Questa serie raccoglie quasi tutta la produzione scientifica e intellettuale di Pellizzi, nella sua qualità di giornalista, conferenziere, traduttore, prefatore, sociologo, professore universitario e direttore di rivista. Essa è infatti composta da un'ingente quantità di taccuini (ben 30), blocchi per note e fogli di appunti vari, oltre a schede bibliografiche, che percorrono tutto l'arco della sua vita intellettuale. La restante parte della documentazione è costituita dagli scritti di carattere sociologico, dagli articoli dattiloscritti per il «Corriere della sera», per «La Lettura del Medico», per «Il Borghese», con relativa corrispondenza.
Alcuni fascicoli, composti direttamente da Pellizzi, attestano la sua attività professionale, in special modo: a) il legame e il contributo dato alla Scuola di perfezionamento per gli studi sui problemi del lavoro, alla cui costituzione egli lavorò personalemente e di cui fu direttore; b) all'Ordine dei Cavalieri del Lavoro, per il quale assunse la presidenza del Comitato studi e programmi (C.S.P) (1958-1959); c) all'Associazione italiana di scienze sociali (AISS), in quanto presidente del Gruppo italiano di Sociolinguistica aderente alla Sezione di sociolinguistica della International Sociological Association (1967-1969); d) all'Istituto di scienze sociali di Urbino, dove tenne la cattedra di Storia e teorie delle scienze dell'uomo e fece parte del Comitato tecnico per la ristrutturazione dell'Istituto stesso (1968-1970).
Una parte di documentazione di particolare rilevanza è costituita dai fascicoli che riguardano la «Rassegna italiana di sociologia», di cui egli fu fondatore e direttore (1960-1979). Nella serie, infatti, sono presenti sia gli articoli di Pellizzi per la «Rassegna», alcuni dei quali in forma di dattiloscritto mentre altri in bozze, sia i lavori dei collaboratori e la relativa corrispondenza.