"Ufficio organizzazione [del Cumer]"
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- Tipologia
- Fascicolo
- Data
- Data:
- 30/1/1944 - 18/5/1945
- Consistenza
- Quantità:
- 222
- Tipologia:
- documento/i
- Contenuto
- Contiene corrispondenza dell'Ufficio organizzazione, intercorsa in particolare con gli ufficiali di collegamento e con le staffette. Contiene inoltre ordini del giorno, circolari e corrispondenza del Cumer con i comandi delle formazioni partigiane. Si segnala:
- let. del Partito d'Azione, Segreteria regionale per l'Emilia Romagna, del 30 gen. 1944, che richiede il finanziamento per il mese di gennaio per i partigiani azionisti delle Sap regionali (doc. n. 1);
- odg del Cumer, del 2 ago. 1944, inviato alla 7^ Bigata Gap "Gianni", operante a Bologna. Comunica che il Distaccamento "Walter Tabacchi, avendo raggiunto il numero di uomini necessari, è promosso a 65^ Brigata, mantenendo la stessa denominazione. Risulterà perciò indipendente dalla Brigata "Gianni" (doc. n. 3). In pari data, analogo odg, prot. n. 6, è spedito a tutte le formazioni partigiane (doc. n. 5);
- odg del Cumer, del 2 ago. 1944, prot. n. 7, a tutte le formazioni partigiane. Informa della costituzione della 66^ Brigata, che opererà sull'Appennino bolognese accanto alla 36^, 62^ e 63^ (doc. n. 6);
- odg del Cumer, del 3 ago. 1944, prot. n. 10. Informa della costituzione di una Delegazione Comando per le province di Reggio, Parma e Piacenza, con controllo sulla zona compresa tra la Valle Curone e la Valle del Dolo. Tutte le formazioni partigiane della zona passano sotto il comando della Delegazione (doc. n. 7, 8);
- odg del Cumer, n. 6, del 5 ago. 1944, prot. n. 13, che propone al Comando generale per l'Italia occupata di riconoscere la qualifica di Eroe nazionale al partigiano "Gianni". Descrive le circostanze della morte, avvenuta a Bologna il 15 lug. 1944, durante uno scontro con ufficiali della Guardia nazionale repubblicana. In suo onore la 7^ Brigata ha assunto la denominazione "Gianni" (doc. n. 10. Lo stesso documento, in forma di lettera, prot. n. 14 Uff. org., del 5 ago. 1944, è contenuto nel reg. 22, n. 15);
- odg n. 7, del 14 ago. 1944, prot. n. 60 Uff. org.. Rivolge un encomio solenne alla 7^ Brigata, per l'azione condotta contro il carcere di S. Giovanni in Monte, che ha portato alla liberazione di quattrocento detenuti (doc. n. 12);
- elenchi delle brigate partigiane e dei gap della regione, redatti dal Cumer. (doc. n. 13, 51, 52, 64, bozze e veline definitive);
- let. del Cumer al Comando dell'8^ Brigata Garibaldi "Romagna", operante a Forlì, [post lug. 1944], che invita il Comando a prende contatti con il Distaccamento "Silvio Corbara", che resterà autonomo anche se operativamente alle dipendenze della Brigata (doc. n. 18. Il doc. è contenuto anche nel reg. n. 1, n. 15);
- let. del Cumer alla 62^, 63^, 66^ brigata Garibaldi, alla Brigata Matteotti e alla Brigata Giustizia e libertà "Ezio Cesarini", tutte operanti nel bolognese, s.d., prot. 71. Comunica la costituzione del Comando di zona: comandante col. "Orfeo", commissario politico "Jacopo" (vicecommissario della 62^, Aldo Cucchi), vicecomandante cap. "Pietro" (comandante della Brigata "E. Cesarini"), vicecommissario "Nino" (commissario della Brigata Matteotti) (doc. n. 19);
- bozza del bando del Cumer, [post 7 nov. 1944], che garantisce la salvezza ai componenti dei corpi armati fascisti che si arrenderanno alle formazioni partigiane (doc. n. 21);
- nota di "Dario", comandante del Cumer, al Comado generale per l'Italia occupata, [post lug. 1944]. Invia un primo resoconto dell'attacco tedesco a Montefiorino, Descrive inoltre sommariamente i rastrellamenti tedeschi in pianura e l'incendio del paese di Funi, vicino Bologna (doc. n. 24);
- circ. del Cumer, prot. n. 3, s.d., oggetto: "Ricuperi e requisizioni". Per permettere alla popolazione di distinguere le requisizioni partigiane dalle razzie operate da delinquenti comuni, invita tutte le formazioni a formare delle squadre specifiche addette alle requisizioni stesse, che rilasceranno regolari buoni ai civili (doc. n. 27, 35, 45);
- odg del Cumer, n. 1, [post 9 giu. 1944]. Invia il suo fraterno saluto a tutte le formazioni partigiane della regione, elogiandole per la lotta condotta contro il nemico (doc. n. 30, 38, 48);
- tel. del Cumer al presidente Bonomi e al ministro Casati, [post 9 giu. 1944], che manifesta l'orgoglio di fare parte del ricostituito Esercito dell'Italia liberata e auspica un rafforzamento dei rapporti con il Governo (doc. n. 31, 39, 49)
- tel. del Cumer al gen. Alexander, [post 9 giu. 1944], che assicura il contributo delle formazioni partigiane regionali alla lotta di Liberazione (doc. n. 32, 40, 50);
- let. del Cumer al Comando generale per l'Italia occupata, del 15 ago. 1944. In risposta a disposizioni relative all'organizzazione delle formazioni partigiane, impartite con circ. n. 13 del Comando stesso (mancante). La lettera parte da un esame della condotta militare delle formazioni partigiane durante la battaglia di Montefiorino e, successivamente, espone le caratteristiche geografiche della regione, dalle quali dipende la tattica militare adottata dai partigiani nella lotta contro il nemico (doc. n. 54, 55);
- relazione dell'ufficiale di collegamento per Ravenna e Ferrara, "Bulow", n. 7, del 20 ago. 1944. Descrive la situazione della provincia e delle formazioni partigiane (doc. n. 57. Altre relazioni sono contenute nel reg. 14);
- circ. dell'Uff. org., n. 14, del 25 ago. 1944, prot. n. 75, che descrive compiti e funzioni degli ufficiali di collegamento (doc. n. 58);
- relazioni dell'Uff. org., del 27 ago. - 10 set. 1944. Descrivono il funzionamento dell'ufficio, l'attività degli ufficiali di collegamento e delle staffette, la situazione finanziaria, i rapporti con gli altri uffici (doc. n. 61, 63, 70);
- let. del Cumer alle formazioni partigiane operanti sull'Appennino bolognese, prot. n. 92, del 9 set. 1944. Informa della costituzione del Comando di zona e della nomina di "Mario", comandante della Brigata "Stella Rossa", quale comandante (doc. n. 66);
- "Rapporto organizzativo mensile sul funzionamento degli Uffici e dei Servizi del Comando Mil.Un.E.R. e delle brigate e distaccamenti dipendenti", del 12 set. 1944, che offre un prospetto dell'organizzazione interna del Cumer, delle funzioni degli ufficiali di collegamento e dei comandi delle formazioni (doc. n. 72);
- let. della Delegazione Nord Emilia al Cumer, del 13 set. 1944. Informa di avere provveduto, nelle tre province dipendenti, alla trasformazione dei comitati militari in comandi di piazza. Chiede delucidazioni sulle funzioni dei comandi e sui loro rapporti con i comandi di zona (doc. n. 73. Il doc. è contenuto anche nel reg. 18, n. 53);
- circ. dell'Uff. org., prot. n. 73, del 4 ott. 1944. Cita le eroiche azioni militari delle brigate 8^, 36^ e "Stella Rossa" (doc. n. 113);
- let. dell'Uff. org. alla Delegazione Nord Emilia, prot. n. 134, del 9 ott. 1944, oggetto: "Situazione militare". Espone considerazioni sulle funzioni del Gap e delle Sap in vista della liberazione di Bologna, alla luce del rallentamento subito dall'avanzata delle forze alleate (doc. n. 135. Il doc. è contenuto anche nel reg. 18, n. 90);
- let. del Cumer al Cln regionale e ai Cln provinciali di Reggio, Parma e Piacenza, prot. n.137, del 9 ott. 1944. Il Cumer, essendo venuto a conoscenza di riserve in merito al riconoscimento della Delegazione Nord Emilia, sottolinea come la Delegazione, costituita in accordo con il Comando generale per l'Italia occupata, sia investita dell'autorità per dirigere tutte le formazioni partigiane delle province citate e per la creazione di comandi piazza provinciali. Invita inoltre i Cln locali a collaborare attivamente con la Delegazione stessa (doc. n. 136, 139);
- due tel. e una lett. del Cumer al Comando Alleato, 15-26 ott. 1944, che descrivono la grave situazione creatasi a Bologna dopo l'annuncio dell'imminente liberazione e assicurano di essere in attesa del segnale convenuto, per dare il via all'occupazione di Bologna (doc. n. 137, 143, all. n. 151);
- let. del Cumer al Comando generale Alta Italia, prot. n. 33, del 22 ott. 1944, oggetto: "Situazione militare". Descrive la sommariamente l'organizzazione delle forze partigiane, in vista della liberazione della città (doc. n. 150);
- odg del Cumer, del 20 nov. 1944, che elogia il Gruppo di Brigate "Est" della Divisione "Modena Montagna", per la battaglia di Benedello (doc. all. n. 159);
- odg del Cumer, [post 7 nov. 1944], che elogia la 7^ Brigata Gap "Gianni", per la battaglia condotta a Bologna, in Via del Macello (doc. n. 162);
- odg del Cumer, del 27 nov. 1944, che ricorda il sacrificio di venti partigiani della 63^ Brigata, caduti in combattimento a Castel Debole (doc. n. 163);
- elogio del gen. dell'Esercito Giovanni Messe, del 3 dic. 1944, ai partigiani bolognesi (doc. n. 164. Il doc. è contenuto anche nel reg. n. 26, n. 4, 102);
- let. del Cumer al Comando generale per l'Italia occupata, prot. n. 7/C, del 22 gen. 1945, oggetto: "Proposta di ricompensa al valore", che chiede di dichiarare Eroe nazionale Giovanni Martini "Paolo", vicecomandante della 7^ Brigata Gap "Gianni", ucciso dalle Brigate nere nel dic. 1944 (doc. n. 175);
- lett. del Comando della 7^ Brigata Gap "Gianni" al Cumer, del 27 gen., 29 gen., 3 feb., 9 feb. 1945, che propongono per la ricompensa al valore militare i gappisti: "Scalabrino", "Gioe (Joe)", "Italiano", "Aldo", "Sergio", "Mario", "Mario Ventura", "Alcestino". Il 10 feb. 1945, con lett. prot. n. 016 /C, il Cumer inoltra la richiesta al Comando generale per l'Italia occupata (doc. n. 177-181, 184, 188-190);
- odg del Cumer, prot. n. 441/U.C., del 6 feb. 1945. Rende noto che il 4 feb. 1945, a Ravenna, il Comando Alleato ha consegnato la medaglia d'oro al valore militare a "Bulow", comandante della 28^ Brigata Gap "Mario Gordini" (doc. n. 186);
- odg del Cumer, prot. n. 017/C, del 14 feb. 1945, che cita per il valore dimostrato in battaglia il commissario politico "Fulmine" della Brigata Sap "Paolo" (doc. n. 191);
- let. del Cumer, prot. n. 030/C, del 10 mar. 1945, ai comandi partigiani del modenese, al Cln provinciale e al Comando piazza, nella quale, dopo avere rilevato le polemiche sorte tra i rappresentanti del Pci delle zone montane e del Centro politico della Montagna del Movimento democratico cristiano ed avere ribadito l'impostazione patriottica e non partitica che deve animare il movimento partigiano nella guerra di Liberazione, propone la creazione di un Comando unico operativo, che diriga le azioni di tutte le formazioni della zona (doc. n. 195. Il doc. è contenuto anche nel reg. 22, n. 44. Altri documenti riguardanti la situazione politica interna alla Divisione "Modena Montagna" sono contenuti nei reg. 9, 11, 15, 20, 22);
- proposta del Comitato provinciale di Modena del Partito d'Azione, del [mar. 1945], per l'organizzazione del Comando unico operativo provinciale (doc. n. 197);
- circ. del commissario politico del Comando Divisione "Bologna", del 3 apr. 1945, che, dietro proposta del Clnai al Governo nazionale, comunica la costituzione della Divisione stessa (doc. n. 198).
I documenti successivi alla Liberazione (doc. n. 203-222) sono costituiti di atti amministrativi rivolti ai cittadini, quali permessi di circolazione, autorizzazioni diverse e convocazioni negli uffici del Cumer.
- Numerazione
- Numero:
- 4
- Stato di conservazione
- Descrizione danni:
- Alcuni documenti risultano parzialmente leggibili.
- Unità di conservazione
- Unità di conservazione:
- busta
- Numero / i:
- 1
- Note
- - Documenti esclusi dalla consultazione:
- atti del Tribunale Militare del C.V. della L. di Bologna, del 13 mar. 1945 (doc. n. 196. Il doc. è contenuto anche nel reg. 26, n. 46).
Relazioni
Soggetto produttoreCucchi, Aldo
Fondo di appartenenzaAldo Cucchi
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