Lazio'900
"You fascists hands off Eritrea [...] / Eritrean Liberation Front"
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Metadati

Tipologia
Manifesto
Data
Data:
[post 1961]
Identificazione del soggetto
Il manifesto mostra alcune sagome di soldati che si stagliano dietro tre fotografie di gente comune. Su entrambi si vede un ampio strappo.
Iscrizioni
Trascrizione:
People's liberation forces appeal to all peopels to back the struggle of Eritrean people for their national independence. [sotto il titolo]
Numerazione
Numero:
10
Stato di conservazione
Descrizione danni:
Strappo negli angoli in alto.
Cromatismo
colore
Dimensioni
Unità di misura:
cm
Altezza:
58,5
Larghezza:
43
Note
Testo anche in arabo e tigrino.
Il Fronte di Liberazione Eritreo (Eritrean Liberation Front o ELF) fu il maggiore movimento indipendentista in Eritrea che lottò per l'affrancamento di quest'ultima dall'Etiopia durante gli anni sessanta e settanta. Movimenti politici senza un'organizzazione centrale che miravano all'indipendenza eritrea iniziarono a conglomerarsi già all'inizio degli cinquanta, ma solo nel luglio 1960 l'ELF fu ufficialmente fondato al Cairo da Idris Muhammad Adam e da altri intellettuali e studenti eritrei, con l'adesione di figure storiche dell'indipendentismo. Nel 1961 fu proclamato l'inizio della lotta per l'indipendenza. L'ELF condusse fin dal 1º settembre di quello stesso anno un violento conflitto armato contro il governo usando tattiche di guerriglia. Anche se il movimento costituì un serio problema per gli organi di potere etiopi e per il loro esercito, l'ELF dovette tuttavia affrontare fin dalla fine degli anni '60 un conflitto interno tra le diverse correnti politiche. Negli anni '70 un gruppo di suoi membri abbandonò il movimento per formare il Fronte di Liberazione del Popolo Eritreo, gruppo militare attestato su posizioni rivolte al socialismo. Dall'inizio degli ottanta quest'ultimo divenne il maggior movimento indipendentista del paese, rimpiazzando l'ELF. Quando l'Eritrea conquistò l'indipendenza il Fronte di Liberazione Popolare Eritreo mutò il proprio nome in Fronte Popolare per la Democrazia e la Giustizia, movimento a cui aderirono alcuni membri dell'ELF mentre i rimanenti decisero di continuare la lotta armata attestandosi nei pressi del confine sudanese.

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