Alessandro Rossi ha frequentato la facoltà di Scienze politiche e sociali presso l'Università "La Sapienza" di Roma dove ha conseguito la laurea nel 1999. Si è iscritto alla Federazione romana dei Verdi nel 1994; membro fondatore dei Giovani Verdi e delegato di questa organizzazione, ha partecipato ai congressi nazionali a partire dal 1996, attraversando la fase di trasformazione del Movimento dei Verdi dalla iniziale federazione di associazioni locali all'attuale organizzazione nazionale; è stato responsabile delle Relazioni internazionali dei Giovani Verdi dal 1996 al 1999.
L'attività politica di Rossi si è esplicata, oltre che nelle diverse campagne promosse dai Verdi (obiezioni di coscienza, energia nucleare, quesiti referendari, ecc.), nell'ambito della politica nazionale ed estera condotta dal Movimento dei Verdi. Rossi ha preso parte, fin dal 1994, alle campagne elettorali amministrative, nazionali e universitarie, sia attraverso le organizzazioni giovanili come i Giovani progressisti (nel 1994), sia attraverso il Movimento dei Verdi, per il quale sarà eletto consigliere all'Assemblea regionale del Lazio (2000).
Assai rilevante è anche il contributo all'attività politica in campo internazionale. In questo ambito si inquadrano il lavoro di coordinamento e le iniziative comuni con gli altri movimenti ecologisti europei, come il Controvertice Fao contro la fame di Roma e la marcia di protesta ecologista di Amsterdam del 1997, oltre alle campagne contro gli esperimenti nucleari francesi, lo sfruttamento petrolifero del Delta del Niger, la repressione dei Kurdi e le conseguenze delle guerre nei Balcani.
A partire dal 1996 Rossi svolge la propria attività presso la sede della Commissione europea di Bruxelles, come addetto alle relazioni internazionali della Federazione dei Giovani Verdi europei (Fyeg), funzione che dal 2004 Rossi ricopre presso l'ufficio di Bruxelles della organizzazione Nonviolent Peaceforce.

Il fondo comprende documentazione dei Verdi italiani (in particolare di Roma e del Lazio) e di altri movimenti ecologisti europei, soprattutto francesi. Di particolare rilievo sono le carte relative all'organizzazione e allo svolgimento di eventi e congressi della Federazione e relative all'attività politica dei principali esponenti dei Verdi dal 1994.
Il fondo è composto sostanzialmente da bollettini, comunicati interni, circolari, corrispondenza, relazioni della Federazione nazionale dei Verdi e dei comitati di Roma e del Lazio. Numerosi i documenti di propaganda elettorale per le elezioni politiche e amministrative dagli anni 1991-2001 e i documenti relativi alle iniziative dei Verdi in collaborazione con gli altri partiti ecologisti europei.
Nel fondo è compresa anche una raccolta di ritagli di giornale e numeri sparsi di riviste ecologiste.
Il fondo è utile soprattutto a chi voglia studiare l'evoluzione politica del movimento ecologista italiano a partire dalla seconda metà degli anni Novanta.

Il Fondo si presentava, al momento del versamento, sostanzialmente disordinato e solo sommariamente strutturato in ordine cronologico. Le carte erano infatti parzialmente raccolte in cartelle recanti una datazione e un'indicazione tematica (entrambe molto spesso disattese dal contenuto). A questo materiale si aggiungeva poi una grande quantità di pubblicazioni, sia di carattere propagandistico che periodico.
Nel lavoro di riordinamento, eseguito nel 2009 da Paolo Formiconi (come tirocinio su incarico della Soprintendenza archivistica per il Lazio), la documentazione è stato ordinata in quattro serie che riflettono le partizioni principali delle carte: attività politica dei Verdi, politica estera, materiale elettorale e una miscellanea.
Per la costituzione dei fascicoli, si è rispettata l'organizzazione cronologica data dal soggetto produttore per le serie 1-Attività dei Verdi, serie 3-Elezioni, serie 4-Miscellanea; nella serie 2-Politica estera le unità archivistiche sono strutturate in base all'ente produttore di documentazione o ai temi delle varie campagne intraprese dai Verdi in Europa e nei paesi extracomunitari.