Lazio'900
Nicola Gallerano
Fondo

Metadati

Tipologia
Fondo
Data
Data:
1959 - 1996
Consistenza
Consistenza (testo libero):
317 unità archivistiche (303 fascicoli cartacei e 14 unità contenenti file di Word della dimensione complessiva di 21,99 MB).
Storia istituzionale/Biografia
Nicola Gallerano nasce a Roma nel 1940. Consegue la laurea in Lettere presso l'Università di Roma "La Sapienza" nel 1966, con una tesi su "Il Regno del Sud" alla quale, nel 1967, verrà assegnato il Premio Marzotto.
Studioso di storia contemporanea, pone al centro delle sue ricerche la storia dell'Italia durante la seconda guerra mondiale, con particolare riguardo alle vicende politico-istituzionali e sociali del paese dalla caduta del fascismo alla liberazione e alla storia della resistenza. In questo contesto uno dei temi centrali di indagine, negli studi di Nicola Gallerano, resta il Regno del Sud, che più volte, nel corso della carriera scientifica, sarà oggetto di ipotesi per la stesura di un volume, che rimarrà incompiuto a causa della precoce e repentina scomparsa dello studioso, avvenuta nel 1996.
Subito dopo il conseguimento della laurea, Nicola Gallerano partecipa ad una ricerca promossa dall'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia [d'ora in poi Insmli], dedicata alla "Raccolta generale di fonti e notizie [...] per la storia d'Italia dal 1943 al 1945" (v. serie A.I). La partecipazione alla ricerca inaugura la collaborazione di Nicola Gallerano con la rete degli istituti della resistenza, che rimane una costante nell'attività di storico e nell'impegno personale dello studioso, sia nell'Istituto romano [d'ora in poi Irsifar], del quale sarà presidente negli anni 1977-1979 e 1989-1996, sia nell'Istituto nazionale, all'interno del quale ricoprirà cariche diverse nel Comitato direttivo e nella Commissione archivi e biblioteca. Contestualmente, dal 1968 al 1975, svolge la professione di archivista, prima presso l'Archivio di Stato di Milano (set. 1968 - mag. 1970) e, successivamente, presso l'Archivio centrale dello Stato, con la qualifica di direttore. Proprio la collaborazione con l' Archivio centrale dello Stato, consentendo l'accesso a fonti fino ad allora inesplorate, quelle cioè prodotte dagli organi centrali negli anni del fascismo e della resistenza, risulterà di importanza fondamentale per il gruppo di lavoro impegnato nella "Raccolta generale" e consentirà un notevole sviluppo degli studi storici inaugurati dagli istituti della resistenza.
Nel corso degli anni Ottanta e Novanta, l'indagine storica dedicata alla seconda guerra mondiale si arricchisce di un nuovo filone di ricerca, quello dedicato alla "storia sociale della seconda guerra mondiale", con particolare riguardo al vissuto della popolazione civile italiana durante la guerra e ai rapporti tra questa e le truppe alleate nell'Italia del sud. Le fonti archivistiche esplorate in questo contesto sono principalmente quelle degli archivi inglesi e statunitensi, che Nicola Gallerano già aveva in parte analizzato sul finire degli anni Settanta, attraverso la partecipazione alla "Ricerca della documentazione sulla Resistenza europea nella seconda guerra mondiale [...]", promossa dall'Insmli, dall'Istituto universitario di studi europei di Torino, dalla Fondazione Feltrinelli e da alcuni istituti locali di storia della resistenza.
Storico di sinistra, iscritto al Pci negli anni '60 e, in seguito, partecipe al dibattito interno delle formazioni della sinistra extraparlamentare, nel corso dei suoi studi dedica particolare attenzione anche all'analisi della genesi politica delle forze antifasciste e al rapporto tra le scelte politiche degli anni della guerra e la nascita e il configurarsi della democrazia in Italia. Settore privilegiato di ricerca è, in questo senso, la storia del Partito comunista italiano, i cui archivi, conservati presso l'Istituto Gramsci di Roma, erano già stati oggetto di indagine nel corso della "Raccolta generale". Negli anni '80 e '90 l'indagine storica di Nicola Gallerano è inoltre rivolta ai temi di attualità politica, sia interni, con particolare riguardo alla sinistra italiana, al fenomeno del Sessantotto e dei movimenti giovanili, sia internazionali.
Particolare rilievo trova infine, negli studi di Nicola Gallerano, l'analisi della storiografia contemporaneistica italiana e internazionale (in particolare quella statunitense). In questo campo un'attenzione particolare è dedicata agli studi sul fascismo - si consideri, al riguardo, che gli anni '70 e '80 videro il proliferare delle ricerche sul Ventennio e il delinearsi delle diverse tendenze interpretative del fenomeno fascista - e all'evolversi delle nuove tendenze storiografiche contemporanee.
Nel 1971 Nicola Gallerano intraprende infine la docenza universitaria, che lo vedrà collaboratore delle Università di Sassari, Siena, Trieste e Urbino negli insegnamenti di Storia del movimento operaio, Storia dei partiti e movimenti politici, Storia dell'Italia contemporanea e Teoria e storia della storiografia nell'età contemporanea.
Storia archivistica
L'archivio di Nicola Gallerano è stato versato all'Irsifar dalla famiglia, nel 1998. L'Istituto, che tuttora lo conserva, ha avviato il progetto per il riordino e l'inventariazione delle carte.
I documenti sono pervenuti all'Istituto nella loro organizzazione originale, senza subire alterazioni. L'unico intervento ha riguardato le carte strettamente personali, che attualmente sono conservate dalla famiglia. I documenti, tutti organizzati in fascicoli, risultavano conservati in scatole, buste e cassetti originali.
L'archivio è stato dichiarato di interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio.
Modalità di acquisizione
Donazione.
Contenuto
L'archivio (1959-1996) conserva, in via principale, le seguenti tipologie documentarie:
- documenti prodotti dall'autore: sono costituti di appunti; riflessioni; bozze e stesure di saggi; testi relativi a seminari e lezioni, interventi a convegni, ecc.; materiale preparatorio per lo svolgimento dei corsi universitari. Una parte rilevante di questi materiali è costituita di schedature di testi e documenti, utilizzati per le ricerche;
- materiali acquisiti: sono costituiti in via principale di documenti d'archivio (trascritti o in fotocopia). Sono inoltre presenti testi, o parti di testi (generalmente in copia) e ritagli di stampa, quotidiana o periodica (in originale o in fotocopia);
- corrispondenza;
- documenti personali relativi allo svolgimento di attività politica e agli studi universitari.
Sono presenti alcune lacune. In particolare non resta nessun documento relativo alla lavorazione delle seguenti opere:
- La conferenza dei 'National Archives' sulla ricerca intorno alla seconda guerra mondiale, «Rassegna degli Archivi di Stato», XXXI (1971), 3, pp. 803-805;
- Il fronte interno attraverso i rapporti delle autorità, «Il movimento di liberazione in Italia», XXIV (1972), 109, pp. 4-32;
- Tavola rotonda sugli archivi delle imprese industriali, «Rassegna degli Archivi di Stato», XXXIII (1973), 1, pp. 56-59;
- II contesto internazionale, in Gianfranco Bertolo e. al., Il dopoguerra italiano 1945-1948. Guida bibliografica, Milano Feltrinelli, 1975, pp. 9-26;
- Conflitti sociali e partiti di sinistra nel Mezzogiorno, «Italia contemporanea», XXIX (n.s. de «Il movimento di liberazione in Italia») (1977), 129, pp. 110-116;
- voci redatte per la Guida generale degli archivi di Statol (Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, Firenza, Le Monnier, 1981). Le voci sono: Ministero dell'agricoltura e foreste; Ministero dell'industria, commercio e lavoro e Ministero della produzione bellica;
- con Guido Crainz, I documentari televisivi della Resistenza, in collaborazione, in Gian Piero Brunetta e al., Cinema storia Resistenza 1944-1985, Milano, Angeli, 1987, pp. 125-151;
- La recente storiografia sul regime fascista in Italia, «Dimensioni e problemi della ricerca storica», 1990, 1, pp. 31-41;
- Sull'uso pubblico della storia Irsifar, «Annale 1991», Milano, Angeli, 1992, pp. 22-32;
- I film e la politica, in Nicola Tranfaglia (a cura), Il 1948 in Italia. La storia e i film, Firenze, La Nuova Italia, 1991, pp. 125-128;
- Memoria e storia: un dibattito, «Passato e presente», 1994, 33, pp. 105-111;
- con Marcello Flores, Introduzione alla storia contemporanea, Milano, Bruno Mondadori, 1995.
Strumenti di ricerca
Uno strumento utile alla consultazione, predisposto dallo stesso Nicola Gallerano, è rappresentato dall'indice dei fascicoli cartacei degli anni 1984-1996, contenuto nel file denominato "Nuovo", associato alla presente scheda descrittiva. Per quanto il riordinamento ha modificato l'ordine dei fascicoli previsto da tale indice (cfr. in proposito il file associato alla presente scheda "Criteri di riordinamento e descrizione"), esso risulta sicuramente un valido strumento ai fini di una conoscenza immediata, seppur sommaria, dei materiali contenuti nei fascicoli in oggetto.
L'archivio dispone inoltre di uno schedario, nel quale sono riportati i titoli e le segnature archivistiche di gran parte dei documenti d'archivio acquisiti da Nicola Gallerano nel corso delle ricerche. Non sono presenti riferimenti circa la collocazione nei fascicoli del materiale schedato.
Inventario di Roberta Sibbio.
Criteri di ordinamento
L'organizzazione dell'archivio è la seguente:
- A. Attività scientifica degli anni 1967-1986, 1959 - [1986];
- I-IX. Studi e ricerche, [1964-1986];
- X. Corrispondenza, 1971-1978;
- XI. Documenti personali, riguardanti l'attività politica e relativi agli studi universitari, 1959-1980;
- B. Attività scientifica degli anni 1984-1996, 1966 circa - 1996;
- XII-XXII. Studi e ricerche, 1966 circa-1996;
- XXIII. Corrispondenza, 1988-1996.
Numerazione
Numero:
6
Consultabilità
Alcuni documenti in copia (relazioni dei prefetti e dei Carabinieri al Ministero dell'interno e documenti prodotti dal Civil Censorship Group) sono esclusi dalla consultazione. I documenti informatici sono associati al db solo preso l'Irsifar.

Relazioni

Soggetto produttoreGallerano, Nicola
Fondo di appartenenzaNicola Gallerano

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