Contiene in via principale lettere inviate al Cumer e ai comandi delle formazioni partigiane dall'ufficiale di collegamento di Modena, responsabile dei collegamenti con la montagna ("Toetti" fino ai primi di feb. 1945, poi, dal 26 feb., "Brunetti").
Nel periodo set. - nov. 1944, la maggior parte delle lettere riguarda la richiesta di istruzioni relative ai piani per la liberazione di Modena, soprattutto in relazione alle direttrici che le varie formazioni partigiane dovranno seguire dopo la discesa in pianura e all'assetto dei comandi dopo l'entrata delle formazioni in città. Le ripetute richieste di chiarimenti derivano principalmente dalle difficoltà di comunicazione con Bologna, che provocano alcuni disguidi nell'invio dei piani, ma anche da difficoltà di comunicazione con i comandi delle formazioni partigiane, conseguenti alla disgregazione della Divisione "Modena Montagna", provocata dagli attacchi tedeschi del mese del set. 1944. Successivamente agli attacchi il comandante della Divisione, "Armando", rifugiatosi dietro la linea del fronte, si ricongiungerà alle forze alleate e il comando sarà assunto, fino al dic. 1944, dal commissario politico "Davide" e da Giuseppe Barbolini, che inizieranno l'opera di riorganizzazione della Divisione.
Il registro contiene inoltre numerose lettere ad oggetto "Varie", che riguardano problemi di ordine generale e richieste di fondi. Alcune risultano di difficile interpretazione, in quanto costituiscono risposte ad altre lettere mancanti. Si segnala:
- relazioni periodiche dell'ufficiale di collegamento al Cumer, nelle quali si illustra la situazione generale delle formazioni montane, di quelle di pianura e del Comando Piazza di Modena, 6 dic. 1944 - 5 apr. 1945. Si segnalano, in particolare, le relazioni prot. n. 270, del 6 dic. 1944 (doc. n. 113), prot. n. 290, del 14 dic. 1944 (doc. n. 119), nelle quali l'ufficiale di collegamento esprime considerazioni prima sulla crisi del Comando della Divisione "Modena Montagna", poi sulla composizione politica del nuovo organismo cui è affidato il controllo della Divisione stessa (doc. n. 1, 113, 119, 145, 152, 164, 165. Altri documenti riguardanti la situazione politica interna alla Divisione "Modena Montagna" sono contenuti nei regg. 4, 11, 15, 20, 22);
- schema dell'organizzazione militare delle forze modenesi, s.d., non firmato, che prevede l'accentramento del comando nel Comando piazza di Modena (doc. n. 4);
- "I patrioti modenesi in linea per la lotta di liberazione", non firmato, [mag. 1944], che descrive le azioni militari del periodo (doc. n. 5);
- "Organico delle forze partigiane della provincia di Modena", [mag. 1944], specchio dell'organizzazione della Divisione "Modena Montagna" (doc. n. 7, 13);
- circ. del comandante militare della provincia di Modena, Marco Guidelli, del 29 apr. 1945. Comunica che il 30 apr. si terrà, a Modena, la sfilata delle forze partigiane (doc. n. 10. Il documento è rilegato disordinatamente. La pag. n. 2 si trova nove pagine dopo la prima);
- relazione del commissario politico del Corpo d'armata Centro Emilia, "Davide", sulla distribuzione delle forze politiche all'interno delle formazioni partigiane modenesi. Sconosciuto il destinatario della relazione, s.d. (doc. n. 12);
- corrispondenza tra "Angelo" e "Max", esponenti del Partito d'Azione [lug. 1944]. Nella prima lettera "Max" offre ad "Angelo", che si trova a Montefiorino, il comando di tutte le forze partigiane del Partito d'Azione della zona. "Angelo" rifiuta, sia per l'attaccamento ai partigiani con i quali condivide la lotta, sia per ragioni politiche, ritenendo un grave errore la creazione di distinzioni marcate e fratture politiche tra i partigiani e ritenendo la collaborazione militare la base della futura collaborazione politica (doc. n. 14, 15. Il doc. n. 15 è contenuto anche nel reg. 9, n. 43);
- let. di "Toetti" al Cumer, del 25 lug. 1944, con la quale invia le lettere di "Angelo" e "Max" (doc. n. 14, 15). Sottolinea la posizione positiva assunta da "Angelo" (doc. n. 19);
- let. di "Toetti" al Comando della Divisione "Modena Montagna", al Comando del Gruppo Brigate "Est", al Cumer e al Comando della Delegazione Nord Emilia, prot. n. 194, del 3 nov. 1944. L'ufficiale di collegamento esprime alcune considerazioni personali, circa la divulgazione di notizie sull'accoglienza positiva riservata dalle truppe alleate alle formazioni partigiane di "Armando", che a tale proposito ha inviato due biglietti al Comando del Gruppo Brigate "Est" e a "Davide" (mancanti). "Toetti" commenta favorevolmente il riconoscimento dello status di combattenti ai partigiani da parte delle truppe alleante, ma, al contempo, sottolinea il grave momento di difficoltà che attraversano le formazioni partigiane in montagna con l'approssimarsi dell'inverno ed esprime la preoccupazione che la situazione logistica induca i partigiani a ricercare l'incontro con le truppe alleate, minando gli sforzi compiuti per la creazione di un esercito popolare, protagonista militare e politico della Liberazione. Invita dunque il Comando di Divisione, a portare chiarimenti ai partigiani circa le circostanze dell'incontro delle forze di "Armando" con le truppe alleate e circa i compiti delle formazioni partigiane di montagna nella guerra di Liberazione (doc. n. 87. In proposito v. anche reg. 11, doc. n. 20, 22);
- let. di "Toetti" al Comando Divisione "Modena", al Comando Gruppo Brigate "Est", al Cumer e al cap. Romano, prot. n. 210, del 6 nov. 1944, oggetto: "Costituzione dei Comandi di Piazza Comunali - rapporti fra combattenti di pianura e partigiani". Specifica le modalità con le quali il Comando Piazza di Modena e il Cln provinciale stanno procedendo alla costituzione dei comandi comunali, che sono costituiti di rappresentanti militari di tutti i partiti e dai quali dipendono i Gap e le Sap locali. Informa che un Comando comunale è già stato costituito a Zocca ed è diretto dal cap. Romano. Invita alla totale collaborazione con gli organismi locali (doc. n. 90);
- let. dell'ufficiale di collegamento "Brunetti" al Cumer, prot. n. 422, del 26 feb. 1945, con la quale comunica l'entrata in funzione nella carica affidatagli (doc. n. 156).