Gaetano Zoccatelli, avendo letto sui giornali del processo di Varese, scrive a Ruggero Zangrandi per narrare un episodio accaduto il 9 set. 1943, che ritiene possa essere di qualche utilità nell'avvalorare la tesi dell'accordo intercorso tra la casa reale e i tedeschi in relazione alla fuga da Roma. Gaetano Zoccatelli, operatore di ripresa, che si trovava in quei giorni a Rio Freddo con la troupe cinematografica che girava il film "La freccia nel fianco" (nel corso del processo di Varese fu chiamato a testimoniare il regista del film Carlo Ponti), vide infatti passare il convoglio che trasportava il re e il Governo diretto a Pescara. Informa Ruggero Zangrandi che furono girate alcune scene del passaggio. Ruggero Zangrandi ringrazia, assicurando che terrà conto delle informazioni fornite per la ristampa del volume. Lo invita inoltre a inviare uno scritto al Tribunale, di contenuto analogo a quello da lui ricevuto. La corrispondenza prosegue con ulteriori scambi di notizie sull'episodio.