Alfredo Reichlin
Fondo
Metadati
- Tipologia
- Fondo
- Data
- Data:
- 1928-2017
- Consistenza
- Tipologia:
- fascicolo/i
- Quantità:
- 61
- Consistenza (testo libero):
- j
- Storia istituzionale/Biografia
- Alfredo Reichlin nasce a Barletta (BA) il 26 maggio 1925 da Pietro, avvocato di origini svizzere, ed Elisabetta Lauro. All’età di 5 anni si trasferisce con la famiglia a Roma, dove frequenta tutte le scuole fino alla licenza liceale, conseguita nel 1943 presso il Liceo ginnasio Torquato Tasso.
A diciotto anni entra a far parte dei Gruppi di Azione Patriottica partecipando alla Resistenza romana fra le Brigate Garibaldi; nel 1944 viene catturato dal regime fascista, per poi essere liberato in seguito all’intervento di Arminio Savioli, futuro giornalista de «l’Unità».
Nel 1946 si iscrive al Partito Comunista Italiano, di cui nei trent’anni successivi diviene uno dei dirigenti più rilevanti. Giornalista de «l’Unità» a partire dal 1945, nel 1956 ne diviene direttore; dal 1962 al 1968 è segretario regionale del PCI in Puglia. Sono un riferimento di questa esperienza le pubblicazioni Dieci anni di politica meridionale. 1963-1973 (Editori riuniti, 1974) e Classi dirigenti e programmazione in Puglia (1976). Negli anni ‘70 è anche direttore di «Rinascita».
A partire dal 1968 viene eletto sette volte alla Camera dei Deputati, prima nelle file del PCI e poi del Partito democratico della sinistra. Nel 1973 entra nella Direzione nazionale del PCI e nella segreteria di Enrico Berlinguer; in seguito partecipa alle trasformazioni del partito da PCI in Partito Democratico della Sinistra nel 1991, da PDS in Democratici di Sinistra nel 1998, e infine nel 2007 da DS in Partito Democratico, di quest’ultimo è presidente della commissione per la stesura del Manifesto dei Valori.
Nel 2005 viene insignito dell’onorificenza di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana ed è inoltre presidente del CESPE - Centro studi di politiche economiche.
È autore di varie pubblicazioni, fra le quali Note sul decennio. La sinistra e la crisi della nazione italiana (Editoriale il Ponte, 2000), Il silenzio dei comunisti (con Vittorio Foa e Miriam Mafai, Einaudi 2002), Ieri e domani. Memoria e futuro della sinistra (Passigli, 2002), Il midollo del leone. Riflessioni sulla crisi della politica (Laterza, 2010), La mia Italia. La Repubblica, la sinistra, la bellezza della politica (Donzelli, 2015), La storia non è finita (Castelvecchi, 2016).
Muore a Roma il 21 marzo 2017, all’età di 91 anni.
[Per la ricostruzione delle notizie biografiche, sono state consultate le seguenti pubblicazioni e pagine web: Reichlin A., La mia Italia. La Repubblica, la sinistra, la bellezza della politica, Donzelli Editore, Roma, 2015 e http://www.treccani.it/enciclopedia/alfredo-reichlin, pagina web consultata in data 15/11/2019]
- Storia archivistica
- Il fondo è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio con decreto 5, prot. 358 del 01/02/2022, ai sensi degli artt. 13 e 14 del decreto legislativo 22 gen. 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) e succ. mod.
- Modalità di acquisizione
- Il fondo è stato donato dalla moglie Roberta Carlotto, con l’intermediazione di Mariuccia Salvati, nell’ottobre 2019.
- Contenuto
- Con l'archivio di Reichlin, come quello di altri esponenti del PCI, si deve tener conto della normativa del Partito che impediva anche ai dirigenti di raccogliere privatamente documentazione su questioni relative alla vita e attività del partito.
Infatti il fondo conserva frammentaria documentazione prodotta nell'ambito del PCI; si tratta invece piuttosto delle riflessioni di Reichlin sulle tematiche o vicende salienti della sua attività nel Partito. Anche la corrispondenza (raccolta sostanzialmente in un faldone) è sostanzialmente relativa alla condivisione di riflessioni e pensieri (anche con esponenti della politica e cultura italiana), piuttosto che sull'attività politica in senso stretto.
Il fondo comunque permette di ricostruire il pensiero elaborato da Reichlin dagli anni '60 al 2016 sul concetto di sinistra, sul ruolo dei partiti di sinistra, sul rapporto politica ed economia globale, economia e lavoro.
Al termine dell'ordinamento il fondo risulta costituito da 5 serie a cui si aggiunge l'ultima prodotta da Roberta Carlotto e dedicata alla scomparsa di Reichlin.
La prima Serie, Documenti personali, raccoglie oltre tessere, corrispondenza familiare e personale, anche alcune poesie e un’autobiografia del 1944.
La Corrispondenza (serie 2) raccoglie pressoché la totalità del carteggio presente nel fondo; è organizzata per corrispondente.
La Serie 3 rappresenta il nucleo del Fondo e riguarda "Riflessioni e attività nel partito"; sono presenti relazioni sulla politica, appunti e articoli sulle varie tappe del PCI, con riflessioni su stalinismo, riformismo; particolare spazio ricopre il passaggio di fine anni '80 dal PCI al PDS. L'ultima parte, piuttosto prolifica con numerosi articoli e appunti del triennio 2015-2017, testimonia il pensiero di Reichlin sull'evoluzione del PD, sulle correnti interne e sulla "rottura" con l'impostazione renziana.
La Serie 4, per alcuni aspetti connessa alla precedente, è relativa ai temi di interesse di Reichlin, tra cui si segnala la questione del Mezzogiorno degli anni ‘70 e l'interesse per l'attività sindacale (intesa soprattutto nel rapporto con l'evoluzione economica del paese). Sono presenti fascicoli con riflessioni su Marx e Gramsci degli anni ’70-’90. Più recenti, dagli anni '90 in poi, fascicoli su economia, Europa, evoluzione del capitalismo, cattolici e sinistra, politica internazionale. Si segnala poi, come spesso per esponenti del PCI, la serie di ricordi e ritratti dedicati a personalità salienti della politica italiana.
La Serie 5 comprende una ricca collezione di fotografie che permette di ripercorrere la vicenda politica di Reichlin: dall'attività di Partito degli anni '50 con Congressi, comizi, ecc., al lavoro presso «l'Unità», alla partecipazione a incontri e convegni.
Si segnala inoltre la presenza di video con interviste a Reichlin o a lui dedicati.
- Strumenti di ricerca
- Inventario informatizzato realizzato da Simona Luciani nel 2022.
- Criteri di ordinamento
- L'ordinamento è stato realizzato tra maggio e novembre 2022 da Simona Luciani, grazie al contributo della Direzione Generale Archivi, per un progetto relativo al "Bando pubblico per la concessione di contributi a progetti riguardanti interventi da effettuarsi su archivi dei movimenti politici e degli organismi di rappresentanza dei lavoratori o di loro esponenti" (anno 2022); RUP: Sonja Moceri (Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio).
Al momento della donazione il fondo era corredato da una mappatura sintetica per busta realizzata da Mariuccia Salvati e Roberta Carlotto. Le carte non rispondevano a un ordine archivistico; la documentazione era stata organizzata sostanzialmente per tipologia (corrispondenza, articoli, fotografie, ecc.) senza rispondere ad un criterio particolare. L'esistenza però di fascicoli originali con titoli di Reichlin ha permesso di individuare dei criteri per l'organizzazione della documentazione in unità archivistiche e di trovare il vincolo archivistico tra la documentazione disordinata.
Si è dovuto procedere a una schedatura pressoché analitica della documentazione; questa ha permesso poi di attribuire i singoli documenti (o piccoli gruppi di essi) alle unità archivistiche che venivano individuate.
Le serie sono disposte in ordine cronologico; completano però il fondo la Serie 5 - Fotografie e infine la Serie, prodotta da Roberta Carlotto, dedicata alla scomparsa di Reichlin.
- Criteri di descrizione
- Il Fondo è descritto a livello di unità archivistica (fascicolo); la descrizione del Contenuto di ogni unità è condotta a livello analitico.
- Consultabilità
- Il fondo è liberamente consultabile, salve le limitazioni previste dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all'identità personale.
Relazioni
Soggetto produttoreReichlin, Alfredo
Fondo di appartenenzaAlfredo Reichlin
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