Lazio'900
Enzo Collotti
Fondo

Metadati

Tipologia
Fondo
Data
Data:
1953 - 2008
Consistenza
Consistenza (testo libero):
16 buste
Storia istituzionale/Biografia
Enzo Collotti nasce a Messina il 15 agosto 1929 da Francesco Collotti ed Elsa Natoli. Nel 1940/41 si trasferisce con la famiglia a Trieste, dove entra in contatto con la cultura slava e inizia lo studio del tedesco. Si laurea in Giurisprudenza nel 1951 con una tesi sul tema del lavoro nella Costituzione italiana. Tra il 1950 e il 1951 inizia a collaborare alle riviste «Il Ponte» e «Occidente». Dal 1954 lavora all' Istituto di studi di politica internazionale di Milano fino a quando nel 1959 non entra alla Feltrinelli, occupandosi dei movimenti e dei partiti in accordo al movimento operaio. Dal 1964, conclusa la collaborazione alla Feltrinelli, inizia a scrivere sulla rivista «Belfagor» e, dal 1970, su «Il Manifesto». Dal 1965 insegna alle Facoltà di Lettere delle Università di Trieste e Bologna, fino al 1987, quando occupa la cattedra di insegnante di storia contemporanea all'Università di Firenze fino al suo ritiro dall'insegnamento nel 1999/2000. La sua visione di storico impegnato nelle battaglie politiche trova particolare manifestazione nel suo lavoro per il Comitato contro il Berufsverbot in Germania ("divieto di professione" legge della Rft che introduce antidemocratiche discriminazioni nell'esercizio delle professioni e nell'accesso agli incarichi pubblici), al quale aderisce nel 1977 su invito di Lelio Basso. Dal 2001 al 2007 cura per la casa editrice Einuadi, con Renato Sandri e Frediano Sessi, il Dizionario della Resistenza.
Profondo conoscitore delle fonti storiografiche in lingua tedesca, Collotti si è dedicato intensamente allo studio del nazionalsocialismo e del fascismo in Germania, Austria e Italia, analizzando a fondo la Repubblica di Weimar, l'occupazione tedesca in Italia e il ruolo dell'Italia stessa nella politica antisemita, e ponendo una grande attenzione sui movimenti per la Resistenza, sul sistema concentrazionario e sulle leggi razziali.
Modalità di acquisizione
Il fondo è stato donato dallo stesso Enzo Collotti alla Fondazione Lelio e Lisli Basso-Issoco nel 2011. Sono possibili ulteriori versamenti.
Contenuto
Il fondo è composto da carte prodotte da Enzo Collotti e documenti raccolti (tra cui stampa, programmi, rassegne e materiale informativo) riguardo vari convegni e seminari sui temi del fascismo, del nazismo, dell'antisemitismo, con una grande quantità di carte sulla Repubblica di Weimar.
Ampia parte del fondo è relativa ai rapporti con Lelio Basso, con il Tribunale Russell e in particolare al Comitato italiano Berufsverbot degli anni 1975/77.
Numerosa la corrispondenza con professori e intellettuali, soprattutto germanisti, e con le case editrici Laterza e Newton Compton. Ampia è la corrispondenza e il materiale informativo su diversi convegni ANEI, AMIS e ANED di fine anni '90, riguardo la Fondazione Fossoli e numerosi documenti raccolti per lavori su Otto Bauer e Bruno Trentin.
Sono conservati nel fondo dattiloscritti di Pier Paolo Poggio e Peter W. Waenting sull'occupazione tedesca in Italia e la distruzione di Dresda e riproduzione degli scritti di Giuseppina Martinuzzi. Copia delle sentenze a carico di Priebke, Saevecke, Engel, Seifert, dal 1997 al 2001. Sono inoltre presenti estratti stampa da varie riviste, tra cui si citano «Occidente» (dal 1953 al 1955), «Mondo Operaio» (1957) e «Belfagor» (1995-1996).
Strumenti di ricerca
Nel 2011 è stata realizzata (da Lucia Petese) una mappatura per unità archivistica.
Scheda fondo realizzata da Eleonora Cerniglia (nell'ambito di tirocinio universitario).
Criteri di ordinamento
Il fondo non è ordinato.
Consultabilità
Non essendo ordinato, il fondo è parzialmente consultabile.

Relazioni

Soggetto produttoreCollotti, Enzo
Fondo di appartenenzaEnzo Collotti
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