L'idea di realizzare uno spettacolo teatrale basato sui risultati delle ricerche storiche svolte da Ruggero Zangrandi sui fatti del set. 1943, nasce, con la collaborazione di Enzo De Bernart nel periodo del processo di Varese (v. serie XXXII). Il primo copione è pronto nel gen. del 1968. Successivamente inizia la collaborazione con Luigi Squarzina, che porta a vari rifacimenti, soprattutto a causa delle difficoltà incontrate dai dei due autori, che mancano di esperienza specifica nel settore.
Nell'apr. 1970 il copione definitivo è spedito al regista, che lo definisce sufficientemente «teatralizzato», anche se bisognoso di alcuni ritocchi finali, che possono venire solo dalla sua esperienza di regista. Chiede in proposito il consenso dei due autori, che aderiscono totalmente alla richiesta.
Nella lettera del 20 apr. 1970 a Ivo Chiesa (v. un. n. 888), della Direzione del Teatro stabile di Genova, che riguarda la definizione dei diritti d'autore dello spettacolo, Ruggero Zangrandi ed Enzo De Bernart esprimono le motivazioni alla base della scelta che li ha portati a cimentarsi con un'impresa così diversa rispetto al loro abituale settore di attività: «sin da principio - scrivono -, noi vedemmo questa impresa teatrale, oltretutto se non soprattutto, come un serio impegno politico e civile, una battaglia per la verità storica, la dissacrazione di certi miti, ecc.».
Lo spettacolo teatrale "8 settembre", per la regia di Luigi Squarzina, testi di Ruggero Zangrandi e Enzo De Bernart, è messo in scena al Teatro stabile di Genova, nel mar. 1971, dopo la morte di Ruggero Zangrandi.
Il testo è pubblicato in Enzo De Bernart, Luigi Squarzina, Ruggero Zangrandi, 8 settembre, Edizioni del Teatro stabile di Genova, n. 18, mar. 1971.