Lazio'900
Istituto nazionale di studi romani. Fondo istituzionale
Fondo

Metadati

Tipologia
Fondo
Data
Data:
1924 - 2001
Consistenza
Consistenza (testo libero):
La parte riordinata fino ad oggi (26/01/2004) consta di 12.708 fascicoli (suddivisi in 2.289 buste), 410 registri, 63 schedari, 17 rotoli e 9 pezzi in grande formato.
Storia istituzionale/Biografia
L'Istituto nazionale di studi romani fu fondato da Carlo Galassi Paluzzi nel 1925 ed eretto in ente morale l'anno successivo, l'Istituto è stato ristrutturato su basi accademiche nel 1951 (corpo accademico).
Attualmente ha sede presso l'ex convento di Sant'Alessio in piazza dei Cavalieri di Malta 2.
Sin dalle sue origini l'Istituto organizzò convegni, mostre, studi, seminari e pubblicazioni. La sua attività rallentò per qualche tempo a causa delle vicende belliche e post belliche, ma superata la crisi degli anni della ricostruzione, l'Istituto ha saputo trovare formule e strumenti nuovi per portare avanti la sua attività.
Organo dell'Istituto fu dapprima la rivista «Roma» (nata nel 1923 e cessata nel 1944) e poi la rivista «Studi romani» (nata nel 1953). Le iniziative scientifiche e culturali vengono rese note mensilmente con la «Rassegna d'informazioni dell'Istituto nazionale di studi romani».
L'Istituto ha un corpo accademico composto da Membri onorari, benemeriti e meriti in numero indeterminato, da 50 Membri ordinari e 70 Corrispondenti scientifici. E' retto da un Presidente coadiuvato da una Giunta Direttiva. L'Istituto si propone di studiare Roma in ogni aspetto e manifestazione: archeologia, storia, arte, urbanistica, architettura, dialetto, diritto, economia, letteratura latina.
E' iscritto nella tabella delle istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario dello Stato.
Storia archivistica
Il fondatore dell'Istituto nazionale di studi romani, Carlo Galassi Paluzzi, diede fin dall'inizio una impostazione archivistica rigorosa e precisa a tutta la documentazione prodotta dall'Istituto, progettando un'architettura che aderisce perfettamente alle competenze dell'intero Istituto ed alle singole attribuzioni dei suoi organi interni. Ogni partizione dell'intero archivio è stata originata sulla base di un titolario, qui denominato "chiave d'archivio", che è stato a volte modificato secondo le necessità, ma che in genere si rivela perfettamente funzionale. Inoltre le partizioni sono nate accompagnate dai registri di protocollo, nei quali ogni singolo documento veniva registrato nel momento stesso in cui entrava in archivio, o perché prodotto dall'ufficio stesso, o perché giuntovi da altro ente. Aggiungasi che tali registri sino corredati da rubricelle alfabetiche che rimandano i nomi dei corrispondenti alle registrazioni dei protocolli, i quali a loro volta fanno rinvio alla segnatura originaria e quindi permettono il reperimento del documento all'interno della serie.
Questo sistema, di un titolario cui si accompagnano registri di protocollo e rubricelle, è tipico degli uffici statali, ma ben raramente si incontra in archivi privati, anche perché presuppone un accurato lavoro di segreteria che mal si coniuga con carenze di personale. Esso purtroppo per questo motivo è stato abbandonato anche dall'Istituto nazionale di studi romani.
Contenuto
L'Archivio storico conserva i documenti relativi alle diverse attività svolte dall'Istituto dal momento della sua fondazione al 1999 nel caso di pratiche esaurite. Le pratiche non ancora esaurite sono, invece, conservate nell'Archivio corrente.
Strumenti di ricerca
Inventario a cura di Carla Lodolini Tupputi; informatizzazione delle partizioni 10 - Sezioni e 11 - Roma nel ventennale a cura di Lucia R. Petese.
Criteri di ordinamento
L'Archivio storico si articola in partizioni che testimoniano le diverse attività dell'Istituto, da quelle di divulgazione ("Corsi"), a quelle che hanno origine dalla costante ricerca scientifica ("Pubblicazioni", "Congressi", "Latino") nonché le due riviste «Roma» e «Studi Romani». L'attività generale dell'Istituto è documentata dalla serie "Affari generali" a cui tutte le altre possono riferirsi.
Descrittori
Istituto nazionale di studi romani,Roma,Corsi,Congressi,Pubblicazioni
Numerazione
Numero:
1
Consultabilità
La consultazione dell'Archivio storico è limitata ai documenti relativi agli affari esauriti da oltre 40 anni e regolata ai sensi T. U. disp. legisl. in materia di beni culturali e ambientali, a norma dell'art. 1 legge 8-10-1997, n. 352.
Bibliografia
- Carla Lodolini Tupputi, L\'Archivio Storico dell\'Istituto Nazionale di Studi Romani - III Le Sezioni (1933-1971), in «Studi Romani», anno XLIV, n° 3-4, luglio-dicembre 1996, pagg. 517-538.
\n- Ead., L\'Archivio Storico dell\'Istituto Nazionale di Studi Romani - II I Corsi Superiori di Studi Romani (1926-1987), in «Studi Romani», anno XLIV, n° 1-2, gennaio-giugno 1996, pagg. 215-239.
\n- Ead., L\'Archivio Storico dell\'Istituto Nazionale di Studi Romani - Riordinamento e inventariazione, in «Studi Romani», anno XLIII, n° 3-4, luglio-dicembre 1995, pagg. 438-442.

Relazioni

Esplora i livelli sottostanti

Serie | 1926 - 1981Affari generaliIstituto Nazionale di Studi Romani
Serie | 1925 - 1999PubblicazioniIstituto Nazionale di Studi Romani
Serie | 1925 - 1944«Roma»Istituto Nazionale di Studi Romani
Serie | 1953 - 1986«Studi romani»Istituto Nazionale di Studi Romani
Serie | 1926 - 1999Corsi superioriIstituto Nazionale di Studi Romani
Serie | 1932 - 1992BibliotecaIstituto Nazionale di Studi Romani
Serie | 1928 - 2001LatinoIstituto Nazionale di Studi Romani
Serie | 1933 - 1971SezioniIstituto Nazionale di Studi Romani
Serie | 1924 - 1970RegistriIstituto Nazionale di Studi Romani
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