Vincenzo Solli ha intrattenuto corrispondenza prolungata nel tempo con alcuni militanti della lotta armata durante la loro carcerazione. A partire dal 1979 e sopratutto nella fase più acuta dello scontro rivoluzionario in Italia, cioè i primi anni 80. In quel periodo il carteggio è stato intenso con esponenti di primo piano delle Brigate Rosse, Arialdo Lintrami, Giuliano Naria, Loris Paroli, o contigui alle stesse come Beppe Battaglia e Agrippino Costa. Di quest'ultimo peraltro conserva copia delle bozze della sua autobiografia, "Sepolcro legale".
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