Lazio'900
Padre Giulio Vicini
Fondo

Metadati

Tipologia
Fondo
Consistenza
Tipologia:
busta/e
Quantità:
2
Tipologia:
fascicolo/i
Quantità:
4
Storia istituzionale/Biografia
Padre Giulio Vicini (Milano, 6 ottobre 1940), ordinato sacerdote nel giugno 1965, faceva parte del Pontificio istituto missioni all’estero (Pime). Inviato in Brasile nel novembre 1967, è stato parroco di San José, nel vicariato della regione sud di São Paulo e nel 1971 frequentava i corsi di Filosofia della Pontificia Universidade Catolica de São Paulo.
Arrestato il 27 gennaio 1971 insieme all’assistente sociale brasiliana Yara Spadini (segretaria del Vicario episcopale della regione sud di São Paulo), i due vengono accusati di associazione sovversiva poiché trovati in possesso di un ciclostilato redatto dal Comitato operaio che denunciava l’assassinio di Raimundo Eduardo da Silva (si trattava del quinto italiano torturato dopo Callegari, Piola, De Fortini e Vigevani).
Nel carcere di Tiradentes subiscono delle «torture ignominiose»  come denunciò l’Arcivescovo di São Paulo don Evaristo Arns. Il 31 marzo 1971 Yara Spadini viene assolta per insufficienza di prove e padre Vicini è invece condannato dal Tribunale militare di São Paulo a 6 mesi di carcere (ridotti a 4) e il 30 agosto il Tribunale militare di Rio de Janeiro, riformando la sentenza precedente, lo assolve.
Padre Vicini divide la cella n. 17 insieme ad altri quattro frati domenicani, Carlos Alberto Libanio Christo (noto come Frei Betto), Ivo do Amaral, Fernando de Brito e Laercio Barros.
Libanio Christo ne parla nel suo volume Dai sotterranei della storia: «Adesso siamo cinque in questa cella, Fernando, Ivo ed io domenicani, il padre Giulio Vicini e un seminarista della diocesi di Lins Laercio Barros. […] Il padre Vicini sarà interrogato da un tribunale militare lunedì prossimo. […] in questi ultimi tempi siamo stati visitati costantemente dal nuovo arcivescovo di S. Paulo» (C. A. Libanio Christo, Dai sotterranei della storia, L. Bimbi (a cura di), Mondadori – Idoc nel 1971, pp. 161-162).
Frei Betto fa riferimento, inoltre, alla messa pasquale che, in segno di vicinanza, aveva celebrato l’arcivescovo Arns nel carcere di Tiradentes anche grazie all’impegno di padre Ettore Turrini, citando padre Vicini: «Giulio resterà in cella ancora per due mesi, benché il suo avvocato abbia fatto ricorso in appello per annullare la pena» [C. A. Libanio Christo, Dai sotterranei della storia, L. Bimbi (a cura di), Mondadori – Idoc nel 1971, p. 178. Padre Vicini scrive ai genitori (Sao Paulo, 6 giugno 1972): «I miei compagni di cella, frei Fernando, frei Ivo e frei Betto vi mandano i loro saluti. Purtroppo non si ha idea di quando potranno uscire di là. Spero non li dimentichiate, come io non posso dimenticarli. A loro devo molto, sia per l’aiuto offertomi, sia per la compagnia che per lo spirito di fede»].
La vicenda, seguita dalla stampa internazionale e italiana segna un passaggio importante nell’azione della Chiesa brasiliana sul tema della difesa dei prigionieri politici e più in generale dei diritti umani: nominato da poche settimane, l’arcivescovo Arns – dopo essersi recato personalmente in carcere a verificare le condizioni dei reclusi – diffuse un comunicato molto duro sul giornale diocesano “O Sao Paulo”, con la richiesta ai parroci di affiggerlo alle porte di tutte le chiese. Affermò che i due operatori pastorali della parrocchia di Brooklin «godono della più alta stima nella zona vescovile della diocesi a cui appartengono» e denunciò che erano «stati torturati in maniera ignominiosa nella sezione politica della polizia, come il vicario episcopale e l’arcivescovo stesso hanno potuto verificare».
A sostegno della causa di padre Vicini, a Milano Il Centro Azione Documentazione America Latina (Cadal) e gruppi di Comunione e Liberazione (Cl) avviarono una vasta opera di sensibilizzazione a Roma, Trento, Cagliari, Friburgo che registrò un’ampia adesione.
Durante la sua permanenza in Brasile, padre Vicini subì cinque processi  e nel maggio 1972, a seguito delle confessioni di Clair da Flora Martins (dirigente dell’associazione rivoluzionaria Ação Popular), vennero formulate nuove accuse a suo carico.  
Il 27 febbraio 1974 Giulio Vicini comunicò a suo padre la decisione di uscire dal Pime, e quindi riacquistare lo stato laicale, e sposarsi con Yara Spadini.  
[nota biografica compilata da Andrea Mulas]

Gaetano Vicini (padre di Giulio Vicini) (Abbadia Lariana, 14/08/1908-Milano, 03/08/1992), rimasto orfano di madre in giovane età ha dovuto lasciare gli studi per lavorare, il padre era emigrato in Argentina. Nonostante le difficoltà è riuscito nel tempo a costruirsi una buona posizione lavorativa come dirigente della Libreria Pirola di Milano specializzata in ambito legale.
Sposa Marcellina Vacchini, con cui costruisce una famiglia numerosa composta da sette figli di cui Giulio Vicini, unico maschio, è il terzo in ordine di età. [nota biografica fornita da Annamaria Vicini]
Storia archivistica
La documentazione potrebbe esser stata raccolta dalla famiglia e probabilmente da Gaetano Vicini, padre di Giulio, durante la prigionia del figlio; in particolare la rassegna stampa italiana e la corrispondenza indirizzata a Gaetano Vicini rende realistica questa ipotesi. Pertanto Gaetano Vicini è stato considerato il secondo soggetto produttore del fondo.
Il Fondo è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, con provvedimento Prot. 1456 del 29/04/2022.
Modalità di acquisizione
Il fondo è stato donato da Annamaria Vicini alla Fondazione Basso nel febbraio 2020.
Contenuto
Il fondo è composto da un'ampia corrispondenza di Vicini; in particolare da carteggio di Vicini con i genitori (a partire dal 1970), da lettere dal carcere di Tiradentes, da corrispondenza e telegrammi di Gaetano Vicini, anche con «L’Osservatore Romano» e con il Ministero degli Affari esteri.
Fondamentale sono le carte prodotte o raccolte durante il periodo della prigionia: si tratta di ampia rassegna stampa da periodici italiani ed esteri; di note dell'Arcivescovo Paulo Evaristo Arns, di comunicati stampa, di appelli del Comitato per Giulio Vicini/Comunione e Liberazione di Milano e del Comitato operaio del circondario est di San Polo; di lettere e comunicazioni varie di solidarietà.
È presente una raccolta di bollettini e periodici dedicati, tra cui Notiziario del Pime, «Nuove Prospettive» (n. 6, giugno 1971), Bollettini della Viracopos presse di San Paolo.
Completano il fondo gli Atti del processo a Giulio Vicini, insieme a materiale divulgativo sulla vicenda, come carte sull'incontro “L’attuale situazione in Brasile” (Milano, Corsia dei Servi, 15 febbraio 1971), pubblicazione La vicenda Padre Giulio e la tesi di laurea di Annamaria Vicini, Il movimento di educazione di base del Brasile. Vita e morte di un movimento all’ombra della dittatura, a.a. 1972-1973.
Una parte dei documenti conservati è ripresa nell'opuscolo "La vicenda di Padre Giulio" (B.2, Ua 4) in cui si ricostruisce la vicenda giudiziaria.
Criteri di ordinamento
Tra il 2022 e 2023, grazie al contributo della Chiesa Valdese per la realizzazione del progetto “Il Brasile ieri e oggi: Diritti e memoria tra due secoli” (ripartizione dell'Otto per mille, anno 2022) è stato realizzato l'ordinamento e l'inventariazione informatizzata del fondo, da Erika Vettone.
La documentazione presentava una propria organizzazione fisica e logica per le parti relative a corrispondenza e materiale a stampa; sono stati identificati i documenti processuali e separati da altri materiali. In fase di ordinamento è stato rispettato tale principio organizzativo.
La documentazione è attualmente ordinata e descritta in ordine cronologico. È stato necessario un lavoro accurato di ricondizionamento a livello documentale, perché le carte erano in cartelline di plastica non idonee alla conservazione.
Consultabilità
Il fondo è liberamente consultabile, salve le limitazioni previste dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all'identità personale.

Relazioni

Soggetto produttoreVicini, Giulio
Fondo di appartenenzaPadre Giulio Vicini

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Fascicolo | 1971-1975StampaFondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco
Fascicolo | 1971-1972CorrispondenzaFondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco
Fascicolo | 1971-1973Altri materialiFondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco
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