Lazio'900
Gianni Francesco Mattioli - Massimo Scalia
Fondo

Metadati

Tipologia
Fondo
Data
Data:
1960-2012
Consistenza
Consistenza (testo libero):
in 180 faldoni (ordinamento provvisorio)
Tipologia:
fascicolo/i
Quantità:
210
Storia istituzionale/Biografia
Gianni Mattioli è nato a Genova il 29 gennaio 1940; attualmente in pensione, ha tenuto presso la facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Roma "La Sapienza", gli insegnamenti di Complementi di fisica matematica, di Fisica e di Fisica ambientale.
In ambito universitario, ha svolto la propria ricerca teorica in Fisica delle particelle elementari, meccanica quantistica, moti quasi-periodici, fino a quando, nel 1977, viene a contatto con il caso delle popolazioni di Montalto di Castro, dove sta per essere insediata una centrale nucleare. Da allora la passione e l'impegno civile a favore della tutela della salute e dell'ambiente diventeranno i cardini delle sue attività, che sfoceranno ben presto nell'impegno politico schierato sul versante ecologista.
Nel 1978, assieme al collega Massimo Scalia fonda il Comitato per la Scelta dell'Energia; partecipa ai lavori di diverse commissioni inerenti questioni come le forme alternative di energia e l'inquinamento atmosferico promosse dal Parlamento italiano, dal Consiglio europeo, dalle giunte regionali e dai sindacati unitari. Intanto prosegue la ricerca nel campo delle particelle subnucleari, collegandone i contenuti e le prospettive agli argomenti della propria attività in tutela dell'ambiente e della salute dalle radiazioni nucleari.
È cofondatore, con Scalia, della rivista «Quale energia?»; nel 1987 diviene membro del Comitato della Conferenza nazionale per l'energia, viene eletto deputato per la lista della Federazione dei Verdi ed è nominato membro della Commissione per la programmazione del Bilancio e del Tesoro. Nello stesso anno ottiene la nomina di presidente della Federazione dei Verdi, nel cui consiglio federale rimarrà, come membro effettivo, fino al 1992.
Rieletto deputato nello stesso anno è nominato vice presidente della Commissione per l'Ambiente, il Territorio e i Lavori Pubblici. Negli stessi anni è uno dei membri del Comitato promotore del movimento politico "Verso Alleanza Democratica".
Nelle elezioni politiche del marzo 1994 viene rieletto deputato nella lista della Federazione dei Verdi, diventando vice presidente dello stesso gruppo parlamentare per la Camera dei Deputati.
È nuovamente eletto deputato nelle elezioni politiche dell'aprile 1996 con lo schieramento dell'Ulivo.
Dal maggio 1996 all'ottobre 1998 è sottosegretario al Ministero per i lavori pubblici, con il I governo Prodi; carica che conserva anche nel I e II governo D'Alema (ott. 1998-dic. 1999 e dic. 1999-apr. 2000), mentre nel II governo Amato assume l'incarico di Ministro senza portafoglio per le politiche comunitarie (mag. 2000-giu. 2001).
Come professore di Fisica matematica presso L'Università "la Sapienza" di Roma è membro del gruppo di ricerca in Fisica matematica presso il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), nonché membro della Giunta del Centro di ricerca per le scienze applicate per la protezione dell'ambiente e dei beni culturali; è inoltre membro della Presidenza del Comitato scientifico del Decennio per l'educazione allo sviluppo sostenibile dell'Unesco e del Comitato scientifico di Legambiente.

Massimo Scalia è nato a Roma il 27 maggio 1942. Si è laureato in Fisica nel 1969 presso l'Università "La Sapienza" di Roma con una tesi di Fisica teorica; nella stessa università, è attualmente docente di Fisica matematica presso la Facoltà di Scienze matematiche, fisice e naturali.
Dalla metà degli anni '70 si è orientato verso la ricerca sulla stabilità e sull'analisi qualitativa dei sistemi dinamici, dalla teoria della stabilità, alle teorie del caos deterministico; in quegli anni inizia anche lo studio delle questioni energetiche e del rapporto con l'ambiente: impatto ambientale dei diversi tipi di produzione energetica (in particolare del ciclo del combustibile nucleare), innovazione tecnologica, bilanci energetici su scala paese e su scala mondo, aspetti economici connessi.
Con Mattioli è stato promotore del Comitato per il controllo delle scelte energetiche e tra i fondatori di Legambiente (allora Lega per l'ambiente), che hanno svolto un ruolo di primo piano non solo nella mobilitazione contro l'opzione nucleare fino all'indizione del referendum del 1987, ma anche nella formulazione di ipotesi di sviluppo e di piani energetici.
In campo scientifico, dalla metà degli anni Ottanta, si è interessato anche delle interazioni tra campi elettromagnetici e sistemi biologici (bioelettromagnetismo). In campo politico è stato primo firmatario con Alex Langer dell'appello (autunno 1984) che portò alla presenza su base nazionale di liste Verdi alle elezioni regionali e amministrative del 1985. Eletto consigliere comunale a Roma nel 1985, guidò in quella sede la battaglia per la salvaguardia delle vaste aree di pregio storico-ambientale minacciate dai piani urbanistici.
Insieme a Mattioli è stato direttore editoriale, dal 1981 al 1993, del periodico «Quale Energia?», la rivista sull'energia del movimento ambientalista italiano; subito dopo l'incidente di Chernobyl (1986) è, sempre con Mattioli, redattore di volumetti divulgativi sul nucleare e sull'energia, richiesti dai periodici «L'Espresso» e «Airone» e pubblicati in ampia tiratura.
Nel 1987 viene chiamato dal Governo a far parte della Commissione Energia/Economia presieduta da Paolo Baffi, per la preparazione della Conferenza nazionale sull'energia (1987); viene inoltre invitato a far parte di varie commissioni scientifiche, attivate da enti locali e territoriali per la valutazione dell'impatto ambientale di impianti di produzione industriale e di energia.
Deputato dal 1987 al 2001 (anno in cui ha ripreso servizio presso l'Università "La Sapienza"), è stato Presidente del Gruppo parlamentare dei Verdi e Presidente del Consiglio federale dei Verdi. Co-presentatore delle più importanti legge ambientali (bando dell'amianto, istituzione dei parchi nazionali, bando dei CFC, inquinamento elettromagnetico, delitti contro l'ambiente ecc.) è stato primo firmatario della mozione (12 giugno 1990) che impegnava alla chiusura e messa in sicurezza di tutti gli impianti nucleari; è uno dei "padri" delle leggi 9/91 e 10/91 sulla promozione delle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico.
Ha coordinato nel 2000, per il Ministro pro-tempore delle politiche comunitarie, un gruppo tecnico-scientifico, con la partecipazione di Carlo Rubbia, per definire gli obiettivi della produzione elettrica da fonti rinnovabili. Nella XII e XIII legislatura è stato Presidente della Commissione di inchiesta sui rifiuti, redigendo come relatore il primo documento parlamentare che affrontava la questione delle scorie nucleari. Le linee generali del documento, approvato all'unanimità nell'aprile 1999, venivano condivise dal Governo di allora con vari atti conseguenti. Quella strategia, gravemente disattesa nella successiva legislatura (2001-2006) con il ricorso a istituti emergenziali (Decreto "Scanzano" e istituzione di un Commissario di Governo) rivelatisi fallimentari, è stata riproposta in seguito nelle sue linee essenziali.
Nel 2003-2004 ha fatto parte con Mattioli del gruppo di ricercatori che ha messo a punto il "Progetto Arese" per una mobilità sostenibile, commissionato all'Enea dalla Regione Lombardia, curando in particolare l'analisi energetica e dei costi per i diversi modi di produzione da fonti rinnovabili dell'idrogeno. Nel luglio 2004 è stato nominato componente della Commissione tecnico-scientifica per l'emergenza sulla sicurezza nucleare.
È membro dell'Ufficio di presidenza del Comitato scientifico di Legambiente, di cui è stato presidente (2001-2005). Dal febbraio 2005 è copresidente del Comitato scientifico italiano del Decennio per l'educazione allo sviluppo sostenibile (DESS), promulgato dalle Nazioni Unite per il decennio 2005-2014 e affidato alle Commissioni nazionali dell'Unesco.
Nel marzo 2007 è stato nominato presidente del Comitato tecnico-scientifico per il Piano energetico regionale (PER) del Lazio; ha presieduto a novembre 2007 la Conferenza regionale dell'Energia, che ha aperto la fase conclusiva della preparazione del Piano.
In ambito accademico è titolare di un programma di ricerca sulla teoria dei sistemi dinamici e sulle applicazioni alla Meccanica, alla Fisica e alla Biologia, ed è responsabile di un accordo bilaterale di collaborazione scientifica con il Politecnico dell'Università di Kiev - KPI.
Mattioli e Scalia sono naturalmente autori e curatori di numerose pubblicazioni nei settori d'interesse.
Storia archivistica
Il fondo archivistico è composto dalla documentazione prodotta e raccolta congiuntamente dai fisici Mattioli e Scalia nel corso della loro attività scientifica e politica.
Il fondo è stato dichiarato di notevole interesse culturale dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio con provvedimento n. 49, del 4 giugno 2014, ai sensi degli artt. 13 e 14 del decreto legislativo 22 gen. 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio).
Modalità di acquisizione
Il fondo è stato donato da Mattioli e Scalia alla Fondazione Basso, su suggerimento di Giancarlo Monina e Catia Papa, nel corso del 2011; con ulteriori versamenti nel corso del 2013.
Contenuto
Due scienziati, nonché parlamentari, nonché docenti universitari e ambientalisti hanno avuto cammini paralleli, anche cronologicamente.
Insieme hanno fondato riviste e aderito a movimenti, sono stati deputati nelle stesse legislature dal 1987 al 2001.
Hanno condiviso scelte scientifiche, politiche ma anche spazi fisici di lavoro e di conservazione delle carte, eppure sono stati parlamentari con incarichi diversi, hanno tenuto corsi universitari su argomenti diversi, hanno interloquito e scritto come singoli oltre che come gruppo.
Esistono altri casi di nuclei documentari sedimentatisi attraverso l’attività di due persone che hanno agito “in parallelo” lavorando sia in sovrapposizione che autonomamente, ma che per esplicita volontà dei soggetti produttori vengono trattati come corpo unico; la complessità qui è data, dal fatto che una parte dei documenti testimonia l’impegno comune, un’altra parte il lavoro del singolo.
Il fondo conserva documentazione dagli anni ’70 al 2010 circa; le tipologie documentarie sono corrispondenza, appunti, atti, rapporti, resoconti e dossier ufficiali e di lavoro, materiali congressuali, tesi e pubblicazioni scientifiche, opere a stampa, articoli e rassegna stampa.
La documentazione riguarda gli ambiti di studio e lavoro dei due soggetti produttore, l’Accademia, l’attività parlamentare, la vita di partito e l’attività di ricerca e divulgazione su nucleare, energia e ambiente.
Attraverso una apparente disomogeneità i fascicoli testimoniano puntualmente l’attività di Mattioli e Scalia, documentano rapporti e relazioni, la frequente presenza di articoli nei fascicoli consente di conoscere l’eco che singole dichiarazioni hanno ricevuto sulla stampa.
Le serie su articoli e scritti, uniche ad avere ricevuto un ordinamento ante versamento, testimoniano senza cesure cronologiche, l’evoluzione del pensiero pubblico di Mattioli e Scalia.
Strumenti di ricerca
Inventario a livello di Unità archivistica redatto da Erika Vettone nel 2021.
Criteri di ordinamento
Il fondo si presentava molto disordinato, in quanto era conservato in più sedi: una parte era già stata inscatolata nel corso degli anni; una parte dagli uffici de "La Sapienza", una parte dalle abitazioni dei titolari.
Nel corso del 2014, dopo il versamento alla Fondazione Basso, si è proceduto a una mappatura della documentazione (realizzata da Simona Luciani e Lucia Rosaria Petese).
Nel 2019 la Fondazione Basso ha ricevuto un contributo dal Segretariato regionale per il Lazio per l’ordinamento parziale e la schedatura del Fondo; lavoro realizzato tra il 2020 e il 2021 da Erika Vettone, con Simona Luciani nella fase di schedatura preliminare.
L'ordinamento attuale, non definitivo, intende rappresentare le aree di interesse e lavoro di Mattioli e Scalia, con i limiti di una sovrapposizione continua tra attività parlamentare e politica (per entrambi 1987-2001) e ricerca e lotta ambientalista; quest'ultima negli anni parlamentari è stata esercitata soprattutto nel ruolo da deputato.
Un'altra criticità è data dai fascicoli tematici che sono stati incrementati con documentazione successiva al 2001, l'attribuzione alle serie è stata valutata col criterio di prevalenza della documentazione nel fascicolo.
Le buste contengono documenti relativi a filoni di ricerca scientifica (in gran parte sul nucleare), temi di lotta politica e civile prima, durante e dopo l’attività parlamentare; scritti, saggi e articoli pubblicati su riviste scientifiche e non.
La successione cronologica è stata di aiuto solo in parte, perché alcuni fascicoli tematici sono chiaramente il frutto di una sedimentazione ultradecennale, che pertanto attraversa verticalmente i ruoli dei soggetti produttori, facendone una pratica unica; è stato rinvenuto talvolta l’appunto su un documento “inserire in …”, testimonianza di una volontà di incremento di alcuni fascicoli.
L’osservazione delle carte ha fatto emergere che esiste il piano politico strettamente inteso che risulta facilmente circoscrivibile in alcuni casi, e poi esiste il piano dello studio e della lotta ambientalista che sembra essere un flusso unico di lavoro con incarnazioni istituzionali diverse (Comitato per le scelte energetiche, Lega per l’ambiente, Federazione dei Verdi).
Struttura
Serie 1. Attività accademica, 1960-2007;
Serie 2. Attività parlamentare e politica, 1964-2008;
Serie 3. Ricerca e lotta ambientalista, 1967-2012;
Serie 4. Corrispondenza, 1977-2004;
Serie 5. "Articoli e interviste", 1977-2011;
Serie 6. "Lavori nostri", 1977-2011;
Serie 7. Congressi e convegni, 1982-2004;
Serie 8. Materiale a stampa, 1972-2001;
Sezione 9. Carte in lavorazione 1970-2010.
Descrittori
fisica,movimenti ambientalisti,ambientalismo,energia nucleare
Consultabilità
Il fondo è liberamente consultabile, salve le limitazioni previste dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all'identità personale.
Fonti collegate
Documentazione relativa all'attività scientifica di Mattioli è conservata dal Dipartimento di fisica dell'Università degli studi di Roma La Sapienza.

Relazioni

Soggetto produttoreScalia, Massimo

Esplora i livelli sottostanti

Serie | 1977-2004CorrispondenzaFondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco
Serie | 1977-2011"Lavori nostri"Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco
Hai domande su questa scheda archivistica? Se hai notato un dettaglio da approfondire, vuoi segnalare un’informazione mancante o inesatta, oppure desideri entrare in contatto con l’ente conservatore per saperne di più, inviaci la tua segnalazione. Ogni contributo aiuta a migliorare la qualità delle informazioni e a valorizzare il patrimonio archivistico.