Dalle sue origini, la segreteria organizzativa del Comitato "Vota sì contro il nucleare" è stata composta da un rappresentante di ognuna delle grandi realtà associative impegnate in senso ambientalista e antinucleare: Legambiente, il WWF, Greenpeace, Fare Verde. Un ruolo di coordinamento, seppure informalmente, è stato svolto da Maria Maranò, membro della segreteria nazionale di Legambiente e delegata alla organizzazione della campagna referendaria. Presso Legambiente, tuttavia, i materiali prodotti dal Comitato non erano stati raccolti e conservati nella loro organicità.
La gran parte dei documenti proviene dalla raccolta di Maranò, di cui è stata acquisita anche la posta elettronica, mentre altri documenti elettronici erano custoditi tra gli atti della segreteria nazionale dell'associazione, presieduta da Vittorio Cogliati Dezza, di cui è stato acquisito il carteggio e-mail conservato in una cartella "nucleare" del suo programma di posta elettronica.
Nel caso della documentazione sulla campagna referendaria contro il nucleare, dunque, l'ente produttore non può essere considerato propriamente il Comitato, bensì appunto Legambiente.
[tratto da Storia e documenti della campagna referendaria contro il nucleare e per l'acqua pubblica in Italia di Catia Papa]