Domenico Jervolino
Fondo
Metadati
- Tipologia
- Fondo
- Data
- Data:
- [anni '60-anni 2000]
- Consistenza
- Tipologia:
- busta/e
- Quantità:
- 42
- Storia istituzionale/Biografia
- Domenico Jervolino è nato a Sorrento il 10 novembre 1946; docente di Filosofia del linguaggio presso l'Università di Napoli "Federico II" e allievo di Pietro Piovani, fu particolarmente impegnato sul fronte politico: già dirigente delle ACLI e della CISL-Università, negli anni Settanta fu tra i fondatori con Livio Labor, Giovanni Russo Spena ed altri del MPL (Movimento Politico dei Lavoratori), un partito nato all’interno delle ACLI e che voleva rappresentare il dissenso cattolico nei confronti della DC. Dopo le elezioni del 1972, la maggior parte degli aderenti del MPL confluì nel Partito Socialista, mentre Domenico Jervolino, Giovanni Russo Spena e il resto della minoranza fondarono Alternativa socialista (che si poneva il compito di far convergere la tradizione politica del movimento operaio con il dissenso cattolico). Questa a sua volta confluì nel Nuovo PSIUP di Vittorio Foa per fondare sempre nel 1972 il PDUP (Partito di Unità Proletaria). Quest’ultimo poi nel 1974 si unì con il gruppo del Manifesto per costituire il PDUP per il Comunismo.
Inoltre fu tra i promotori del Movimento dei Cristiani per il Socialismo, esponente del dissenso cattolico. Nel 1977 il PDUP per il Comunismo si divise e Jervolino con altri aderì nel 1978 al costituente partito di Democrazia Proletaria (che dal 1975 era un cartello elettorale di organizzazioni della Nuova Sinistra). La militanza in Democrazia Proletaria (di cui è stato a lungo responsabile nazionale cultura e scuola), caratterizzata dalla sua elezione a consigliere regionale in Campania dal 1979 al 1987, durò sino al 1991, anno in cui Democrazia Proletaria (dopo aver subito la scissione dei Verdi Arcobaleno) confluì in Rifondazione comunista, dove Jervolino divenne assessore all’Educazione del Comune di Napoli (marzo 2000 - marzo 2001) e responsabile nazionale per l’università e ricerca.
È stato direttore della rivista «Alternative» fino al 2006; dal 2007 vicedirettore di «Alternative per il socialismo»; ha collaborato con diverse riviste specialistiche di filosofia («Filosofia e Teologia», «Studium»).
È autore, nel campo degli studi filosofici di diverse monografie, tra cui:
• Il cogito e l'ermeneutica. La questione del soggetto in Ricoeur, Procaccini, Napoli 1984, poi Marietti, Genova 1993 (tradotto in inglese presso Kluwer, Dordrecht-Boston-London 1990);
• Pierre Thévenaz e la filosofia senza assoluto, Athena, Napoli 1984, poi Studium, Roma 2003;
• Logica del concreto ed ermeneutica della vita morale, Newman, Blondel, Piovani, Morano, Napoli 1994;
• Ricoeur. L'amore difficile, Studium, Roma 1995;
• Le parole della prassi. Saggi di ermeneutica, Città del sole, Napoli 1996;
• Ricoeur. Une herméneutique de la condition humaine, Ellipses, Paris 2002; ed. it. Introduzione a Ricoeur, Morcelliana, Brescia 2003;
• Ricoeur. Herméneutique et traduction, Ellipses, Paris 2007;
• Per una filosofia della traduzione, Morcelliana, Brescia 2008.
È scomparso a Roma il 27 febbraio 2018.
[note biografiche redatte da Andrea Mulas]
- Storia archivistica
- L’Archivio è stato consegnato dagli eredi in 19 scatole di vario formato, la documentazione era raccolta all'interno delle scatole in buste di plastica e priva di qualsiasi ordinamento ed aggregazione logica. Al termine dell'intervento di estrazione, scarto e riordinamento fisico e logico il fondo è stato ordinato per serie e condizionato in buste.
Per il fondo è in corso il procedimento per la dichiarazione di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio con provvedimento 30 ottobre 2007, ai sensi degli artt. 13 e 14 del decreto legislativo 22 gen. 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), avvio prot. 2956 del 19/09/2023.
- Modalità di acquisizione
- Il Fondo è stato donato alla Fondazione Basso dalla moglie Mara Gasbarrone, con intermediazione di Antonio Parisella, nel novembre 2022.
- Contenuto
- Il fondo comprende le carte prodotte e raccolte da Jervolino nell'ambito della sua attività, sono attestate le sue attività politiche, accademiche e istituzionali.
La documentazione è costituita da corrispondenza, appunti e scritti, materiali di studio, produzione scientifica, periodici e saggi.
Il nucleo complessivo documenta puntualmente l'agire di Domenico Jervolino, sia dal punto di vista politico e istituzionale che accademico e in parte la vita privata; come spesso accade negli archivi privati molti interlocutori sono colleghi e anche amici, questo giustifica il tono talvolta confidenziale in comunicazioni formali.
La mole di documentazione consegnata, che è stata oggetto di scarto concordato e necessario, attesta i passaggi di studio, prima fra tutti John Henry Newman e Paul Ricoeur, e quelli politici, dai movimenti studenteschi a Rifondazione comunista.
La visione complessiva delle carte, l'attività istituzionale sempre attenta ad istruzione e formazione primaria o il dialogo permanente con l'Istituto italiano per gli studi filosofici, delinea la figura molto novecentesca di intellettuale e politico, nella declinazione della sinistra in dialogo permanente col cattolicesimo.
- Criteri di ordinamento
- L'intervento di scarto, mappatura, condizionamento provvisorio è stato realizzato tra luglio e novembre 2023 da Erika Vettone, grazie al contributo della Direzione Generale Archivi, per un progetto relativo al "Bando pubblico per la concessione di contributi a progetti riguardanti interventi da effettuarsi su archivi dei movimenti politici e degli organismi di rappresentanza dei lavoratori o di loro esponenti" (anno 2023); RUP: Sonja Moceri (Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio).Lo studio della documentazione è stato preceduto da quello del soggetto produttore a partire dalla sua attività politica e dalla carriera universitaria.
La condizione in cui si trovavano le carte, totale assenza di aggregazioni documentarie e /o di vincolo logico o cronologico all’interno delle scatole, ha reso necessario, dopo l'apertura di statole e buste, lo “sfogliamento” di ogni documento o parte di esso, spesso un documento in più carte era scompaginato e collocato in contenitori diversi.
Separate le macroattività e il materiale da scartare è stato possibile raffinare la conoscenza delle carte effettuando:
- definizione della struttura complessiva,
- ricostituzione ove possibile di fascicoli o pratiche,
- ricostruzione ove possibile di documenti in più carte,
- separazione di dei materiali da scartare.
La documentazione così separata è stata visionata per una terza volta prima di essere inserita nelle cartelle definitive, in questa fase sono state individuate ulteriori copie e sono stati ricongiunti documenti inerenti una pratica o affare.
Per quanto possibile sono state create delle aggregazioni logiche all’interno delle serie, sono state individuate delle sottopartizioni suscettibili di diventare unità archivistiche o sottoserie.
L'archivio risulta pertanto organizzato in serie cronologiche in cui le attività sono poste in successione, coerentemente al crescere e divenire del soggetto produttore.
- Criteri di descrizione
- Elenco di consistenza in cui sono individuate le serie in ordine cronologico, serie che rispecchiano l’iter di produzione e l’attività del soggetto produttore.
- Consultabilità
- Il fondo è liberamente consultabile, salve le limitazioni previste dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all'identità personale.
Relazioni
Soggetto produttoreJervolino, Domenico
Fondo di appartenenzaDomenico Jervolino
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