Molti scritti di Ciarlantini sono stati reperiti quali carte sciolte negli scatoloni in cui l’archivio era conservato. Al pari degli altri più strutturati ab origine, essi sono stati racchiusi in fascicoli, radunati secondo l’ordine di reperimento nei vari scatoloni. Alcuni elementi fanno pensare che parte dei fascicoli con simile tipologia sia stata confezionata dalla figlia Myrtia, con titoli da lei apposti. In questi casi, anche se i fascicoli contengono scritti apparentemente senza legame o logica, tali incartamenti sono stati mantenuti, non disponendo di elementi che suggeriscano l’ordine conferito dal soggetto produttore. Le diverse tipologie presenti nell'ambito della serie hanno condotto alla distribuzione della documentazione in sei sottoserie: Articoli in periodici; Manoscritti e appunti; Lavori teatrali; Conferenze; Rapporti ufficiali; Monografia.

Presumibilmente gli scritti di Franco Ciarlantini qui conservati rappresentano la quasi totalità della sua produzione giornalistica e scientifica, a partire dal 1910 fino a scritti pubblicati postumi; non sono presenti, con l'eccezione di un testo, le sue monografie - né quali manoscritti né i volumi pubblicati - e nemmenoi libri scolastici, che pubblicò numerosi per le classi elementari.
Nella sua vita si occupò di problemi pedagogico-educativi, di questioni sindacali, di teatro, di editoria e diffusione del libro e della cultura, di cultura straniera. Tutto questo si trova nella sua varia produzione culturale, dagli articoli in periodici (quotidiani e riviste con varia periodicità) ai discorsi - durante convegni o conferenze -, passando per le relazioni ufficiali.