Gerardo Bruni
Fondo
Metadati
- Tipologia
- Fondo
- Data
- Data:
- 1915 - 1976
- Consistenza
- Consistenza (testo libero):
- fascc. 507
- Storia istituzionale/Biografia
- Gerardo Bruni (Giraldo), nacque a Ocosce di Cascia (Perugia) il 30 giugno 1896.
Chiamato alle armi nel 1915, fu ferito negli ultimi giorni della guerra e decorato con medaglia di bronzo; si laureò in filosofia nel 1922 alla Sapienza di Roma. Bibliotecario alla Biblioteca apostolica vaticana, lavorò all'elaborazione del nuovo schedario basato sulle nuove norme di catalogazione, codificate dalla Library of Congress. Per questo nel 1927 effettuò un viaggio di studio negli Stati uniti su incarico del prefetto della Biblioteca Vaticana, card. Giovani Mercati. Dal 1938 diresse e promosse l'opera religiosa e assistenziale dell'Opera di Santa Rita da Cascia. Nel 1941 costituì il Movimento cristiano sociale, insieme a Anna Maria Enriques Agnoletti, Tea Silvestra Sesini, Lorenzo Lapponi, che ne guidarono la partecipazione alla Resistenza, soprattutto nel Lazio, Toscana, Veneto. Il Movimento, trasformato in Partito, ottenne 50.000 voti alle elezioni del giugno 1946 e Bruni venne eletto nel collegio unico nazionale. Nelle elezioni del 1948, dopo il fallimento del tentativo di dar vita a un movimento cattolico politico con Guido Miglioli, il Pcs aderì al Fronte democratico popolare, ma poi si presentò con liste autonome; il che non permise a Bruni di essere eletto. Dopo aver perso il posto di bibliotecario vaticano a causa della sua militanza politica nel 1946, Bruni si diede all'insegnamento di storia e filosofia nei licei, entrando poi nell'Istituto di studi filosofici dell'Università di Roma. Nel 1955 conseguì la libera docenza in Storia della filosofia medievale e, successivamente, insegnò Storia delle dottrine politiche.
Oppostosi alla formazione del Mucp (di Ada Alessandrini e Federico Rossi), aderì nelle elezioni del 1953 alla lista dell'Unione socialista indipendente, non riuscendo eletto.
Negli ultimi anni apprezzò l'evoluzione del Pci, pur restando critico di fronte al compromesso storico; mantenne rapporti cordiali con il Partito radicale e nel 1974 fu il primo firmatario della richiesta del referendum abrogativo delle legge d'attuazione in Italia del Concordato del 1929.
Morì a Roma il 10 dicembre 1975.
- Storia archivistica
- Il fondo è stato dichiarato di notevole interesse storico, notifica art. 36 DPR 30/9/1963 n. 1409, dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio con provvedimento 02/02/1982, n. 103.162.
- Modalità di acquisizione
- Il fondo stato depositato presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso nel gennaio 1976, su suggerimento di Antonio Parisella, da Lidia Giancola, che lo aveva ricevuto dal titolare per lascito testamentario.
- Contenuto
- Il fondo comprende sia le carte personali di Bruni che quelle relative al Partito cristiano sociale. Le carte personali testimoniano la sua attività di bibliotecario presso la Vaticana, con appunti e scritti di biblioteconomia, l'attività di insegnante nelle scuole secondarie e di docente universitario. Vi sono frammenti di un suo diario, mentre una grande quantità di minute, appunti e scritti editi e inediti ne documentano l'attività scientifica e filosofica, di studioso e di agiografo. Di particolare rilevanza sono gli scritti politici e gli scritti sulla memoria storica del Partito cristiano sociale. A questa sezione si aggiunge la raccolta di corrispondenza personale e le carte relative all'Opera di Santa Rita da Cascia (statuti, riunioni, nomine, ecc.).
Ampia parte del fondo è relativa all'attività politica di Bruni, insieme alle carte del Partito cristiano sociale. Una serie è inerente alla vicenda politica del partito; molto ampia e composta sostanzialmente da carte congressuali, verbali e ordini del giorno di sedute degli organi collegiali, corrispondenza, tessere, regolamenti, statuti, materiale di propaganda. Le carte sono divise tenendo conto della provenienza dell'ufficio o organo direttivo centrale o periferico del partito. Molti documenti riguardano la Sezione romana e la partecipazione di questa all'attività clandestina del 1944. Altre serie sono dedicate alla corrispondenza del partito con le federazioni e sezioni e con altre associazioni politiche e culturali. A queste carte si unisce un'esauriente raccolta della stampa cristiano sociale e sui cristiano sociali, insieme a una notevole quantità di materiale propagandistico e divulgativo (manifesti, opuscoli).
Completa il fondo una raccolta di documenti provenienti da altri archivi, reperiti durante il primo ordinamento.
I documenti sono sostanzialmente in lingua italiana.
- Strumenti di ricerca
- Il fondo è corredato da inventario informatizzato realizzato da Simona Luciani con l'applicativo Gea.
L'inventario è indicizzato tematicamente con il Thesaurus "Le parole del Novecento".
- Criteri di ordinamento
- Il fondo è pervenuto alla Fondazione Basso in buone condizioni, sia per quanto riguarda la conservazione materiale che per la sua integrità; si presentava diviso in serie secondo le tematiche (per le carte personali di Bruni) e per le competenze (per le carte del Pcs). Negli anni Ottanta ha avuto un primo parziale ordinamento da parte di Riccardo Vommaro e Antonio Parisella, consistente soprattutto in una sistemazione cronologica complessiva.
La parte del fondo relativa all'archivio del Partito cristiano sociale, cui si aggiunge la documentazione sedimentata da Bruni nel corso della sua attività nel partito, si è presentata ordinata secondo una divisione dei documenti riguardanti gli uffici centrali e i rapporti con la periferia; suddivisione che è stata conservata, nonostante siano state trovate tracce di un tentativo dello stesso Bruni di riordinare il materiale secondo partizioni cronologiche.
Tra il 2005 e il 2006 è stato condotto da Simona Luciani un ordinamento definitivo delle carte, riprendendo e completando quello degli anni Ottanta. In particolare, mentre - come si è detto - le carte del Pcs si presentavano già sostanzialmente ordinate, si è dedicata particolare attenzione alla sistemazione delLa serie "Scritti" (la più cospicua del fondo, 26 buste). Sono state recuperate le unità archivistiche originali per quanto possibile; in linea di massima si è preferito non spostare la documentazione, se non si era certi che un dato ordine delle carte fosse frutto del parziale ordinamento degli anni Ottanta o di un disordine casuale, piuttosto che di un'impostazione data da Bruni. In tali casi si è ovviato attraverso rimandi e note nella descrizione archivistica.
Alla fine dell'ordinamento il fondo si presenta organizzato in otto serie:
1. Carte personali; 2. Scritti; 3. Attività politica e Pcs; 4. Federazioni e sezioni del Pcs; 5. Corrispondenza con persone; 6. Rapporti con enti; 7. Stampa; 8. L'opera e l'Ordine di Santa Rita da Cascia; Appendice. Documenti provenienti da altri archivi.
- Descrittori
- biblioteconomia,docenti,insegnanti,filosofia,partiti,Resistenza,movimenti cristiano sociali
- Consultabilità
- Il fondo è liberamente consultabile, salve le limitazioni previste dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all'identità personale.
- Fonti collegate
- Le carte relative agli studi teologici di Bruni sono state depositate presso la Biblioteca apostolica vaticana.
Un fascicolo con documenti e pubblicazioni del Mcs è in Istituto storico della Resistenza in Toscana, Miscellanea di piccoli fondi privati, b. 4, fasc. 7.
- Bibliografia
- - Giuseppe Sircana, Partito cristiano-sociale, in La ricostituzione dei partiti democratici (1943-48), a cura di Carlo Vallauri, vol. III, Roma, Bulzoni, 1978;
- Fabio Del Giudice, Per la storia dei cristiano-sociali. Note sull'Archivio Gerardo Bruni, in Gerardo Bruni e i cristiano-sociali, a cura di Antonio Parisella, Roma, Edizioni Lavoro, 1984;
- Lucia Zannino, Fonti per una storia dei partiti e dei movimenti nell'archivio della Fondazione Lelio e Lisli Basso-Issoco, in Gli archivi dei partiti politici. Atti dei seminari di Roma, 30 giugno 1994, e di Perugia, 25-26 ottobre 1994, [Roma], Ministero per i beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, 1996, pp. 209-216;
- Irsifar, Anpi, Documenti nella Resistenza a Roma e nel Lazio, Roma, Biblink, 2001, p. 37.
- Note
- L'ordinamento del 2005-2006 e l'inventariazione informatizzata del fondo sono state realizzate grazie a un contributo della Fondazione Cariplo.
Il fondo è descritto a livello di unità archivistica e sottofascicolo; è stata realizzata una schedatura a livello documentale solo per scritti e interventi di Bruni editi o inediti (questi ultimi solo quando fossero completi).
Tra il 2008 e il 2009, nell'ambito del progetto Archivi on line del Senato della Repubblica, sono stati schedati a livello documento (da Patrizia Gabrielli) i documenti relativi all'attività di Bruni nell'Assemblea costituente (Serie 3, s.serie 2).
Sulle cartelle non originali sono presenti delle segnature: in alto a destra dell'ordinamento degli anni Ottanta, in basso a destra dell'ordinamento del 2005.
Insieme al fondo archivistico, Bruni ha donato una collezione di volumi, che sono stati inseriti nel patrimonio della Biblioteca Basso; in Archivio si tiene traccia degli stessi volumi con delle schedine cartacee ordinate alfabeticamente per autore.
Relazioni
Soggetto produttoreBruni, Gerardo
Fondo di appartenenzaGerardo Bruni
Esplora i livelli sottostanti
Hai domande su questa scheda archivistica? Se hai notato un dettaglio da approfondire, vuoi segnalare un’informazione mancante o inesatta, oppure desideri entrare in contatto con l’ente conservatore per saperne di più, inviaci la tua segnalazione. Ogni contributo aiuta a migliorare la qualità delle informazioni e a valorizzare il patrimonio archivistico.