Lazio'900
Documenti riguardanti le formazioni partigiane di Piacenza e Parma
Fascicolo

Metadati

Tipologia
Fascicolo
Data
Data:
27/6/1944 - 5/4/1945
Consistenza
Quantità:
121
Tipologia:
documento/i
Contenuto
Il registro risulta diviso in due parti distinte.
1. "Piacenza", 21 lug. 1944 - 13 feb. 1945, (doc. n. 1-77). Contiene in via principale corrispondenza del Comando unico di zona con la Delegazione Nord Emilia. Alcuni documenti del Comando unico sono presenti in originale, su carta intestata. Sono in genere firmati dal comandante "Ezio Franchi" e dal commissario politico (prima "Baffini", poi, dal 10 set. 1944, "Savio"). Sono inoltre presenti alcuni brevi rapporti sulle azioni militari, provenienti dalle brigate e dal Comando Sap di Piacenza. In provincia di Piacenza operano la 2^ Brigata Giustizia e libertà, la 38^ Brigata "Vladimiro Bersani", la 60^ Brigata "Stella Rossa", il Distaccamento "Val Nure" (poi 61^ Brigata "Val Nure", poi Brigata "Giuseppe Mazzini"), la 141^ e la 142^ Brigata. Dal nov. 1944 si costituisce la Divisione "Vladimiro Bersani". Si segnala:
- let. della Delegazione Nord Emilia al Cln di Piacenza, Parma e Reggio, del 27 ago. 1944, con la quale, in vista dell'offensiva delle truppe alleate contro la Linea Gotica, si invitano i rappresentanti dei partiti facenti parti dei comitati di liberazione nazionale, a non inviare autonomamente presso le formazioni partigiane singoli rappresentanti di partito, che potrebbero fornire disposizioni contraddittorie con quelle provenienti da analoghi delegati degli altri gruppi politici (doc. n. 6, 19, 27. Il doc. è contenuto anche nel reg. 13, n. 110);
- let. del Triumvirato insurrezionale Nord Emilia del Pci, alla Federazione di Piacenza, del 27 ago. 1944. Ribadisce le informazioni sull'attività partigiana, che la Federazione deve trasmettere per il mese di ago 1944 (doc. n. 7, 20, fuori posto);
- verbale della riunione dei rappresentanti dei partiti che costituiscono il Cln di Piacenza, del 18 ott. 1944, convocata per analizzare il funzionamento e l'organizzazione della Delegazione Nord Emilia. Constatato che nella Delegazione, dalla sua costituzione, è stato rappresentato solo il Pci, nonostante le numerose richieste di inviare rappresentanti degli altri patiti impegnati nella lotta di liberazione, i presenti stabiliscono che la Delegazione inizi la sua "vera e legale" esistenza dalla data della riunione, riservandosi di approvare le disposizioni impartite nel corso dei mesi precedenti. Considerano inoltre nulle le nomine effettuate per il Comando unico operativo di Piacenza. I presenti propongono infine che la Delegazione dipenda dal Comando generale per l'Italia occupata e non dal Cumer (doc. n. 10. La lettera che il comandante della Delegazione, "Rinaldi", invia al Cumer, con il resoconto dell'incontro, è contenuta nel reg. 18, n. 7));
- schema di organizzazione della 1^ Divisione garibaldina di Piacenza "Vladimiro Bersani", del 12 dic. 1944 (doc. n. 13);
- volantino originale del Comando unico operativo di Piacenza, del 28 ago. 944, rivolto agli alpini, che invita ad aderire alla lotta partigiana (doc. n. 30):
- relazione dell'ufficiale di collegamento della Delegazione Nord Emilia per la provincia di Piacenza, "Giglioli", del 2 set. 1944. Riguarda la situazione delle formazioni partigiane della zona (doc. n. 32);
- circ. del Comando unico alle formazioni partigiane del piacentino, del 15 set. 1944. Comunica il cambio di denominazione della 61^ Brigata "Val Nure", che diventerà Brigata d'assalto Garibaldi "Giuseppe Mazzini" (doc. n. 43);
- verbale della riunione dei rappresentanti delle formazioni partigiane piacentine, tenuta a Bettola, il 23 set. 1944. E' presente anche "Venturi", delegato del Cln di Piacenza. La riunione è convocata al fine di studiare la possibilità di sviluppare l'azione delle formazioni di montagna verso la pianura e la città di Piacenza, in coordinamento con le Sap, con lo scopo di occupare la città prima dell'arrivo delle truppe alleate (doc. n. 46);
- proclama del commissario politico "Savio" a tutti i partigiani del piacentino, del 30 set. 1944, che annuncia la liberazione di Rimini e invita alla prosecuzione della lotta fino alla vittoria (doc. n. 51, 61);
- "Relazione politica" del commissario "Savio", inviata dal Comando unico di Piacenza alla Delegazione Nord Emilia, del 30 set. 1944. Dopo avere sottolineato l'impreparazione politica generale dei commissari presenti presso le formazioni partigiane, descrive il lavoro svolto sia nei confronti dei commissari stessi, che presso le popolazioni (doc. n. 58. Il doc. è contenuto anche nel reg. 18, n. 88);
- circ. del Comando unico di Piacenza alle formazioni partigiane, al Cln di Piacenza e alla Delegazione Nord Emilia, del 3 ott. 1944. Comunica le decisioni assunte dai comandanti militari della zona nella riunione del 29 set. 1944, relative alla divisione della città di Piacenza in zone di competenza, all'atto della liberazione. Comunica inoltre che, per decisione unanime, la provincia liberata verrà retta dal Comando militare dei patrioti, costituito dai componenti del Comando unico e dai comandanti e commissari politici di tutte le brigate operanti nella zona (doc. n. 71);
- let. del Comandante della Brigata Giustizia e libertà, "Fausto", al Comando unico piacentino, del 13 dic. 1944, nella quale si chiede di intervenire presso il Cln nazionale, affinché provveda alla sostituzione dei rappresentanti del Cln di Piacenza, il cui operato è ritenuto inadeguato a supportare l'azione delle formazioni di montagna. In allegato è presente l'ordine dei giorno votato dai comandanti e commissari politici delle formazioni dipendenti dalla Brigata, del 3 nov. 1944, relativo alla vicenda (doc. n. 73):
- "Relazione sul movimento patriota piacentino con particolare riguardo alla 142° Brigata d'assalto Garibaldi 'G. Vitali' della 1a Divisione 'V. Bersani' [...]", a firma del capo della Sezione lanci del Nord Emilia, "Derj", del 27 dic. 1944. Sottolinea la disorganizzazione delle formazioni e lo sbandamento degli uomini, dopo il rastrellamento tedesco dei primi di dic. 1944 (doc. n. 74);
- let. del Comando della Delegazione Nord Emilia al Comando unico piacentino, dell'8 gen. 1945, nella quale si invita a procedere alla riorganizzazione delle formazioni partigiane, dopo lo sbandamento conseguente al rastrellamento tedesco (doc. n. 75);
- relazioni sugli avvenimenti accaduti durante il rastrellamento tedesco dei primi di gen. 1945, dell'ufficiale di collegamento "Giglioli", del 20 gen. e 13 feb. 1945. "Giglioli, che si trovava in montagna per procedere alla riorganizzazione del Comando unico di Piacenza, viene arrestato dai tedeschi e successivamente, riesce a fuggire (doc. n. 76, 77).
2. "Parma", 27 giu. 1944 - 5 apr. 1945, (doc. n. 78-121). Contiene in via principale documenti relativi alla costituzione del Comando unico operativo della provincia di Parma, agli avvicendamenti nelle nomine e alle direttive organizzative impartite dal nuovo organismo. Contiene inoltre brevi relazioni sulla situazione delle brigate operanti nella zona. Si segnala:
- let. della Delegazione Nord Emilia al Comando unico di Parma, del 30 ago. 1944, che comunica le nomine riguardanti il Comando stesso: comandante "Pablo", vicecomandante "De Marchi", commissario politico "Mauri", vicecommissario "Libero" (la composizione del Comando indicata nel mese di settembre è in parte diversa, v. reg. 10, n. 46) (doc. n. 8, 21, 31, fuori posto, contenuti nella parte riguardante Piacenza);
- relazione di "Ferrarini", non datata, sulla situazione delle forze partigiane operanti nel parmense (doc. n. 81);
- brevi relazioni di partigiani appartenenti a formazioni diverse, sugli eventi legati al rastrellamento tedesco del 14 lug. 1944 nel parmense, 16 lug. - 5 ago. 1944 (doc. n. 91-95; 107; 109);
-"Verbale del rapporto tenuto dal Comandante "Pablo" ai comandanti di brigata", prot. n. 1 C.U., del 5 set. 1944, nella quale sono impartite ai comandanti stessi direttive generali per l'organizzazione e il funzionamento delle formazioni partigiane. Le direttive sono illustrate nella circolare allegata (doc. n. 98);
- let. della Delegazione Nord Emilia al Cln di Parma, del 13 set. 1944, con la quale si comunica la nomina di "Sergio" quale ufficiale di collegamento tra la Delegazione stessa e le formazioni partigiane del parmense (doc. n. 101);
- let. del Comando unico di Parma alla Delegazione Nord Emilia, prot. n. 115/CU., del 15 set. 1944. Informa che il comandante "Bill", della 57^ Brigata, operante a Genova, in Val d'Aveto, ha chiesto di passare alle dipendenze del Comando parmense e operare come brigata volante (doc. n. 103. Il doc. è contenuto anche nel reg. 18, n. 70. In proposito v. anche il reg. 21, n. 62). La richiesta è accetta con lett. del 23 set. 1944 (doc. n. 114);
- let. del Comando unico di Parma alla Delegazione Nord Emilia e al Cln, del 24 ott. 1944. Riguarda la costituzione del nuovo Comando, dopo l'attacco tedesco subito dal vecchio Comando unico il 17 ott., che aveva causato la morte del comandante e di altri componenti del gruppo. Informa dei contenuti della riunione avvenuta il 21 ott., tra i superstiti del vecchio Comando e i capi delle formazioni partigiane del parmense. Dopo avere deciso di dare un assetto più agile al nuovo organismo, è nominato comandante "Arta", commissario politico "Poe", capo di Stato maggiore "Nardo". Chiede la conferma delle nomine (doc. n. 118. Il doc. è contenuto anche nel reg. 18, n. 93). Successivamente, circa nel mese di dicembre, sarà nominato nuovamente commissario politico "Mauri", che resterà in carica fino al 5 apr. 1945, quando verrà destituito in seguito all'accusa di essere sceso in trattative con i nemici (v. doc. n. 121);
- let. del Comando unico di Parma alla Delegazione Nord Emilia, prot. n. 738, del 15 dic. 1944. Informa della costituzione della nuova Brigata "Val Ceno" (doc. n. 119). Con lett. del 22 dic. 1944, la Delegazione informa che alla nuova Brigata è assegnato il numero 135 (doc. n. 120).
Numerazione
Numero:
16
Unità di conservazione
Unità di conservazione:
busta
Numero / i:
4

Relazioni

Soggetto produttoreCucchi, Aldo
Fondo di appartenenzaAldo Cucchi
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