Mario Vittorio Rossi nasce a Costa di Rovigo nel 1925.
Consegue la laurea in medicina, esercita la professione di medico e si avvia alla ricerca presso l'Istituto Superiore di Sanità.
Dal 1948 al 1952 è presidente della GIAC di Rovigo. Nel 1952 succede a Carlo Carretto nella presidenza centrale della GIAC sviluppando i temi già presenti nel movimento giovanile cattolico: la rcerca, nei movimenti di Azione cattolica, di una forma organizzativa meno legata all'istituzione e più incarnata nella storia degli uomini e nella società.
Come Carretto anche Rossi giunge ben presto allo scontro con Gedda e con i vertici vaticani. Nel 1954 le sue dimissioni, clamorosamente annunciate dalla stampa, rappresentano il segno della crisi che attraversa la Chiesa pacelliana nei suoi vertici istituzionali e nei suoi movimenti di base.
Per Rossi è l'inizio di una nuova fase della sua vita. Dal 1956 al 1961 è a Lussemburgo presso la CECA, dove si dedica a studi di medicina industriale e da dove, a partire dal 1959, dirige il quindicinale "Adesso". Rientrato in Italia nel 1961 si dedica agli studi di psicoanalisi e psicopatologia presso l'Istituto di psicoanalisi di Roma, offrendo validi contributi scientifici non dissociati da una nuova riflessione sulle istituzioni e sui rapporti umani che lo porteranno a un ripensamento critico della sua esperienza ai vertici dell'istituzione ecclesiastica.
Trascorre gli ultimi anni della sua vita a Roma, dove si spegne nel 1976.

Il nucleo centrale dei fondo è costituito dalla documentazione relaytiva al biennio di presidenza della Gioventù di Azione Cattolica ricoperto negli anni 1952 e 1953. La restante documentazione riguarda i periodi precedenti e successivi alla carica e copre un arco cronologico compreso tra il 19999945 e il 1968.
Il fondo è composto da diverse tipologie documentarie: appunti manoscritti e dattiloscritti, promemoria, bozze con correzioni, corrispondenza privata e ufficiale, fotografie, verbali, articoli di giornale, circolari, registri e telegrammi.