I membri dell’adunanza discutono della richiesta del Ministero dell’Interno sulle tasse di copia dei documenti d’Archivio. 
Si fanno presenti le insistenze di Luigi Alberto Ferrai affinché sia ripresa la stampa dei Monumenta Mediolanensia, la Giunta non prende alcuna deliberazione. Si incarica il segretario di trattare col Ferrai per risolvere i dubbi del primo foglio.
Sulla proposta di Pier Silverio Leicht di un convegno a Cividale in occasione del centenario di Paolo Diacono, per discutere la futura edizione critica della Historia Langobardorum, la Giunta delibera che si risponda che l’Istituto, sarà rappresentato al Centenario.

La Giunta, saputo che Ippolito Malaguzzi-Valeri non ha ancora risposto alla lettera inviata dall’Istituto sul lavoro di preparazione delle nuove edizioni di Sicardo e di Salimbene, stabilisce che si scriva nuovamente.
Il Segretario legge un rapporto di Augusto Martelli sull’esplorazione della cripta di S. Vincenzo in Volturno, che crede opportuno riprodurre tutte le pitture, e chiede per il lavoro quattrocento lire. La Giunta su proposta del Presidente, delibera che si scriva al Ministero affinché provveda ad assicurare la solidità della cripta pericolante e concorra alla spesa della riproduzione fotografica di tutte le pitture.
La Giunta sarebbe disposta a far stampare dei cartoncini che sarebbero distribuiti col III vol. per emendare alcune sviste di Domenico Comparetti. 
La Giunta delibera poi che si pubblichi in un fascicolo del Bullettino l’articolo di Augusto Gaudenzi sulle “Società delle arti bolognesi”.
Il Segretario riferisce intorno alla revisione dei primi cinque fogli del II volume degli “Annali Genovesi di Caffaro”. E poiché la stampa della tipografia dei Sordo-muti di Genova, sarebbe lunga e non facile, ha creduto, udito prima il parere di Ugo Balzani e Oreste Tommasini, di pregare Cesare Imperiale di Sant'Angelo, affinché chieda alla tipografia dei Sordo-muti se sarebbe disposta ad abbandonare il lavoro dietro il pagamento della composizione fin qui fatta. La Giunta approva.
Il Segretario legge una lettera del cav. Bobbio della tipografia Forzani, il quale dice che per uno scambio questa ha utilizzato in due pubblicazioni sue la carta filigranata dell’Istituto.