Il fondo è costituito da quattro subfondi (Asci, Agi, Agesci, Cecilia Lodoli), per un totale di oltre quindicimila documenti iconografici (Asci 8579, Agi 1318, Agesci 5937, Lodoli 151); si tratta soprattutto di positivi di fotografie (bianco e nero/gelatina ai sali d'argento, nel subfondo Agesci anche colore), ma anche negativi (pellicole e lastre), cliché, cartoline e stampe tipografiche.
I documenti testimoniano la vita dell'Asci e dell'Agi dalla nascita, rispettivamente nel 1916 e nel 1943, fino alla fusione in Agesci avvenuta nel 1974, e l'attività dell'Agesci dalla costituzione agli anni 2000.
La parte più cospicua della documentazione è quella del subfondo Asci; sin dai primi tempi, infatti, all'interno della Segreteria del Commissariato Centrale è esistito un archivio fotografico (o Fototeca), utilizzato per documentare gli avvenimenti associativi, e, in seguito, per illustrare la stampa associativa. Molto numerose sono le testimonianze iconografiche della Seconda Asci (1940-1974). Di questa parte del subfondo fanno parte oltre 4900 documenti che rappresentano gli aspetti più vari della vita dell'Associazione e che raffigurano Capi, Lupetti, Esploratori e Rover. Si va dagli incontri internazionali alla vita di campo; dai ritratti, di singoli e gruppi, alle cerimonie ufficiali; dalla partecipazione alle celebrazioni religiose agli interventi di protezione civile.
Le fotografie della Prima Asci, più di 3500, sono per la maggior parte raccolte in album, composte dal Commissariato centrale, a Roma, e conservate parzialmente integre.
Del periodo tra lo scioglimento della Prima Asci e la nascita della Seconda, denominato Periodo clandestino, sono presenti solo tre fotografie.
Meno documentata è l'attività dell'Agi, la corrispondente femminile dell'Asci, nata nel 1943. Le circa 1380 fotografie sono conservate sciolte e/o raccolte in album, in gran parte appartenute a singole capo e successivamente donate all'Associazione. La Segreteria nazionale Agi non aveva un archivio fotografico (le sue riviste erano infatti tutte corredate di grafica e disegni) e quindi le fotografie erano soprattutto di carattere "personale". Un intero subfondo donato al Centro di documentazione Agesci è quello di Cecilia Gennari Santori (151 fotografie). I temi, come per l'Asci, ruotano intorno alle attività associative delle branche (Coccinelle, Guide e Scolte) e delle capo.
Il fondo fotografico AGESCI inventariato è in una situazione intermedia, con le sue 5830 fotografie inventariate. L'associazione conserva peraltro una ricca collezione di diapositive afferenti all'AGESCI, circa 12000, che sono rimaste escluse dal lavoro svolto fin qui.

La parte relativa ad ASCI e AGI è stata oggetto di un primo e parziale intervento di riordino nel 2006, ad opera della società Memoria srl, seguito allo smistamento iniziale del materiale effettuato dalle dottoresse Maria Cristina Bertini e Francesca Pizzetti della Segreteria Centro Documentazione Agesci. In quella fase iniziale erano stati lavorati e schedati circa 3000 documenti. Il riordino definitivo di questa parte, eseguito nel 2011-2012, è stato preceduto da un'ulteriore ricognizione delle fotografie, suddivise preliminarmente nei subfondi Asci, Agi e Lodoli, che ha portato all'individuazione di materiale post 1974 (ascrivibile quindi all'Agesci) e, in taluni casi, allo spostamento di fotografie tra i due subfondi numericamente più cospicui.
In occasione del primo riordino erano state spogliate sistematicamente le riviste dell'associazionismo Asci e Agi: «Jau!!!», «L'Esploratore», «Strade al Sole», «Camminiamo insieme», «Estote Parati», «Servire», «La Guida», «Il Trifoglio». Anche in questo secondo riordino la consultazione delle riviste ha permesso la datazione e l'identificazione di numerosi avvenimenti.
Già nel 2006 erano stati intervistati alcune capo dell'Agi (Cecilia Gennari Santori, Dolores (Dolly) Tommasi, Annamaria Mezzaroma) e un capo dell'Asci (Francesco Mondadori) per richiedere informazioni su attività ed eventi; ugualmente è stato fatto nella seconda fase, soprattutto per identificare momenti di vita scautistica locale.
Tutte le fotografie sono state esaminate singolarmente, suddivise per subfondo ed eventualmente raggruppate, se riconducibili ad un medesimo evento o attività; a questo primo accorpamento è seguita la fusione con le fotografie schedate in precedenza. Infine il materiale è stato ordinato in una struttura costituita da tre grandi subfondi: Asci, Agi e il subfondo con le fotografie donate da Cecilia Lodoli.
Nel corso del lavoro, inoltre, a corredo del riordino e della inventariazione, si è proceduto alla scansione di tutti i singoli pezzi del Fondo e alla associazione scheda archivistica-immagine.
Per il lavoro svolto nel 2017 sul subfondo Agesci si è seguito un percorso solo in parte simile. Le fotografie, già divise in macroaree dalla responsabile del Centro documentazione e studi Bernadette Guarrera, sono state studiate singolarmente per attribuirle all’ambito di attività e datarle, anche sulla base di uno uno studio approfondito dei documenti dell’archivio cartaceo e dei periodici associativi. La descrizione è stata fatta per gruppi di fotografie, arrivando a descrivere la singola immagine solo nei casi in cui per un evento o situazione se ne conservi soltanto una. Il subfondo è articolato in serie e sottoserie che da un lato propongono la struttura di ordinamento dell'archivio cartaceo e dall'altro si ispirano alle decisioni prese per i subfondi ASCI e AGI.