"Spunti per film"
Fascicolo
Metadati
- Tipologia
- Fascicolo
- Data
- Data:
- anni [1950]
- Contenuto
- Tracce per copioni cinematografici. Contiene:
- "Fin che vivrò". Il soggetto, scritto durante al detenzione nel carcere di Regina Coeli di Roma (v. un. n. 42), riguarda la storia di un reduce della guerra, mutilato, che ipotizza il suicidio. La "Didascalia introduttiva", significativa dell'impegno sociale e civile di Ruggero Zangrandi, ricorda che «i mutilati sono la guerra che sopravvive: sono i morti che vivono" e che tutti hanno il dovere di assisterli, curarli, di essere solidali con loro»;
- "Appunti per un film sul quarantotto", film rievocativo in vista del centenario delle rivoluzioni liberali in Europa;
- "La repubblica del sole". Film a contenuto surreale, incentrato sulla storia di un detenuto che, dopo avere letto La Repubblica di Platone, propone agli altri compagni di andare a vivere in un'isola deserta, senza fare più ritorno nella società, e costruire una nuova civiltà. I detenuti, coinvolgendo anche il direttore del carcere, riescono a fuggire e a raggiungere la loro destinazione. La trama si snoda poi intorno al dibattito tra le autorità, che vogliono catturare gli evasi, e l'opinione pubblica, che li sostiene, fino a quando, annunciando il falso ritrovamento di un tesoro, gli evasi ottengono di restare sull'isola e lavorare al loro progetto. La parte finale si sofferma sulle dinamiche interne alla nuova società, dove, per reprimere i crimini, vengono costruite nuovamente delle carceri, alle cui finestre, anziché delle grate, vengono apposti "eleganti cerchi in ferro battuto". Nello scritto Ruggero Zangrandi si sofferma, inoltre, sulle modalità di realizzazione del film, che, scrive, «non deve essere trattato con intenti buffoneschi, ma con convinzione e con la massima cura dei dettagli»;
- "Il seme nel solco", storia di otto reduci, disgustati dalla vita borghese, che fondano una comunità agricola ideale e intendono vivere «riscattando con l'educazione e l'esempio la popolazione semibruta di una plaga feudale del meridione». Snodandosi intorno agli intrecci che coinvolgono le vite dei personaggi, il film, descrivendo l'economia della comunità, basata su metodi di coltivazione moderni, l'equa distribuzione dei prodotti e il riscatto della terra, mostra l'arretratezza e la miseria nella quale vivono braccianti e fittavoli;
- "Una favola d'amore". Il film, che si svolge in un paese e in un tempo moderno, ma irreale, racconta la tragica storia d'amore tra due studenti, divisi dalla guerra;
- "Progetto per il concorso cinematografico bandito dal Comitato romano per l'8 marzo presso il comitato provinciale U.D.I.". Il film, dal titolo "Il grande riscatto", narra la storia di giovani che combattono il fascismo. E' firmato dalla moglie di Ruggero Zangrandi, Nora Gulotta.
- Numerazione
- Numero:
- 718
- Unità di conservazione
- Unità di conservazione:
- busta
- Numero / i:
- 45
Relazioni
Soggetto produttoreZangrandi, Ruggero
Fondo di appartenenzaRuggero Zangrandi
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