Si tratta in massima parte di block notes di media grandezza, fittamente riempiti a mano dallo stesso Valitutti con i testi dei numerosi discorsi pronunciati nell'ambito della sua carriera di uomo politico.
L'identificazione e la datazione di questi discorsi si è rivelata piuttosto difficile. Nella maggior parte dei casi, infatti, i discorsi non sono datati e non riportano un titolo esplicito sulla copertina e spesso la città in cui l'evento si volse è segnalata nel testo solo da un'iniziale puntata.
Di conseguenza, per attribuire una datazione e individuare i destinatari si è proceduto ad un esame del testo, non sempre con risultati completamente sicuri e segnalati pertanto in fase di schedatura con parentesi quadre o notazioni specifiche.
In qualche caso, tuttavia, il block notes riporta un'annotazione sulla copertina indicante la città in cui fu tenuto il discorso e la circostanza (campagna elettorale, celebrazione o commemorazione, ecc), consentendo una sicura identificazione dell'evento.
Le copertine dei notes sono spesso fittamente ricoperte di annotazioni, ma nella maggior parte dei casi esse non sono direttamente correlate con il contenuto, poiché Valitutti usava appuntarvi i particolari più svariati man mano che gli venivano alle mente: numeri di telefono, nomi di persone con cui doveva incontrarsi, persone di riferimento nei vari luoghi in cui andava a presentare i suoi discorsi ecc. Anche in presenza di annotazioni sui taccuini non datati, quindi, è sempre difficile ricavare una data certa alla quale attribuire il testo specifico.
Stante la difficoltà di identificare correttamente i singoli eventi per i quali Valitutti pronunciò i discorsi, si è proceduto ad una schedatura analitica di ciascun block notes: nella scheda sono stati riportati tutti gli elementi che potevano costituire un elemento di identificazione, tra cui soprattutto l'incipit, più che necessario nei casi in cui si fosse privi di un titolo certo. In questo modo, in alcuni casi, è stato possibile ricongiungere più redazioni dello stesso discorso, e cioè il manoscritto e la sua trascrizione dattiloscritta o versione a stampa.
I discorsi sono divisi in tre sottoserie: 1, Discorsi politici; 2, Discorsi elettorali; 3, Discorsi diversi. La decisione di suddividere in tal modo la serie è stata presa in seguito alla constatazione che una divisione di questa natura era già stata prevista dallo stesso Valitutti. Sui taccuini, infatti, è spesso presente un'annotazione che indica per quale scopo venne pronunciato il discorso, e fondamentalmente le categorie predisposte dall'uomo politico sono due: discorsi elettorali e discorsi politici. La terza categoria, corrispondente alla sottoserie 3, Discorsi diversi, è stata creata per analogia in sede di riordino collocandovi i numerosi discorsi che per loro natura non potevano rientrare nelle due sottoserie precedenti.