrarsi, discutere e pregare: a questo evento, che rappresenta simbolicamente l’atto costitutivo della Comunità cristiana di base di San Paolo, partecipano più di 800 persone.
La Comunità opera cercando di testimoniare un modo “altro” di essere Chiesa. Le comunità cristiane di base, infatti, sono impegnate nel superare la contraddizione tra lo spirito del Vangelo e la pratica della Chiesa cattolica romana istituzionale; dopo il ‘68 il dissenso cresce sia in Italia che all’estero, messo in moto dalle istanze di rinnovamento del Concilio Vaticano II, e arriva fino a Roma.
A San Paolo si realizza anche quella piena partecipazione dei laici alla vita della Chiesa proclamata dal Concilio e mai compiuta: l’omelia della messa domenicale, celebrata in Basilica dall’abate Franzoni, viene preparata il sabato sera in un confronto collettivo e paritario con i laici.
Prende forma così una comunità di laici, donne e uomini, che cominciano a riflettere su cosa fare per vivere un Vangelo ancorato alla società e alla città e si immergono nelle vicende sociali e politiche: l’opposizione alla parata militare del 2 giugno e ai cappellani militari, le manifestazioni contro la guerra in Vietnam, il sostegno all’obiezione di coscienza al servizio militare, l’attenzione agli emarginati e agli esclusi, in particolare i reclusi nell’ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà.
Le attività della Comunità sono organizzate in gruppi di lavoro come il gruppo biblico, il gruppo donne, il laboratorio di religione e il gruppo intercultura. Con l’impegno personale di componenti della Comunità e presso i suoi locali operano inoltre i seguenti gruppi: Soccorso sociale per i palestinesi, Amistrada e Asinitas.
[Notizia della storia istituzionale tratte da:
https://ilmanifesto.it/san-paolo-la-comunita-che-prega-con-la-bibbia-e-il-giornale/
http://www.cdbsanpaolo.it/Cristianidibase.htm
http://temi.repubblica.it/micromega-online/comunita-cristiana-di-base-di-san-paolo-famiglia-dal-papa-parole-che-offendono/ (link verificato giugno 2019)]
- Storia archivistica
- Il Fondo è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, con provvedimento prot. 26 del 19/03/2020.
- Modalità di acquisizione
- Il fondo è stato donato alla Fondazione Basso dalla Cooperativa Spazio Comune sita in Roma che custodisce, nei locali da lei gestiti in sede, l’archivio della Comunità Cristiana di Base di S. Paolo ivi operante; vista la deliberazione unanime della Comunità ed il parere anch’esso unanime del Comitato direttivo della Cooperativa.
- Contenuto
- Il fondo è costituito dalla documentazione prodotta e raccolta dalla CDB di San Paolo e dai suoi membri durante la sua attività.
Le carte riguardano le diverse tematiche oggetto dell’interesse della Comunità e permettono di ripercorrere le tappe dei movimenti di base in Italia, e in particolare a Roma, legate anche alla vicenda dell'abate Franzoni.
Sono presenti carte relative all'organizzazione della CDB di San Paolo, relazioni e verbali, documentazione amministrativa e su eventi organizzati dalla Comunità, tra cui si citano i laboratori di religione. Ampia la raccolta di testi liturgici della CDB, di riflessioni su ministeri, sacramenti, letture bibliche nella prospettiva ecumenica e di servizio al mondo.
Una parte sostanziale del fondo (soprattutto le Serie 4 e 5) riguarda la riforma della Chiesa nei confronti del contesto sociale e impegno nelle lotte per i diritti dell'uomo, le reazioni della gerarchia ecclesiastica. Particolarmente ricca la documentazione relativa a referendum sul divorzio, alle fasce deboli della popolazione, alle lotte di liberazione nel mondo, all'ecumenismo, ecc.
È presente una ricca raccolta di stampa dedicata specificamente al fenomeno delle CDB in Italia, alla CDB di San Paolo e alle aree di interesse e intervento della Comunità.
Il fondo permette di ricostruire la partecipazione della CDB di San Paolo ai seminari e convegni nazionali delle CDB, ai rapporti con le CDB locali e altri movimenti cristiani. Completa il fondo una raccolta di bollettini delle Cdb locali.
L'arco cronologico copre un quarantennio, ma la maggior parte della documentazione è relativa alle attività svolte negli anni Settanta-Ottanta.
Si segnala che il fondo non comprende molta corrispondenza: il carteggio degli anni iniziali di vita della CDB è conservato sostanzialmente nel Fondo Franzoni, perché a lui era indirizzato.
- Strumenti di ricerca
- Inventario informatizzato a livello di unità archivistica realizzato da Simona Luciani.
- Criteri di ordinamento
- L'ordinamento è stato realizzato tra luglio e novembre 2021 da Simona Luciani, con la collaborazione di Erika Vettone, grazie al contributo della Direzione generale archivi, per un progetto relativo al "Bando pubblico per la concessione di contributi a progetti riguardanti interventi da effettuarsi su archivi dei movimenti politici e degli organismi di rappresentanza dei lavoratori o di loro esponenti" (anno 2021); RUP: Sonja Moceri (Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio).
Al momento della donazione - avvenuta contestualmente al Fondo Franzoni - il fondo si presentava conservato in scatole con apposte delle etichette. La CDB di San Paolo ha fornito un foglio elettronico (o foglio di calcolo) con l’elenco – in parte per documento, in parte per gruppi di documenti – di quanto il fondo contenga schedato analiticamente.
Durante la fase di progettazione si è ritenuto erroneamente che lo strumento di corredo fornito dalla stessa CDB di San Paolo fosse una affidabile mappatura analitica delle carte così come sedimentate; nel corso della schedatura preliminare ci si è invece resi conto che i due fondi avevano subito una riorganizzazione tematica.
A differenza di quanto si riteneva prima dell'intervento archivistico, i due fondi CDB San Paolo e Franzoni erano nettamente separati uno dall'altro; tale separazione era ancora visibile malgrado la riorganizzazione tematica, così da poter ricondurre ciascun nucleo al proprio soggetto produttore.
Pur essendo due fondi archivistici distinti, l’analisi ante schedatura ha rivelato logiche di sedimentazione e di organizzazione documentaria analoghe, pertanto le scelte di ordinamento sono state guidate dal medesimo criterio.
L’iter della riorganizzazione tematica si può riassumere così: prima della donazione alla Fondazione Basso, intorno al 2000 (così come si è potuto dedurre anche da corrispondenza rinvenuta nel fondo CDB di San Paolo) è stato portato avanti un tentativo di organizzazione dei due fondi per un progetto di costituzione di un Archivio delle CDB italiane. In seno a tale progetto le carte sono state trattate con criteri bibliografici: ogni singolo documento è stato schedato e “classificato” secondo una sorta di soggettario creato appositamente. Si è pertanto utilizzata per tutte le carte un'organizzazione per materia, facendo sparire qualsiasi traccia di vincolo archivistico originario.
I due fondi (CDB di San Paolo e Franzoni) erano stati ripartiti in "classi" diverse, ma simili un fondo dall'altro; alcune coincidenti (es. classe "Divorzio", "Aborto", ecc.) altre più collegate alle attività specifiche dei due soggetti produttori (es. "CDB nazionali e locali" per il Fondo CDB di San Paolo; "rapporti con l'istituzione" per il fondo Franzoni). Ogni singolo documento è stato attribuito a una classe tematica e spostato fisicamente. Essendo il lavoro impostato come una catalogazione bibliografica i documenti non sono stati ordinati cronologicamente all'interno delle "classi" di attribuzione. Il lavoro archivistico si è presentato pertanto particolarmente complesso.
Naturalmente, come insegna la dottrina archivistica, fondi di tali dimensioni sono ingestibili con un'organizzazione per materia e priva del rispetto del rapporto documenti prodotti-soggetto produttore (funzioni/attività svolte dal soggetto produttore e produzione e sedimentazione documentaria). È evidente che in fondi così complessi l'organizzazione "per materia" produca incongruenze (presumibilmente dovute anche al fatto che il lavoro, non di poca entità, è stato svolto da più persone in tempi diversi): documenti chiaramente prodotti e sedimentati nell'ambito della medesima "pratica", evento, ecc. erano stati sovente attribuiti a classi diverse e quindi anche divisi fisicamente.
Una grossa criticità del Fondo CDB di San Paolo è emersa nella documentazione delle scatole 1 e 2, "classificata" come "A1: Aspetti storici CDB San Paolo". Tale classe così generica conteneva carte relative a settori di attività della CDB di San Paolo su cui erano state costituite altre partizioni (es. CDB locali e nazionali, rapporti con movimenti affini, temi di intervento sociale o politico).
Particolarmente complessa è stata dunque la fase di schedatura preliminare: è stato necessario esaminare ogni singolo documento, non prima di un attento studio della storia istituzionale/biografia e dell’agire del soggetto produttore.
In fase di ordinamento si è cercato di mantenere l'organizzazione per temi quando sembrava congruente, come ad esempio in riferimento ai "temi di interesse" sia della CDB di San Paolo che di Franzoni (divorzio, lotte di liberazione, educazione, ecumenismo, ecc.). Si è ritenuto invece necessario non tenere in considerazione l'organizzazione in classi tematiche, e quindi ricostituire nuove unità archivistiche (a loro volta organizzate in Serie), quando l'attribuzione della "classe" ai documenti appariva una forzatura per materia dedotta esclusivamente dall'oggetto principale del documento. Tale attribuzione risultava infatti basata su un criterio soggettivo del catalogatore, piuttosto che su elementi identificativi del documento stesso.
In fase di ordinamento tale impostazione ha reso necessaria prima l'individuazione della unità archivistiche di riferimento (alcune per fortuna potevano coincidere con le classi) e poi l'esame di ogni singolo documento e la sua attribuzione alla struttura ipotizzata. Struttura archivistica che naturalmente ha visto continue modifiche e aggiustamenti nel corso dell'analisi/schedatura preliminare e poi ordinamento virtuale/fisico della documentazione. Purtroppo, tranne per poche eccezioni (in particolare nel fondo CDB di San Paolo, quasi nessuna in Franzoni) non sono stati rinvenuti fascicoli originari (non è chiaro se ci siano mai stati); le carte erano sciolte all'interno delle scatole (creando tra l'altro problemi di conservazione fisica dei documenti).
Nonostante le difficoltà, al termine del lavoro la struttura archivistica impostata per i due fondi appare solida e coerente; non si riscontrano forzature e la documentazione mostra, ora, una rinnovata coerenza. I due fondi in origine avevano avuto una produzione/sedimentazione organica che, presumibilmente, è stata ricostituita in fase di ordinamento archivistico secondo il "metodo storico”.
Al termine dell'intervento archivistico il fondo CDB di San Paolo si presenta organizzato in sei Serie:
1 CDB di San Paolo - Attività e amministrazione
2 Comunità cristiane di base - Attività nazionale ed europea
3 Comunità cristiane di base locali
4 Temi di intervento
5 Rinnovamento della Chiesa
6 Rapporti con movimenti affini.
L’ordine delle Serie segue un criterio logico e di pertinenza delle attività/competenze del soggetto produttore. Criteri particolari di ordinamento sono descritti nelle relative schede delle singole serie.
- Criteri di descrizione
- Il fondo è descritto a livello di unità archivistica. In fase di inventariazione si è scelto di adottare una certa analiticità nella descrizione del Contenuto delle singole unità archivistiche; in molti casi i documenti presenti nelle unità sono stati descritti analiticamente, anche per utilizzare e valorizzare il lavoro preesistente di schedatura (realizzato dalla CDB di San Paolo). Spesso sono stati riportati i titoli di appelli, comunicati ecc. o degli articoli raccolti; ciò ha permesso di evidenziare e restituire la peculiarità del contesto storico in cui i due fondi si inseriscono nel panorama politico italiano del tempo. Ad esempio dalla schedatura analitica emerge come l'angolatura dalla quale sono stati sedimentati documenti su temi come divorzio, aborto ecc. sia quella dell'orientamento di cristiani, cattolici e delle istituzioni ecclesiastiche nei confronti degli argomenti trattati. Sono stati descritti analiticamente tutti gli scritti compiuti (articoli o interventi) di Giovanni Franzoni presenti in entrambi i fondi archivistici.
- Descrittori
- chiesa cattolica,dissenso ecclesiale,comunità cristiane di base
- Riproduzioni e copyright
- Si rimanda al Regolamento dell'Archivio storico della Fondazione Basso.
- Consultabilità
- Il fondo è liberamente consultabile, salve le limitazioni previste dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all'identità personale.
- Fonti collegate
- Fondo Giovanni Franzoni, conservato alla Fondazione Basso.
- Note
- Si segnala che espressioni utilizzate nella compilazione della presente scheda sono tratte da Fuori le mura: fatti e documenti per la storia della comunità di base di San Paolo in Roma, 1968-1985 / Davide Palumbo ; prefazione di Luigi Bettazzi, Roma, Borla, 1994.
Relazioni
Soggetto produttoreComunità cristiana di base di San Paolo di Roma
Fondo di appartenenzaComunità Cristiana di Base di San Paolo
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