Lazio'900
José Ramos Regidor
Fondo

Metadati

Tipologia
Fondo
Data
Data:
1950-2014
Consistenza
Consistenza (testo libero):
197 fascicoli in 53 buste j
Storia istituzionale/Biografia
Josè Ramos Regidor, per gli amici Pepe, è stato protagonista di quel vasto movimento teologico, politico e ecclesiale, meglio conosciuto come "Teologia della liberazione". Nasce il 10 ottobre 1930 a Baños de Montemayor (Caceres- Spagna), da Robustiano Ramos Guiyo e Dolores Regidor Niña, primo di 5 figli:  Sisto, Matilde, Lola e Luis.
Inizia i suoi studi a Salamanca, dove frequenta il primo anno di Giurisprudenza all'Università di Stato (anno accademico 1947-1948)  poi li prosegue a Torino presso Il Pontificio Ateneo Salesiano dove  consegue la Licenza in Filosofia il 24 giugno 1953. Sono sette gli anni di studi teologici presso la Facoltà di Teologia, con il conseguimento della Licenza nel giugno 1958 e del Dottorato il 20 luglio 1963. Intanto viene ordinato sacerdote  il 5 aprile 1959.
Come prete salesiano, è molto attivo negli anni '60 all'Ateneo Salesiano di Roma, dove si era trasferito per insegnare e faceva parte della stessa comunità di Giulio Girardi, Bruno Bellerate, Giancarlo Milanesi e Gerard Lutte.
Insieme a Giulio Girardi, nel 1969, Ramos fu espulso per divergenze ideologiche prima dall'Ateneo e poi dalla stessa Congregazione salesiana.
Per un breve periodo, Ramos, ha collaborato con l'Iref, l'Istituto di Ricerche Educative e Formative, che faceva riferimento alle Acli e coordinava un  laboratorio di ricerca sul rapporto tra marxismo, cristianesimo e movimento operaio. È stato poi tra i fondatori di Com, il settimanale collegato all'esperienza della nascente Comunità di Base di San Paolo Fuori le Mura, nata intorno alla figura dell'ex abate Giovanni Franzoni nel 1973.
La sua attività doveva essere svolta con la massima prudenza perché i suoi trascorsi politico-ecclesiali lo avevano reso particolarmente inviso sia al governo spagnolo, ancora segnato dal regime franchista, sia al Vaticano; per queste ragioni il Ministero degli Interni esitava a concedergli la cittadinanza italiana, che ottenne solo dopo molti tentativi.
A partire dal 1973 era iniziata la sua collaborazione con l'Idoc, il Centro internazionale di Documentazione e Comunicazione fondato a Roma nel 1965 e dedito alla raccolta di documenti internazionali e interconfessionali sullo sviluppo umano e religioso.
Dal 1970, Idoc pubblicava anche la rivista Idoc internazionale, strumento di informazione diffuso in inglese, italiano, francese (dal 1969 al 1971) e  tedesco (dal 1970 al 1971) che intendeva dare un valore internazionale e ecumenico ai grandi temi del dibattito postconciliare. Questa rivista, nella cui redazione Ramos lavorò a lungo (e che terminò definitivamente le pubblicazioni nel 1999), insieme ad Adista, Testimonianze, Questitalia, Il Gallo, Il Tetto, Il Regno, Concilium, Com, fu tra le riviste che maggiormente colsero ed interpretarono, in chiave di radicalità evangelica ancor prima che politica, il rinnovamento del Concilio Vaticano II. Sempre nel 1973, dopo le esperienze del Cile (1971) e della Spagna (1972) era approdato anche in Italia il movimento dei Cristiani per il socialismo. Il primo Convegno nazionale di Bologna, dal 21 al 23 settembre, aveva visto la partecipazione di circa 2.000 aderenti, tra questi Giulio Girardi che tenne la relazione introduttiva. Ramos aveva aderito e partecipato a questa intensa esperienza politica e ecclesiale insieme a Filippo Gentiloni, Giorgio Girardet, Domenico Jervolino, Franco Passuello, Marcello Vigli, Antonio Parisella, Marco Bisceglia, Vittorio Bellavite, Piergiorgio Paterlini, Gerard Lutte, consapevoli che all'analisi delle strategie con cui i Cristiani per il socialismo intendevano contrastare da una prospettiva rivoluzionaria la dottrina sociale della Chiesa e l'intreccio tra potere democristiano e potere clericale, ideologia cattolica e alienazione religiosa, bisognava dedicare riflessioni e studi.
Al lavoro intellettuale, Ramos, ha sempre accompagnato, nella discrezione e nell'umiltà che hanno sempre caratterizzato tutta la sua vita, la militanza attiva declinata su diversi versanti: dalla difesa delle leggi sul divorzio e l'aborto alle battaglie anticoncordatarie e contro l'intesa Falcucci-Poletti sull'insegnamento della religione cattolica nelle scuole; dall'appassionata difesa della Teologia della liberazione e dei suoi principali esponenti, caduti negli anni sotto la repressione vaticana (Leonardo Boff, Gustavo Gutierrez, Samuel Ruiz, Tissa Balasuryia, per citare solo alcuni dei teologi e vescovi le cui ragioni nei suoi scritti e nelle sue conferenze Ramos sostenne, sia politicamente che teologicamente), alla vicinanza alla rivoluzione  sandinista  e a quella cubana, come a tutti i movimenti popolari dell'America latina e del Sud del mondo fino all'opposizione alla Prima e alla Seconda guerra del golfo nel 1991 e nel 2003.
La collaborazione con numerose testate (in particolare Paese Sera) e riviste gli consentiva di spiegare al mondo laico e cattolico i risvolti del pontificato wojtyliano.
Negli anni '90 continuò a seguire tutte le diverse realtà ecclesiali che si opponevano a questo stato di cose, da quelle "storiche" (come le Comunità di Base) a quelle che stavano via via sorgendo (come il movimento internazionale Noi Siamo Chiesa).
Nel 2006 è stato tra i teologi promotori, insieme ad altri, dell'Appello alla chiarezza, che esponeva sostanziali e circostanziati dubbi sul processo di beatificazione di Karol Wojtyla.
Poi è arrivata la lunga malattia che non ha spento l'affetto e la vicinanza di tanti che, insieme a lui e grazie a lui, avevano condiviso l'impegno e le speranze di una Chiesa diversa dentro un orizzonte politico segnato dalla giustizia sociale e dalla liberazione degli oppressi.
Muore a Roma il 10 dicembre 2015 nella casa romana di via degli Strengari dove aveva felicemente vissuto con Maria Paola Clarini, sua moglie dal 1973.
Storia archivistica
Il fondo è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante, dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i.) con provvedimento 875 del 22 marzo 2019.
Modalità di acquisizione
Il fondo (archivio e biblioteca) è stato donato alla Fondazione Lelio e Leslie Basso nel settembre 2018 da Maria Paola Clarini, moglie di Ramos Regidor.
Contenuto
Il fondo archivistico è composto da 11 metri lineari e comprende documentazione preparatoria per gli scritti e interventi, quaderni, agende, corrispondenza, ritagli di stampa. Tutto il materiale è stato raccolto nel corso della sua attività di intellettuale e militante dagli anni '50 alla fine degli anni Novanta.
Le carte sono state organizzate in 12 serie archivistiche. Le più corpose sono relative allo studio e alla divulgazione della Teologia della liberazione e alla problematica "Nord/sud", dove sono conservate le carte che testimoniamo l'impegno di Ramos per far conoscere i problemi del "sud" del mondo. Cospicua la parte dedicata ai paesi dell'America Latina, alle problematiche della povertà degli indios, allo sfruttamento delle multinazionali.
Da segnalare anche la documentazione relativa alle Comunità cristiane di base, italiane ed estere, al movimento dei Cristiani per il socialismo e più in generale a riflessioni sui rapporti tra socialismo, marxismo e cristianesimo.
Ampia raccolta di documenti testimonia l'interesse di Ramos per gli orientamenti della Chiesa cattolica nei confronti delle tematiche sopra illustrate.
Pochi sono i fascicoli della corrispondenza, ma molti biglietti e lettere sono stati trovati in alcuni volumi della sua Biblioteca.
Con la raccolta bibliografica è stato costituito un fondo apposito nella Biblioteca della Fondazione Basso: risulta composto da circa 2100 volumi e 500 riviste che affrontano temi internazionali ed è consultabile su SBN Web degli Istituti culturali del Lazio.
Strumenti di ricerca
L'inventario informatizzato è frutto della collaborazione tra la Fondazione Basso e la società di servizi archivistici Memoria. In particolare è curato da Simona Luciani e Nicoletta Valente.
L'inventario è redatto a livello di unità archivistica (fascicolo); per gli articoli editi o inediti e gli interventi di Ramos sono state compilate invece le schede analitiche a livello documento.
Il lavoro è stato concluso nel maggio 2020.
Criteri di ordinamento
Il fondo è stato ordinato tra il 2018 e il 2020 da Nicoletta Valente (Memoria, servizi archivistici) e Simona Luciani (Fondazione Basso), grazie all'erogazione liberale concessa da Maria Paola Clarini.
Le carte sono pervenute in Fondazione in buone condizioni; il fondo si presentava per più della metà organizzato in faldoni creati dallo stesso Ramos, dotati per lo più di titoli originali. Naturalmente non esisteva una struttura archivistica, ma nella denominazione originaria dei faldoni ricorrevano alcune partizioni tematiche che sono poi state considerate come serie in fase di ordinamento (TDL, CDB, Nord/Sud, e altro). La restante parte del fondo era invece pressoché composta da documentazione sciolta, spesso frammista alla raccolta bibliografica.
Al termine dell'ordinamento, in fondo è stato organizzato in 12 Serie:
Serie 1 Carte personali e di formazione, 1950-2014
Serie 2 Teologia della liberazione, 1970-2004
Serie 3 Nord/sud, 1981-2005
Serie 4 Comunità cristiane di base, 1974-2005
Serie 5 Cristiani e socialismo, 1974-1988
Serie 6 Religioni, 1968-2009
Serie 7 Ecologia politica e sociale, 1984-2000
Serie 8 Iniziative internazionali delle donne, 1992-2001
Serie 9 Corrispondenza, 1970-2001
Serie 10 Iniziative per i 500 anni dalla conquista/invasione dell'America, 1991-1992
Serie 11 Altri dossier, 1982-2002
Serie 12 Ritagli di stampa, 1982-2002.
Completa il fondo una sezione contenente corrispondenza, ritagli, molti scritti rinvenuti nelle monografie e periodici collocati ora nella Biblioteca Basso. In fase di ordinamento si è scelto di mantenere separata tale documentazione (nel rispetto del metodo storico).
L'ordine delle serie segue il criterio di priorità prima tematica, poi cronologica nel ripercorrere gli interessi del soggetto produttore. All'interno delle serie e dei fascicoli le carte sono ordinate cronologicamente,
La numerazione dei fascicoli (come pure in numero di busta) tra una serie e l'altra è aperta.
 
Consultabilità
Il fondo è liberamente consultabile, salve le limitazioni previste dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all'identità personale.
Note
Per la redazione del breve profilo biografico si fa, riferimento, tra l'altro, all'articolo di Valerio Gigante pubblicato su Adista Notizie n°44 del 19/12/2015, subito dopo la morte di Ramos.

Relazioni

Soggetto produttoreRamos Regidor, José
Fondo di appartenenzaJosé Ramos Regidor

Esplora i livelli sottostanti

Serie | 1981-2005Nord/SudFondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco
Serie | 1968-2009ReligioniFondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco
Serie | 1970-2001CorrispondenzaFondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco
Serie | 1982-2007Altri dossierFondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco
Serie | 1982-2002Ritagli di stampaFondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco
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