Nel 1993, dopo anni di tentativi, Tremaglia e i gruppi parlamentari del Movimento sociale italiano-Destra nazionale furono molto vicini al varo della legge sul riconoscimento del diritto di voto ai connazionali residenti all'estero. Un importante risultato, prodromico a tale legge, fu l'Anagrafe degli italiani all'estero (Aire), necessaria all'individuazione dei connazionali titolari del diritto di voto. Ciò avvenne con la legge 27 ottobre 1988, n. 470, e con il suo regolamento di esecuzione, contenuto nel Dpr n. 323 del 6 settembre 1989. Nel giugno 1993 alla Camera dei deputati un progetto legislativo di Tremaglia, che prevedeva l'istituzione di quattro circoscrizioni estere per l'elezione di 20 deputati, decadde per mancanza del quorum.
Tremaglia proseguì nei tentativi per la disciplina della materia, che solo nel 2000 divenne legge dello Stato.