Lazio'900
Angelo Sammarco
Fondo

Metadati

Tipologia
Fondo
Data
Data:
1929 - 1940
Storia istituzionale/Biografia
Angelo Sammarco nacque ad Acerra il 14 ottobre 1883.
Avvicinatosi in giovane età alle teorie di Benedetto Croce, nei suoi primi lavori approfondì il rapporto tra storiografia e scienze naturali, soffermandosi in più occasioni sul contributo offerto dalle discipline geografiche agli studi storici. Collaborò con la «Rassegna critica della letteratura italiana», per la quale ricostruì il contributo della Società storica della Valdelsa nel campo degli studi boccacceschi, quindi si occupò del Risorgimento in Abruzzo, approfondendo gli studi sulla figura del letterato e filologo Niccola Castagna (1823-1905).
Fervente sostenitore delle politiche coloniali del Regno e delle mire espansionistiche italiane in territorio africano, nel 1922 accettò la cattedra di storia presso il Liceo italiano del Cairo. Le sue prime ricerche in Egitto riguardarono la biografia del padovano Giovanni Battista Belzoni (1778-1823), pioniere dell’egittologia moderna, e quella del geologo Gian Battista Brocchi (1772-1826), anch’egli veneto di Bassano del Grappa, il quale aveva dedicato gli ultimi anni della sua vita allo studio delle caratteristiche morfologiche dei territori in Egitto, Sudan e Siria.
Collaboratore di «Numero», periodico futurista fondato da Nelson Morpurgo (1899-1978), in occasione dei cento anni dall’inaugurazione della Scuola di medicina del Cairo, presentò – insieme con Ernesto Verrucci (1874-1947), architetto del re Fu’ād I d’Egitto – uno studio sul contributo italiano in campo medico e scientifico durante il regno del wālī Mohammed ‘Alī, in carica dal 1805 al 1848.
Il sodalizio con re Fu’ād si rivelò fondamentale per la prosecuzione delle ricerche di Sammarco, chiamato a sostituire il bibliotecario reale Eugenio Griffini (immaturamente scomparso nel 1925), a proseguirne l'opera di reperimento dei documenti egiziani conservati presso gli archivi europei e a coordinarne la pubblicazione.
Negli anni successivi gli studi di Sammarco si concentrarono sulla storia dell'Egitto durante i regni di ‘Abbās, Sa’īd e del khedivè Ismā’īl tra il 1848 e il 1879, ricerche poi confluite nel quarto volume del Précis d’histoire d’Égypte (1935), da lui curato: l’opera conteneva una prima ricostruzione delle vicende che avevano accompagnato i lavori del Canale di Suez, con particolare risalto per la figura dell’ingegnere Luigi Negrelli (1799-1858), ideatore del primo progetto di taglio dell’istmo.
Nel 1937 portò a compimento una ricerca di carattere generale – già vincitrice di un apposito concorso bandito dal Fascio di Alessandria nel 1929 – riguardante l’attività degli italiani in Egitto dall’Ottocento all’avvento del fascismo. Negli stessi anni, su incarico di re Fu’ād, aveva avviato la stesura di una Histoire de l’Égypte moderne depuis Mohammed Ali jusqu’à l’occupation britannique (1801-1882).
Rientrato in Italia, proseguì i suoi studi sulla figura di Luigi Negrelli e sulla storia del Canale di Suez. Il 10 giugno 1939 tenne una conferenza sul tema all’interno della tradizionale Fiera triveneta di Padova, nel padiglione allestito dall’Istituto fascista dell’Africa italiana (Ifai), alla presenza delle autorità locali e nazionali del regime. La ricostruzione degli eventi che avevano consolidato il monopolio anglo-francese negli scambi commerciali tra Mediterraneo e Mar Rosso rivelava una sostanziale adesione dello studioso campano alla propaganda del regime: una posizione, quella di difesa dell'operato italiano in Africa, che egli avrebbe continuato a difendere anche al termine del secondo conflitto mondiale.
Colto dalla malattia mentre era in procinto di tornare in Egitto, morì a Torre del Greco il 12 settembre 1948.
Storia archivistica
Al momento di intraprendere l’intervento archivistico, la Raccolta Sammarco – questa denominazione compare saltuariamente sotto forma di timbro in calce ad alcuni documenti – risultava conservata in cinquanta pacchi, condizionati con carta da imballaggio e spago. Gli incartamenti recavano indicazioni sulla pertinenza cronologica dei documenti contenuti, ma non è ben chiaro se si trattasse di una struttura impressa dallo stesso Sammarco o se sia da attribuire a interventi successivi. Quest’ultima ipotesi sembra essere suffragata anche dal rinvenimento, tra i cinquanta pacchi, di sparuti documenti afferenti all’Istituto per l’Oriente Carlo Alfonso Nallino – IPOCAN e di due nuclei aggregati, riconducibili l’uno a Enrico De Gubernatis (Torino, 8 settembre 1836 – Susa, 21 aprile 1914), diplomatico di carriera e studioso dell’Epiro, fratello dell’orientalista Angelo De Gubernatis, e il secondo al tenente colonnello dell’esercito italiano Cesare Cesari (Modena, 28 marzo 1870 – Roma, 1° settembre 1954), dal 1937 a capo dell’Ufficio storico del Ministero dell’Africa italiana, cui si deve un’ampia produzione pubblicistica in ambito storico e coloniale. Tuttavia, l’unico intervento successivo all’acquisizione di cui si ha testimonianza è quello effettuato intorno al 2015 dallo studioso Anthony Santilli, il quale ha consultato una piccola porzione dei documenti, da lui trasferiti in fascicoli di nuova creazione.
Le carte si presentavano complessivamente in buono stato, ad eccezione di pochi nuclei logorati da muffe e dall’azione di altri agenti atmosferici.
Già da un primo esame della documentazione è emersa la presenza quasi totalizzante di trascrizioni dattiloscritte di documenti d’archivio, frutto delle ricerche operate da Sammarco in istituti di conservazione diversi tra Europa ed Egitto. Nel corso del lavoro sono emerse anche fonti non archivistiche, di consistenza assai minore rispetto alle trascrizioni.
Dopo una prima ricognizione delle carte e la sostituzione delle cartelle più usurate, sono state individuate quattro sezioni:
  1. un nucleo di appunti e documentazione di lavoro, molto ridotto, comprensivo di pochissime lettere indirizzate a Sammarco e degli elenchi dei documenti d’archivio da lui consultati nel corso delle ricerche;
  2. un gruppo preminente di trascrizioni di documenti – per lo più in forma dattiloscritta – con datazione compresa tra il 1757 e il 1939, provenienti in larga parte dall’Archivio di famiglia, di corte e di Stato della corona austriaca conservato presso l’Österreichisches Staatsarchiv di Vienna e, in misura minore, dagli archivi di Stato di Firenze, Napoli, Roma, Torino e Venezia, dall’archivio storico della Società napoletana di storia patria, dall’Archivio reale d’Egitto, dal Technisches Museum di Vienna e dall’archivio privato di Maria Grois-Negrelli, figlia dell’ingegnere tirolese (in seguito acquisito dal Technisches Museum e integrato nel Nachlaß Negrelli dell’istituto viennese). Le trascrizioni in lingua inglese e tedesca sono frequentemente accompagnate dalla rispettiva traduzione in francese o in italiano;
  3. stralci di pubblicazioni, trascrizioni di articoli e trattati, libri in volume, riviste e altri materiali bibliografici, editi tra il 1809 e il 1940;
  4. quattro fascicoli di rassegna stampa sull’Egitto, sul Canale di Suez e sulla figura dell’ingegnere Negrelli, con articoli pubblicati tra il 1932 e il 1939 (ad eccezione di due documenti, editi rispettivamente nel 1911 e nel 1916).
La consistenza finale del fondo è di 125 buste, per circa 15 metri lineari complessivi.
Modalità di acquisizione
Dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica del Lazio nel 1978, l’archivio risiede da molti anni – almeno da allora – nei depositi dell’IPOCAN, ma non è noto se vi sia pervenuto per intercessione dei suoi dirigenti o se sia stato lo stesso soggetto produttore a predisporre la donazione in tempi ancora più lontani.
Contenuto
I documenti restituiscono un quadro esauriente delle ricerche svolte dallo storico campano al suo rientro in Italia, avvenuto nella seconda metà degli anni Trenta (la documentazione raccolta da Sammarco durante il suo lungo soggiorno egiziano è invece depositata al Cairo, presso l’Archivio reale d’Egitto).
Le carte concernono la storia politica, economica e culturale dell’Egitto durante i regni di Mohammed ‘Āli (1805-1849), ‘Abbās Ḥilmī I (1849-1854), Muḥammad Sa’īd Pascià (1854-1863) e Ismā’īl Pascià (1867-1879). Le vicende egiziane si intrecciano con la storia della comunità italiana d’oltremare, oggetto principale delle ricerche di Sammarco, e con la figura dell’ingegnere Luigi Negrelli, ideatore di uno dei primi progetti di taglio dell’istmo di Suez.
Strumenti di ricerca
Il lavoro di ricognizione, ordinamento e di descrizione è stato svolto da Cristina Saggioro e Sebastian Mattei, al quale si devono le introduzioni.
Il lavoro si è svolto nell'ambito un incarico dell'Istituto alla società di servizi archivistici Memoria srl (2022).
Criteri di ordinamento
Nell’ordinamento delle sezioni si è seguito un criterio logico, con Appunti e documentazione di lavoro «in cima», quindi i due blocchi più consistenti – Materiali d’archivio e Materiali bibliografici – e, in chiusura, la Rassegna stampa su Luigi Negrelli e il Canale di Suez.
La sezione concernente le trascrizioni dei documenti d’archivio, più densa e articolata, ha chiaramente richiesto un’attenzione maggiore. Trattandosi di documenti afferenti a ricerche diverse, l’adozione di un criterio di provenienza è parsa essere la scelta più convincente: le serie documentali, così impostate, richiamano gli istituti di conservazione presso i quali Sammarco ha effettuato le proprie ricerche, i cui nomi sono quasi sempre indicati in calce ai singoli documenti o alle camicie che li contengono.
Per le serie più consistenti – Archivio di Stato austriaco, Archivio di Stato di Napoli e Archivio reale d’Egitto – si è provveduto ad un’ulteriore stratificazione in sottoserie, opportunamente descritte: si tratta di gruppi di documenti individuati attraverso le segnature archivistiche e le indicazioni fornite da Sammarco o da chi, su sua delega, ha svolto le ricerche nei diversi archivi.
La numerazione delle serie e delle sottoserie è a corda aperta.
Criteri di descrizione
Il lavoro di descrizione ha interessato tutte le sezioni, le serie e le sottoserie definite nel corso della ricognizione. Per ciascuna sono stati riportati i titoli (quasi sempre attribuiti), gli estremi cronologici e il contenuto, con indicazioni circa l’eventuale presenza di segnature archivistiche e numerazioni originali che potrebbero essere utilizzate in un secondo e più dettagliato intervento di ordinamento e descrizione. Sono stati indicizzati i nomi di enti, luoghi, periodici e persone. Il lavoro è stato svolto utilizzando il software per la descrizione archivistica Archiui nella sua versione personalizzata per la piattaforma Lazio ’900, che riunisce istituti conservatori di archivi con sede nel Lazio, tra i quali l’Istituto per l’Oriente Carlo Alfonso Nallino. La relativa base dati è consultabile sul sito www.lazio900.it.
Bibliografia
Bibliografia degli scritti di Angelo Sammarco:
  • Il moderno concetto scientifico della geografia, Acerra, 1905.
  • Accenni di critica storica nei cronisti dei secoli IX-XII, Santa Maria Capua Vetere, 1907.
  • Dell’imparzialità dello storico, Santa Maria Capua Vetere, 1907.
  • Gli studi boccacceschi pubblicati dalla Società storica della Valdelsa, in «Rassegna critica della letteratura italiana», a. XVIII, n. 7-13, Arezzo, 1914, p. 360.
  • Gli Italiani all’estero: discorso letto il 20 luglio nel teatro G. Leopardi in Sanginesio, prefazione di Paolo Boselli, Montegiorgio, 1914.
  • Lessico della pronunzia dei principali nomi storici e geografici, in collaborazione con il senatore Enrico Cocchia, Torino, 1915.
  • Il moto abruzzese del 1814 e la coscienza nazionale, Teramo, Premiato stabilimento tipografico del Lauro, 1915.
  • Lettere di Niccola Castagna a Cesare Cantù, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», a. XXX, fasc. VIII, 1915, p. 393.
  • Lettere di Niccola Castagna a Cesare Cantù, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», a. XXX, fasc. X, 1915, p. 538.
  • Lettere di Niccola Castagna a Cesare Cantù, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», a. XXXI, fasc. II, 1916, p. 63.
  • Il Comune di Sarnano e il suo archivio, in «Rivista abruzzese di scienze, lettere ed arti», a. XXXIII, fasc. VII, 1918, p. 353.
  • Il concetto della geografia nei suoi rapporti con il concetto della storia e delle scienze naturalistiche: prolegomeni, Nola, 1924.
  • A proposito di una tendenza innovatrice della geografia, in «Nuova rivista storica», a. IX, fasc. 5, 1925, p. 6.
  • L’importanza del Giornale di viaggio di G.B. Brocchi per la conoscenza dell’Egitto e del Sudan, in «Bulletin de la Société royale dé géographie d’Égypte, vol. XVII, Il Cairo, 1925.
  • Il contributo degl’italiani ai progressi scientifici e pratici della medicina in Egitto sotto il regno di Mohammed Ali, in collaborazione con Ernesto Verrucci, Il Cairo, 1928.
  • L’importanza del Giornale di viaggio di G.B. Brocchi per la conoscenza dell’Egitto e del Sudan, in «Oriente Moderno», n. VIII, 1928, pp. 371-382, 424-429.
  • Il viaggio di Mohammed Ali al Sudan (15 ottobre-15 marzo 1839), Il Cairo, Société royale de géographie d’Egypte, 1929.
  • I documenti diplomatici concernenti il regno di Mohammed ‘Alī e gli archivi di stato italiani, in «Oriente moderno», a. IX, n. 6, 1929, pp. 287-296.
  • Alessandro Ricci e il suo «Giornale dei viaggi», vol. II, Documenti inediti rari, Il Cairo, Société royale de géographie d’Egypte, 1930.
  • Il Regno di Mohammed Ali nei documenti diplomatici italiani inediti, Société royale de géographie d’Egypte:
    • vol. I L’Egitto nell’anarchia (luglio 1801-luglio 1804), Il Cairo, 1930.
    • vol. VIII Genesi e primo svolgimento della crisi egiziano-orientale del 1831-1833 (gennaio 1831-gennaio 1832), Roma, 1931.
    • vol. IX La presa di San Giovanni d’Acri (febbraio-giugno 1832), Roma, 1932.
    • vol. X La conquista egiziana della Siria (luglio-ottobre 1832), Roma, 1932.
  • La Marina egiziana sotto Mohammed Ali: il contributo italiano, Il Cairo, 1931.
  • Alessandro Ricci da Siena e il suo «Giornale dei viaggi» recentemente scoperto, in «Bulletin de la Société royale de géographie d’Égypte, vol. XVII, Il Cairo, 1931.
  • Sull’inedito giornale di viaggio di Alessandro Ricci nell’Egitto e nelle regioni adiacenti, in «Oriente moderno», a. XI, n. 11, 1931, pp. 555-569.
  • Per il primo centenario della morte di Giovanni Battista Belzoni, in «Bulletin de l’Institut d’Égypte», vol. VI, Il Cairo, 1934, pp. 27-42.
  • Les règnes de ‘Abbas, de Sa’id et d’Ismail (1848-1879) avec un aperçu de l’histoire du Canal de Suez, Roma, Istituto poligrafico dello Stato, 1935.
  • Le règne du khédive Ismaïl de 1863 à 1875, Il Cairo, 1937.
  • Gli italiani in Egitto: il contributo italiano alla formazione dell’Egitto moderno, Alessandria d’Egitto, Edizioni del fascio, 1937.
  • Luigi De Negrelli: la mirabile vita del creatore del Canale di Suez, con un’appendice su Gli italiani in Egitto, Roma, Istituto fascista dell’Africa italiana, 1939.
  • La verità sulla questione del Canale di Suez, in «Oriente moderno», a. XIX, n. 1, 1939, pp. 1-30.
  • L’Egitto sotto il giogo inglese, in «Nuova antologia», a. LXXV, vol. CDXII, fasc. 1647, 1940, pp. 41-53.
  • Storia sincera del Canale di Suez, in «Gli annali dell’Africa italiana», a. III, vol. 4, 1940, pp. 49-165.
  • Come l’Inghilterra ha impedito la definizione e il funzionamento di un sicuro regime giuridico internazionale del Canale di Suez, in «Oriente moderno», a. XXII, n. 12, 1942, pp. 485-498.
  • Arteria o barriera? A proposito delle tariffe del Canale di Suez, in «Africa italiana», a. V, n. 4, 1942, pp. 40-44.
  • [Contributo], in Corrado Masi [et al.], Giustizia per il lavoro italiano in Africa, Roma, Gea, 1946.

Relazioni

Soggetto produttoreSammarco, Angelo
Fondo di appartenenzaAngelo Sammarco

Esplora i livelli sottostanti

Hai domande su questa scheda archivistica? Se hai notato un dettaglio da approfondire, vuoi segnalare un’informazione mancante o inesatta, oppure desideri entrare in contatto con l’ente conservatore per saperne di più, inviaci la tua segnalazione. Ogni contributo aiuta a migliorare la qualità delle informazioni e a valorizzare il patrimonio archivistico.