Scalia, Massimo
docente universitario | Roma 27/05/1942 - 27/05/1942
Metadati
- Tipologia
- Persona
- Intestazione di autorità
- Intestazione:
- Scalia, Massimo
- Data:
- 1942-
- Tipo:
- anagrafica
- Date di esistenza
- Luogo di nascita:
- Roma
- Data di nascita:
- 27/05/1942
- Data di morte:
- 27/05/1942
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- docente universitario
- Nazionalità
- italiana
- Biografia / Storia
- Massimo Scalia è nato a Roma il 27 maggio 1942. Si è laureato in Fisica nel 1969 presso l'Università "La Sapienza" di Roma con una tesi di Fisica teorica; nella stessa università, è attualmente docente di Fisica matematica presso la Facoltà di Scienze matematiche, fisice e naturali.
Dalla metà degli anni '70 si è orientato verso la ricerca sulla stabilità e sull'analisi qualitativa dei sistemi dinamici, dalla teoria della stabilità, alle teorie del caos deterministico; in quegli anni inizia anche lo studio delle questioni energetiche e del rapporto con l'ambiente: impatto ambientale dei diversi tipi di produzione energetica (in particolare del ciclo del combustibile nucleare), innovazione tecnologica, bilanci energetici su scala paese e su scala mondo, aspetti economici connessi.
Con Mattioli è stato promotore del Comitato per il controllo delle scelte energetiche e tra i fondatori di Legambiente (allora Lega per l'ambiente), che hanno svolto un ruolo di primo piano non solo nella mobilitazione contro l'opzione nucleare fino all'indizione del referendum del 1987, ma anche nella formulazione di ipotesi di sviluppo e di piani energetici.
In campo scientifico, dalla metà degli anni Ottanta, si è interessato anche delle interazioni tra campi elettromagnetici e sistemi biologici (bioelettromagnetismo). In campo politico è stato primo firmatario con Alex Langer dell'appello (autunno 1984) che portò alla presenza su base nazionale di liste Verdi alle elezioni regionali e amministrative del 1985. Eletto consigliere comunale a Roma nel 1985, guidò in quella sede la battaglia per la salvaguardia delle vaste aree di pregio storico-ambientale minacciate dai piani urbanistici.
Insieme a Mattioli è stato direttore editoriale, dal 1981 al 1993, del periodico «Quale Energia?», la rivista sull'energia del movimento ambientalista italiano; subito dopo l'incidente di Chernobyl (1986) è, sempre con Mattioli, redattore di volumetti divulgativi sul nucleare e sull'energia, richiesti dai periodici «L'Espresso» e «Airone» e pubblicati in ampia tiratura.
Nel 1987 viene chiamato dal Governo a far parte della Commissione Energia/Economia presieduta da Paolo Baffi, per la preparazione della Conferenza nazionale sull'energia (1987); viene inoltre invitato a far parte di varie commissioni scientifiche, attivate da enti locali e territoriali per la valutazione dell'impatto ambientale di impianti di produzione industriale e di energia.
Deputato dal 1987 al 2001 (anno in cui ha ripreso servizio presso l'Università "La Sapienza"), è stato Presidente del Gruppo parlamentare dei Verdi e Presidente del Consiglio federale dei Verdi. Co-presentatore delle più importanti legge ambientali (bando dell'amianto, istituzione dei parchi nazionali, bando dei CFC, inquinamento elettromagnetico, delitti contro l'ambiente ecc.) è stato primo firmatario della mozione (12 giugno 1990) che impegnava alla chiusura e messa in sicurezza di tutti gli impianti nucleari; è uno dei "padri" delle leggi 9/91 e 10/91 sulla promozione delle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico.
Ha coordinato nel 2000, per il Ministro pro-tempore delle politiche comunitarie, un gruppo tecnico-scientifico, con la partecipazione di Carlo Rubbia, per definire gli obiettivi della produzione elettrica da fonti rinnovabili. Nella XII e XIII legislatura è stato Presidente della Commissione di inchiesta sui rifiuti, redigendo come relatore il primo documento parlamentare che affrontava la questione delle scorie nucleari. Le linee generali del documento, approvato all'unanimità nell'aprile 1999, venivano condivise dal Governo di allora con vari atti conseguenti. Quella strategia, gravemente disattesa nella successiva legislatura (2001-2006) con il ricorso a istituti emergenziali (Decreto "Scanzano" e istituzione di un Commissario di Governo) rivelatisi fallimentari, è stata riproposta in seguito nelle sue linee essenziali.
Nel 2003-2004 ha fatto parte con Mattioli del gruppo di ricercatori che ha messo a punto il "Progetto Arese" per una mobilità sostenibile, commissionato all'Enea dalla Regione Lombardia, curando in particolare l'analisi energetica e dei costi per i diversi modi di produzione da fonti rinnovabili dell'idrogeno. Nel luglio 2004 è stato nominato componente della Commissione tecnico-scientifica per l'emergenza sulla sicurezza nucleare.
È membro dell'Ufficio di presidenza del Comitato scientifico di Legambiente, di cui è stato presidente (2001-2005). Dal febbraio 2005 è copresidente del Comitato scientifico italiano del Decennio per l'educazione allo sviluppo sostenibile (DESS), promulgato dalle Nazioni Unite per il decennio 2005-2014 e affidato alle Commissioni nazionali dell'Unesco.
Nel marzo 2007 è stato nominato presidente del Comitato tecnico-scientifico per il Piano energetico regionale (PER) del Lazio; ha presieduto a novembre 2007 la Conferenza regionale dell'Energia, che ha aperto la fase conclusiva della preparazione del Piano.
In ambito accademico è titolare di un programma di ricerca sulla teoria dei sistemi dinamici e sulle applicazioni alla Meccanica, alla Fisica e alla Biologia, ed è responsabile di un accordo bilaterale di collaborazione scientifica con il Politecnico dell'Università di Kiev - KPI.
- Codice identificativo dell'istituzione responsabile
- ITA FLLB