Fondo
Metadati
- Tipologia
- Fondo
- Data
- Data:
- 1934 - 1978
- Consistenza
- Consistenza (testo libero):
- in circa 40 metri lineari
- Tipologia:
- fascicolo/i
- Quantità:
- 731
- Storia istituzionale/Biografia
- Lelio Basso nacque a Varazze (SV), il 25 dicembre 1903 da una famiglia della borghesia liberale. Frequentò il liceo Berchet a Milano, dove la famiglia si era trasferita nel 1916. Nel 1921 si iscrisse alla facoltà di legge dell'Università di Pavia e al Partito socialista italiano. Studioso di dottrina marxista, fu vicino a Piero Gobetti durante l'esperienza di «Rivoluzione liberale»; oltre a questa rivista collaborò, negli anni giovanili, con «Critica sociale», «Il Caffè», «Avanti!», «Coscientia», «Quarto Stato» e «Pietre», rivista da lui diretta nel 1928, prima a Genova, poi a Milano. Nel 1925 si laureò in giurisprudenza con una tesi sulla concezione della libertà in Marx. Il 13 aprile 1928 venne arrestato a Milano e inviato al confino a Ponza, dove studiò per la futura laurea in filosofia. Tornato a Milano nel 1931, mentre esercitava la professione forense, si laureò con una tesi su Rudolf Otto. Nel 1934 riprese l'attività clandestina, dirigendo il Centro interno socialista, con Rodolfo Morandi, Lucio Luzzatto, Eugenio Colorni; attività interrotta per l'internamento nel campo di concentramento di Colfiorito (PG) dal 1939 al 1940 e poi ripresa.
Dopo una lunga preparazione, il 10 gennaio 1943 partecipò alla costituzione del Movimento di unità proletaria (Mup), il cui gruppo dirigente era formato da Basso, Lucio Luzzatto, Roberto Verrati, Umberto Recalcati; movimento che dopo il 25 luglio si fonderà con il Psi nel Psiup, della cui direzione Basso entrò a far parte. Nel 1945 fondò il giornale clandestino «Bandiera rossa» e fino alla Liberazione partecipò attivamente alla Resistenza, fondando con Sandro Pertini e Rodolfo Morandi l'esecutivo clandestino Alta Italia del Psiup, di cui assunse la responsabilità organizzativa. Dopo la liberazione fu eletto vicesegretario del Psiup e nel 1946 deputato all'Assemblea costituente; fece parte della Commissione dei 75 per la redazione della Costituzione, contribuendo in particolare alla formulazione degli artt. 3 e 49. Deputato in tutte le legislature dal 1946 fino al 1968; fu poi eletto senatore nel 1972 e nel 1976. Nello stesso 1946 fondò la rivista «Quarto Stato», che verrà pubblicata fino al 1950. All'atto della scissione saragattiana (1947), Basso assunse la segreteria del Psi, carica che conservò fino al congresso di Genova del giugno-luglio 1948. Nel 1951, in opposizione con la linea staliniana del partito, non venne rieletto nella Direzione; nel Congresso di Milano del 1953 non entrò nel Comitato centrale, dove fu riammesso nel 1955, mentre nel 1957, al Congresso di Venezia, rientrò nella Direzione e nella Segreteria. L'anno successivo diede vita a «Problemi del socialismo». Esponente della corrente di sinistra del Psi dal 1959, nel dicembre 1963 pronunciò alla Camera dei deputati la dichiarazione di rifiuto, da parte dei 25 deputati dalla minoranza del gruppo parlamentare socialista, di votare a favore del governo di centro-sinistra, annunciando la scissione da cui sarebbe sorto il Psiup, nel gennaio 1964. Membro della Direzione del nuovo partito, ne fu presidente dal 1965 al 1968, fino all'entrata delle truppe del Patto di Varsavia in Cecoslovacchia. Fondatore e collaboratore di riviste internazionali (fu direttore di «Revue internationale du socialisme»/«International socialist journal» - la documentazione della rivista è conservata nel fondo omonimo in Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco - ), penalista di fama europea, fu membro del Tribunale internazionale presieduto da Bertrand Russell, creato per giudicare i crimini americani nel Vietnam. Nel 1973 promosse la costituzione di un secondo Tribunale Russell (documentazione relativa all'attività di Lelio Basso come membro del Tribunale Russell I e II nel Fondo Tribunale Russell in Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco), sulle repressioni in America latina e lavorò per la preparazione del Tribunale permanente dei popoli (costituito nel 1979, dopo la sua morte). Nello stesso 1973 diede vita a Roma alla Fondazione Lelio e Lisli Basso; nel 1976 alla Fondazione internazionale e alla Lega internazionale per i diritti e la liberazione dei popoli.
Morì a Roma il 16 dicembre 1978.
- Storia archivistica
- Molta documentazione relativa alla vita politica di Basso, oltre alla maggior parte degli scritti giovanili, è andata dispersa, sia a causa del trasferimento del fondo, con la relativa biblioteca, da Milano a Roma avvenuto nel 1968, sia perché non sono state trovate le carte da lui prodotte quale dirigente del Psi.
Il fondo contiene anche documentazione proveniente dagli archivi del Psi - Direzione, del Psiup; dai fondi conservati nella Fondazione Lelio e Lisli Basso "Domenico Fioritto", "Filo rosso del movimento operaio".
Il fondo è stato dichiarato di notevole interesse storico, notifica art. 36 DPR 30/09/1963 n. 1409, dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio con provvedimento 28 lug. 1975.
- Modalità di acquisizione
- Il fondo è stato depositato dallo stesso Basso presso la Fondazione al momento della sua costituzione, nel 1973.
- Contenuto
- Solo alcuni scritti sono rimasti degli anni giovanili; non molte sono le carte che riguardano la Resistenza e la clandestinità (pubblicate in L'archivio Basso e l'organizzazione del Partito (1943-45), a cura di Maria Pia Bigaran, Milano, Franco Angeli, 1988).
L'archivio di Lelio Basso testimonia in primo luogo il suo impegno politico, le sue battaglie fuori e dentro il Partito, e poi le sue idee, espresse in discorsi, relazioni, articoli e opere. Si trovano i discorsi al Comitato centrale, le carte relative ai congressi del Psi prima e del Psiup poi, la corrispondenza di partito. Basso ha conservato la documentazione, composta sostanzialmente di appunti, scritti, abstract, ritagli stampa e fotocopie, relativa alle sua produzione intellettuale, che ne riflette le idee politiche, la vocazione costituente e quella rivoluzionaria.
L'archivio di Lelio Basso, anche se non esaustivo di tutti i percorsi politici e intellettuali della sua vita, rappresenta la personalità, il credo e gli interessi non solo del politico e dello scrittore, ma anche dell'uomo che in prima persona ha combattuto per i diritti e la libertà degli uomini. È presente documentazione, composta da tipologie diverse, relativa alla maggior parte dei temi e argomenti di cui Basso si era occupato: processi politici, la giustizia nazionale e internazionale (carte sul Tribunale Russell), i rapporti tra chiesa e marxismo, ecc.
Il fondo conserva inoltre la testimonianza (corrispondenza, circolari) dei rapporti con altri partiti e movimenti politici, con case editrici e riviste, nonché dell'attività editoriale promossa direttamente.
I documenti sono in lingua italiana, con molta corrispondenza in francese.
- Strumenti di ricerca
- Nel corso del 2000-2001 l'inventario di Elvira Gerardi è stato informatizzato con il software Gea.
Il fondo è inventariato a livello di unità archivistica (fascicolo), ad eccezione delLa serie 25 - Corrispondenza, e degli scritti di Basso presenti nel fondo (pubblicati o inediti) schedati a livello documentale. Tra il 2008 e il 2009, nell'ambito del progetto Archivi on line del Senato della Repubblica, sono stati schedati (da Patrizia Gabrielli) a livello documento i documenti delLa serie 7 - Resistenza.
- Criteri di ordinamento
- Il fondo, ordinato da Elvira Gerardi della Soprintendenza archivistica per il Lazio negli anni Novanta, si trovava già raccolto in cartelle o buste, corrispondenti all'ordinamento, a volte specifico, altre generico, dato dallo stesso Basso (con la collaborazione di Fiorella Ajmone) al proprio archivio, seguendo un criterio cronologico e per aree tematiche, con una sezione a parte per la corrispondenza. Per orientarsi nella documentazione, dopo aver studiato preliminarmente la biografia di Lelio Basso si è proceduto a una prima schedatura delle buste o delle cartelle secondo l'intestazione che vi era apposta, dando una descrizione sommaria del contenuto, fornito di numerazione provvisoria, senza materialmente spostare i documenti.
Alla fine della prima sommaria schedatura si è proceduto alla codificazione, in base alle aree di interesse di Lelio Basso, della documentazione conservata nei singoli contenitori, e nel contempo si è proceduto a un primo report di stampa in ordine cronologico delle schede già informatizzate, per verificare la compatibilità della risultanza dell'archivio con le attività esplicate da Basso in un medesimo periodo. È emerso che nei contenitori si era sedimentata la documentazione più varia, alcune volte non pertinente, relativa a un arco cronologico spesso molto ampio. Si è quindi analizzata la documentazione in un modo più analitico e puntuale, cercando di trovare il documento "principale" all'interno di un raccoglitore, in modo da poter datare il più esattamente possibile la documentazione relativa a uno specifico argomento o a una determinata area d'interesse, separandola dalla documentazione raccolta per motivi di studio o altri motivi, e da quella stratificatasi successivamente sul medesimo argomento. Si è allora impostato uno schema logico di classificazione a posteriori che rendesse conto delle poliedriche attività di Basso (politiche, intellettuali, sia come storico che come professore universitario, professionali, personali, ecc.). Attraverso la rilettura delle schede, è stata costruita una griglia di voci, cui fare riferimento per una schedatura meno sommaria; griglia che si è venuta ampliando nel corso della stessa schedatura. Su questa tavola di argomenti, che impropriamente è stata chiamata titolario, si è infine elaborato l'inventario.
Al termine dell'ordinamento il fondo si presentava costituito da 24 serie, a cui si aggiunge La serie 25 - Corrispondenza. A partire dal 2001 è stata realizzata - da Simona Luciani - l'ordinamento della documentazione personale e della collezione fotografica, video e audio (Serie 26-27).
- Descrittori
- lotta di Liberazione,Resistenza,socialismo,processi politici,giustizia,Chiesa,marxismo,cattolici,Concordato,movimenti,costituzione italiana,diritti dei popoli
- Consultabilità
- Il fondo è liberamente consultabile, salve le limitazioni previste dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all'identità personale.
- Bibliografia
- - Mariuccia Salvati, Il Psiup alta Italia nelle carte dell'archivio Basso (1943-1945), estr. da «Il Movimento di liberazione in Italia», anno XXIV, n. 109, ott.-dic. 1972, fasc. 4;
- La ricostruzione dei partiti democratici 1943-1948, a cura di Carlo Vallauri, vol. 3, Roma, Bulzoni, 1978;
- L'archivio Basso e l'organizzazione del partito (1943-45), a cura di Maria Pia Bigaran, Milano, Franco Angeli, 1988;
- Fiorella Ajmone - Lucia Zannino, Le carte dell'archivio Basso, in Il futuro della memoria. Atti del convegno internazionale di studi sugli archivi di famiglie e di persone. Capri, 9-13 settembre 1991, Roma, Ufficio Centrale per i beni archivistici, 1997.
- Note
- L'inventariazione informatizzata del Fondo Lelio Basso e la schedatura analitica della Serie 25 - Corrispondenza sono state realizzate con un contributo della Regione Lazio.
Il fondo è corredato da un'Appendice con copie di documenti di Lelio Basso, o a lui relativi, provenienti da altri archivi; frutto di una ricerca capillare avviata dall'archivio storico della Fondazione Basso grazie a un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma.
Tutte le schede sono indicizzate tematicamente con il Thesaurus Le parole del Novecento (associata alla scheda la lista dei descrittori utilizzati per il fondo).
Relazioni
Soggetto produttoreBasso, Lelio
Fondo di appartenenzaLelio Basso
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