Il volume, realizzato in collaborazione con Marcello Venturoli, esce nel giu. del 1951, presso l'editore Nistri Lischi (Pisa).
Raccoglie la corrispondenza intercorsa tra i due autori dall'ott. 1949 alla metà del 1950, che contiene un confronto sui principi ideali che ispirano la loro appartenenza politica (Ruggero Zangrandi è comunista e Marcello Venturoli liberale). La corrispondenza, spiega Ruggero Zangrandi a Mario Montagnana nella lettera del 9 apr. 1951, nella quale ripercorre tutta la storia della pubblicazione, prende avvio su sollecitazione di Marcello Venturoli e nasce con un carattere privato. Solo successivamente, anche per le pressioni esercitate dall'editore, prende corpo l'idea della realizzazione del volume. Nella lettera a Montagnana, Ruggero Zangrandi chiede inoltre, prima della pubblicazione, un confronto con il Partito relativo all'aderenza del volume «all'intento divulgativo che si ripromette» e al contenuto «di carattere ideologico e politico». Invia i pareri espressi anche da altri militanti (Paolo Alatri, Franco Ferri e Niccolò Gallo).
Il volume riceve, all'uscita, un'accoglienza favorevole da parte del pubblico e della critica, anche se molto presto, rileva Ruggero Zangrandi nella corrispondenza, intorno ad esso si crea una cortina di silenzio.
Nell'ago. del 1951 il libro riceve il Premio Viareggio per la saggistica.