Lazio'900
"Les atrocités monstrueuses de la clique militaire fasciste de Corée du Sud [...]"
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Metadati

Tipologia
Manifesto
Data
Data:
[post 1980]
Identificazione del soggetto
Il manifesto riporta 11 fotografie che testimoniano la violazione dei diritti umani da parte dei militari.
Iscrizioni
Trascrizione:
No 809628.
Numerazione
Numero:
167
Cromatismo
b/n
Dimensioni
Unità di misura:
cm
Altezza:
78
Larghezza:
54
Note
Altro esemplare schedato in: http://www.libreriaanomalia.org.
Testo in francese.
Il manifesto fa riferimento alla Rivolta di Gwangju (18 maggio 1980). Dopo l'assassinio di Park a opera di Kim Jae-kyu nel 1979 emerse una società civile coreana decisa a dare voce alle proprie istanze, protestando con forza contro il dominio autoritario. Animate principalmente dagli studenti universitari e dai sindacati, le proteste raggiunsero un climax dopo il colpo di Stato del 12 dicembre 1979 del maggiore generale Chun Doo-hwan e la conseguente dichiarazione della legge marziale. Il 18 maggio 1980 esplose uno scontro nella città di Gwangju tra gli studenti dell'Università Nazionale di Chonnam che protestavano contro la chiusura del loro ateneo e le forze armate. Lo scontro si trasformò però in un tumulto esteso all'intera città che durò nove giorni, fino al 27 maggio. Le stime immediate del tributo di vittime civili oscillavano da poche dozzine a 2.000, mentre una successiva indagine completa del governo civile accertò 207 morti (massacro di Gwangju). La collera pubblica per le uccisioni consolidò in tutta la nazione il sostegno per la democrazia, spianando la strada alle prime elezioni democratiche nel 1987.

Relazioni

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