Metadati
- Tipologia
- Fondo
- Data
- Data:
- 1948-2006
- Consistenza
- Tipologia:
- fascicolo/i
- Quantità:
- 84
- Storia istituzionale/Biografia
Nadia Gallico nacque a Tunisi 2 giugno 1916, residente all'estero con la famiglia. Iscritta al Pci dal 1938, si impegnò attivamente – prima a Tunisi, poi in Italia – nella Resistenza al nazifascismo, tanto che, sotto il regime collaborazionista di Petain, durante l’occupazione tedesca della Francia, fu condannata per la sua attività politica. Come il marito Velio Spano, anche lei sfuggì alla cattura e, raggiunta fortunosamente l’Italia, divenne protagonista e testimone del processo di rifondazione dello Stato e della nascita della Repubblica.
Nel 1944 raggiunse il marito Velio Spano a Napoli, dove conobbe Palmiro Togliatti e ottenne l’incarico di responsabile nazionale del PCI per i gruppi femminili. Qui diresse, nel luglio del 1944, i primi numeri della rivista «Noi Donne».
Con il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, giorno del suo trentesimo compleanno, Nadia Gallico fu tra le 21 donne elette all’Assemblea Costituente (nelle liste del PCI del collegio di Cagliari).
In quegli anni partecipò all’organizzazione, in collaborazione con il Comune di Roma e con la Croce Rossa, di quelli che saranno poi ribattezzati i “treni della felicità”, ovvero convogli che trasportarono 70 mila bambini meridionali dalle zone più colpite dalla guerra verso le province del Nord, dove famiglie generose li accolsero ed educarono.
Gallico fu parlamentare comunista (rieletta alla Camera dei deputati) dal 1948 al 1958; fece parte del Consiglio nazionale dell'UDI – Unione donne italiane e presiedette l'Unione donne sarde fino al 1958.
Ricoprì incarichi nell’organizzazione femminile del Pci a Roma, Napoli e in Sardegna; è stata inoltre attiva nella presidenza dell’ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti).Dalla Liberazione e sino alla morte si è impegnata sui problemi di politica internazionale, del Mezzogiorno e della questione femminile. Negli ultimi anni si è impegnata soprattutto in difesa della Costituzione, nelle scuole e tra i giovani». Ha scritto un libro autobiografico Mabruk - Ricordi di un'inguaribile ottimista.
Morì a Roma il 19 gen. 2006.
- Storia archivistica
Il Fondo è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, con provvedimento del 30 ottobre 2007.
- Modalità di acquisizione
- Il fondo è stato donato alla Fondazione Lelio e Lisli Basso dalle figlie nel settembre 2007.
- Contenuto
- La documentazione testimonia in larga parte le attività di Nadia Spano dalla metà degli anni '70 fino alla sua morte.
Si tratta in gran parte di materiali di studio intorno ai sui interessi principali, questione femminile, Costituzione e Costituente, antifascismo;
intorno a tale osservazione è emersa la sua volontà di essere testimone vivente delle lotte e delle vittorie di cui era stata protagonista; il testimoniare è declinato spesso nella partecipazione a convegni nazionali, eventi culturali e piccole manifestazioni in ogni parte d’Italia ed anche in Tunisia; pertanto la documentazione attesta con un numero considerevole di fascicoli l’attività di conferenziera della Spano, sia con materiali finali di convegni che con materiali di studio e preparazione.
Sono ampiamente testimoniati anche i suo rapporti con il luogo d'origine, la Tunisia, e con la Sardegna, destinazione politica di Velio Spano e poi terra d'elezione per Nadia Gallico Spano.
Gli interessi e le attività, come già detto, venivano sostanziati da Nadia Spano con un dialogo permanente fatto più di partecipazione a manifestazioni e convegni, che di corrispondenza.
La volontà di trasmettere esperienze e contenuti della sua lunga vita è attestata anche dalla serie "Mabruk" in cui sono presenti versioni diverse del volume poi pubblicato e una trascrizione precedente di un'intervista.
Non è infrequente trovare appunti o documenti che ripetono i medesimi temi o che rievocano argomenti già trattati in altra sede.
Il subfondo "Maria Maddalena Rossi" è in gran parte documentazione, originale e in riproduzione, donata da Agostina Rossi a Nadia Spano.
- Criteri di ordinamento
- Nel 2013 è stata realizzata da Simona Luciani una mappatura sintetica del Fondo, così come giunto in Fondazione Basso, per busta o fascicolo (se presente).
L'ordinamento è stato realizzato tra maggio e novembre 2022 da Erika Vettone, grazie al contributo della Direzione Generale Archivi, per un progetto relativo al "Bando pubblico per la concessione di contributi a progetti riguardanti interventi da effettuarsi su archivi dei movimenti politici e degli organismi di rappresentanza dei lavoratori o di loro esponenti" (anno 2022); RUP: Sonja Moceri (Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio).
L’Archivio Nadia Gallico Spano si presentava privo di ordinamento.
La documentazione, quasi del tutto cartacea, era costituita in parte da fascicoli e in parte da documentazione sciolta.
Parte dell’archivio di Nadia Gallico è conservato dalla Fondazione Gramsci, in quanto corpus unico con quello di Velio Spano.
Lo studio del soggetto produttore ha mostrato che la Spano ha coltivato i medesimi interessi e filoni di studio anche in questa fase della sua attività, anni ’70-2005; i temi sono antifascismo, questione femminile, Costituzione e rapporto con i suoi luoghi, Tunisia per nascita e Sardegna per elezione.
Partendo da tali elementi è stato possibile individuare le serie principali, già presenti nel fondo conservato presso la Fondazione Gramsci, aggiungendo ad esempio la serie convegni, unica parte del fondo che mostrava tracce di aggregazione e ordinamento cronologico.
Individuate le serie principali si è proceduto al riordinamento dei fascicoli e dei documenti sciolti; in non pochi casi singoli documenti sono stati ricondotti all’interno di fascicoli esistenti; erano presenti molti fascicoli con l’indicazione “Da smistare” o “Impegni”, sono stati tutti ricondotti a serie e fascicoli esistenti.
Laddove possibile i materiali di convegni, i materiali raccolti per studio, le bozze di relazioni e la corrispondenza sono stati ricondotti sotto le serie principali.
Alcuni fascicoletti con indicazione di “Appunti” recanti testi parziali di interventi o appunti non identificabili hanno reso necessaria la creazione di un fascicolo autonomo, analogamente è stato necessario per la corrispondenza sciolta.
- Fonti collegate
- L'inventario del fondo "Nadia Gallico e Velio Spano (1927 - 2005)" conservato presso la Fondazione Gramsci di Roma è consultabile nella Guida agli archivi della Fondazione Antonio Gramsci (http://archivi.fondazionegramsci.org/gramsci-web/inventari/struttura/gramscixDamsHist070; link verificato 2023).
- Note
- Il fondo era corredato da una raccolta di monografie che sono ora conservate nella Biblioteca Basso.