Enrico Berlinguer
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- Tipologia
- Fondo
- Data
- Data:
- 1944 - 1984
- Consistenza
- Consistenza (testo libero):
- 1911 fascc.
- Storia istituzionale/Biografia
- Enrico Berlinguer nacque a Sassari il 25 maggio 1922. Proveniente da una famiglia della borghesia sarda di ispirazione mazziniana e liberal socialista, aderì al Partito comunista dopo il 25 luglio 1943, in un contesto, quello sassarese, in cui l'organizzazione comunista era molto carente, ai limiti della disgregazione. Nel gennaio 1944 fu tra gli organizzatori dei moti del pane, per i quali venne arrestato e detenuto tre mesi. Dopo la scarcerazione, con l'aiuto del padre, l'avvocato Mario Berlinguer, membro dei Comitati di concentrazione antifascista e delegato a Salerno, lasciò la Sardegna per entrare a far parte del Movimento giovanile comunista, allora diretto da Giulio Spallone. Nel gennaio 1946, Berlinguer entrò nel comitato centrale del partito. Inviato al Nord per la riorganizzazione e il rafforzamento del Fronte della gioventù, venne in contatto con le giovani leve della Democrazia cristiana, in particolare con alcune correnti di sinistra con le quali tentò la costruzione di un organismo pluralista, in linea con l'orientamento dei governi di unità nazionale. Nel settembre dello stesso anno, tenne il suo primo grande comizio dinanzi ad una folla di migliaia di giovani riunitisi per il I congresso nazionale del Fronte, del quale era stato eletto segretario generale. Poco tempo dopo, fu nominato responsabile della commissione nazionale giovanile del Pci. Dopo la sconfitta del Fronte popolare, contribuì alla diffusione della linea politica togliattiana, sempre in qualità di organizzatore del movimento giovanile, che si sarebbe ufficialmente ricostituito in Federazione giovanile comunista con il congresso di Livorno dell'aprile 1950. Nel 1956, l'anno più difficile per il Partito comunista dal dopoguerra, lasciò la Fgci e, con l'VIII congresso nazionale uscì anche dalla direzione dove era approdato nel gennaio 1948. Nel 1957 divenne responsabile dell'Istituto di studi comunisti. Dopo una breve parentesi trascorsa in Sardegna, dove era stato inviato per la preparazione di una conferenza regionale, tornò a far parte degli organismi centrali, entrando nell'organico dell'ufficio di segreteria nel luglio 1958. Nel 1960, all'età di 38 anni, fu nominato dirigente della sezione di organizzazione, incarico che ricoprì fino al dicembre 1962. Nel 1960 prese parte alla conferenza mondiale dei partiti comunisti e operai e nel corso del decennio si occupò costantemente del movimento comunista internazionale, partecipando agli incontri consultivi per la preparazione delle successive conferenze. Come delegato della direzione, nell'ottobre 1964 fece il suo primo viaggio a Mosca. Nel 1966, con l'XI congresso, lasciò la segreteria per entrare a far parte dell'ufficio politico; successivamente fu nominato segretario regionale per il Lazio, incarico che mantenne fino al 1969. Vice segretario del Pci dal XII congresso tenutosi nel febbraio 1969, Berlinguer subentrò a Longo con il XIII congresso nel marzo 1972. Consapevole degli esiti distruttivi delle spaccature che si andavano generando nel mondo politico come nella società civile, dopo il colpo di stato in Cile avviò una lenta opera di sensibilizzazione nei confronti della base e di altre formazioni politiche sulla necessità di allargare il raggio d'azione del partito, di stringere nuove alleanze, di farsi promotore di una vera via democratica al socialismo. Negli anni tra il 1975 e il 1978 il Pci si rafforzò progressivamente sul piano nazionale e internazionale. Le elezioni regionali del 15 giugno 1975 e quelle politiche del 20 giugno 1976 segnarono una notevole avanzata del Pci che divenne il secondo partito dopo la Dc. In un clima politico reso difficile dal dilagare del terrorismo, nell'agosto 1976 fu inaugurata, con la formazione del governo Andreotti, la politica di "solidarietà nazionale". In questa fase, il Pci si impegnò ad astenersi o a votare la fiducia ai governi democristiani, pur non entrando a far parte della compagine governativa. Sul piano internazionale, intanto, Berlinguer promuoveva una politica di avvicinamento tra i partiti italiano, francese e spagnolo, meglio nota come "eurocomunismo", procedendo parallelamente nella costruzione di solide relazioni con le socialdemocrazie europee. Mentre le relazioni internazionali si complicavano a seguito dell'irrigidimento del Pcf, della crisi sovietica, dell'intervento in Afghanistan e dei fatti polacchi; sul piano della politica interna, dopo il breve esperimento dei governi di solidarietà nazionale, l'asse di governo tornò a quella alleanza tra Dc e Psi che aveva caratterizzato gli anni Sessanta. L'omicidio Moro, la scoperta della Loggia P2, la sconfitta del movimento sindacale, le prime inchieste sui finanziamenti illeciti, scossero la società civile e incrinarono irreversibilmente un intero sistema politico. Il Pci, che aveva sostenuto la linea della fermezza e dello Stato ed era entrato a far parte dell'area di governo, nel gennaio 1979 tornò al suo tradizionale ruolo di partito d'opposizione. Da sempre attento alle esigenze della società - donne, giovani, gruppi di estrema sinistra, operai -, Berlinguer tentò di rinsaldare il rapporto di fiducia che continuava a legarlo alle masse italiane nonostante il sensibile calo dei voti registrato tra il 1976 e il 1979. Il suo archivio testimonia una continua e negli ultimi anni quasi ossessiva attenzione ai problemi economici e alle conseguenze di questi sulle condizioni di vita dei lavoratori. Convinto che la classe operaia costituisse ancora un interlocutore reale con specifiche caratteristiche sociali e culturali, Berlinguer si fece strenuo difensore della libertà e del diritto di contrattazione, opponendosi alle scelte del governo Craxi. Il decreto sulla scala mobile rappresentò l'ultima grande battaglia nazionale di Enrico Berlinguer. L'11 giugno 1984 Berlinguer moriva nel corso di un comizio a Padova.
- Storia archivistica
- L'archivio Enrico Berlinguer fa parte dell' archivio del Partito comunista italiano versato alla Fondazione Istituto Gramsci nel 1996.
Il materiale si riferisce in gran parte all'attività politica di Berlinguer, dalla seconda metà degli anni cinquanta al 1984, anno della sua morte. Quattro fascicoli contengono carte prodotte dal 1944 al 1955. Le serie comprendenti unità archivistiche relative al periodo1968-69 sino alla morte sono state ordinate dalla collaboratrice di Berlinguer, Anna Azzolini, che vi ha lavorato negli anni 1969-1984 seguendo l'impostazione archivistica della documentazione pregressa già riordinata. Esulano dalla ricostruzione fatta dalla Azzolini le serie Corrispondenza I , Carte personali, Materiali in lettura: documentazione di partito e Malattia, morte e funerale. Nelle prime due serie si incontra materiale che con ogni probabilità era stato conservato da Berlinguer; mentre la serie "Materiali in lettura" comprende documentazione di partito probabilmente destinata ad essere restituita e poi di fatto lasciata nel fondo. Per quanto riguarda l'ultima serie, le carte che la compongono sono state prodotte dopo la fine dell'attività di Berlinguer. Il riordinamento della documentazione ha evidenziato una struttura articolata in 22 serie.
L'archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Sovrintendenza archivistica per il Lazio in data 28 dicembre 1994.
- Strumenti di ricerca
- L' inventario dell'archivio è a cura di Daniela Boni e Giovanna Bosman
- Criteri di ordinamento
- serie 1: Carte personali, 1966 - 1984
serie 2: Corrispondenza I, 1963 - 1984
serie 3: Corrispondenza II, 1964 - 1984
serie 4: Interviste, dichiarazioni e articoli, 1969 - 1984
serie 5: Documentazione: documenti di partito (materiali in lettura), 1975 - 1984
serie 6: Documentazione: articoli a stampa su Enrico Berlinguer ed il PCI, 1970 - 1981
serie 7: Attività di partito. Congressi nazionali del Pci, 1955 - 1983
serie 8: Attività di partito. Istituto "Palmiro Togliatti", 1957 - 1964
serie 9: Attività di partito. Comitati centrali, 1957 - 1984
serie 10: Attività di partito. Conferenze e Assemblee regionali e di federazione, 1958 - 1966
serie 11: Attività di partito. Fgci, 1958 - 1968
serie 12: Attività di partito. Sezione di organizzazione, 1959 - 1966
serie 13: Attività di partito. Comitato regionale Lazio, 1965 - 1969
serie 14: Attività di partito. Feste dell'Unità, 1971 - 1983
serie 15: Attività istituzionale. Camera dei Deputati, 1968 - 1984
serie 16: Attività istituzionale. Parlamento europeo, 1979 - 1984
erie 17: Politica interna, 1944 - 1984
serie 18: Sardegna, 1957 - 197
serie 19: Elezioni e referendum, 1957 - 198 serie 20: Movimento operaio internazionale, 1960 - 1984
serie 21: Malattia, morte e funerale, 1984
serie 22: Varie, 1957 - 1984
- Numerazione
- Numero:
- 4
- Fonti collegate
- Archivio del Partito comunista italiano.
Relazioni
Soggetto produttoreBerlinguer, Enrico
Fondo di appartenenzaEnrico Berlinguer
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