Documentazione proveniente dalle carte di Maria Grois-Negrelli, figlia di Luigi, concernente il ruolo del padre nella progettazione e realizzazione del Canale di Suez, con particolare riguardo al processo da lei intentato al fine che gli venissero ufficialmente riconosciuti i «diritti di fondatore» del canale. Nel corso del procedimento, Grois-Negrelli intessé rapporti con esperti, funzionari e istituzioni, tra i quali si segnalano: il direttore della «Neue Freie Presse» (1908-1920) Moritz Benedikt, il ministro degli esteri egiziano Boutros Pascià, la baronessa Editha von Münchhausen, il professore di ingegneria dei trasporti presso l’Università di Praga Alfred Birk, lo stesso cav. Vicenzi, funzionario presso la Legazione d'Italia a Vienna, il cui nome ricorre più volte sulle camicie dei fascicoli (presumibilmente, coadiuvò Sammarco nella raccolta dei documenti austriaci).
Si conservano, inoltre, gli atti processuali e le «memorie giudiziarie» della sig.ra Negrelli, indirizzate al presidente e ai consiglieri della Camera di giudizio della Corte d’appello di Parigi; la corrispondenza intrattenuta tra il 1856 e il 1858 da Pasquale Revoltella con Jules Barthélemy-Saint-Hilaire e Ferdinand de Lesseps; un Dossier «sulla sentenza arbitrale» intestato a Louis Thouvenel, «figlio – è riportato in calce al fascicolo – del ministro degli esteri di Napoleone III»; un Diario di Luigi Negrelli sul suo viaggio in Egitto del 1848, con illustrazioni a mano e un biglietto di Edoardo Bordignon da Padova che lo tradusse in italiano per il prof. Sammarco (biglietto datato 13 giugno 1939).
In una busta «Kodak» (Foto-Rotenturm, Inh. Fritz Buckrucker, Wien) sono conservate due fotografie: una, in b/n, ritrae quattro uomini in posa (uno di loro dovrebbe essere Luigi Negrelli) ed è datata 21 giugno 1854; un’altra, corredata da negativo, ritrae lo stemma dei Negrelli come illustrato nei libri di Antonio Bonacina.
Si segnalano, infine, la copia dattiloscritta di una Lettera aperta di Giuseppe Fontana a destinatari plurimi, tra cui anche Maria Grois-Negrelli (Vicenza, novembre 1935) e una analoga Personale raccomandata inviata da Fontana a Benito Mussolini (Vicenza, 30 dicembre 1935): in entrambi i casi, il mittente sottolinea con enfasi patriottica l’opera di Negrelli, facendo riferimento all’articolo di G.P., Luigi Negrelli onorato in Patria, in «Il Gazzettino di Venezia», 11 settembre 1930.