Lettera ad Alfredo Reichlin
Fascicolo
Metadati
- Tipologia
- Fascicolo
- Data
- Data:
- s.d.
- Consistenza
- Quantità:
- 1
- Tipologia:
- documento/i
- Contenuto
- La lettera, che lo stesso Ruggero Zangrandi definisce «imbarazzante», prende lo spunto dalla lettura dell'ultimo resoconto del Comitato centrale del Pci, per esprimere considerazioni sull'informazione fornita ai compagni dalla stampa del Partito, che risulta carente e poco chiara. Scrive in proposito ad Alfredo Reiclin: «devo però aggiungere - a titolo di franca protesta - la mia umiliazione di trovarmi - e non da oggi - in questa singolare situazione: che, se voglio tentare di capire qualcosa, devo leggere la stampa avversaria o affidarmi a talune mormorazioni [...]; mentre se mi fondo sui documenti ufficiali e resoconti non sospetti, il senso delle questioni rimane come affogato in un mare di parole, circondato da cautele verbali atte a impedire la comprensione ai non iniziati». Propone dunque l'utilizzo di uno stile diverso nel riferire le notizie, improntato alla stessa chiarezza che si utilizza nel riferire quelle riguardanti gli altri partiti politici ed eliminando quella sorta di «mistero», che sembra creato per impedire agli avversari di conoscere le vicende, ma ne impedisce la comprensione anche ai militanti. «Cominciamo a capirci, caro Reichlin, con le parole - conclude Ruggero Zangrandi -; e ci intenderemo più facilmente anche per i concetti e gli indirizzi. L'unità del partito è una grande cosa, ma non si salvaguarda solo verticalmente, impedendo e controllando le correnti: si garantisce anche evitando che si formino, in senso orizzontale, stratificazioni di compagni che sanno tutto, o di più, o di meno, o niente affatto».
- Numerazione
- Numero:
- 52
- Unità di conservazione
- Unità di conservazione:
- busta
- Numero / i:
- 7
Relazioni
Soggetto produttoreZangrandi, Ruggero
Fondo di appartenenzaRuggero Zangrandi
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