Gli scritti di Melchionda sono giunti alla Fondazione in più momenti: dopo la donazione avvenuta nel 2019,  tra il 2020 e il 2021 si sono avuti altri due versamenti di documentazione, costituita in massima parte da manoscritti o ritagli stampa o periodici con articoli del soggetto produttore.
Quanto di questa tipologia è giunto in precedenza, nel 2019, era contenuto in un unico fascicolo piuttosto consistente, senza un ordine preciso al suo interno. Si è ritenuto opportuno operare alcune distinzioni, quelle che si è potuto realizzare, tra articoli datati e articoli non datati ed enucleando inoltre gli articoli scritti durante il soggiorno spagnolo delle prime settimane del 1957. Vi è poco altro di più, di un periodo successivo a quello preminente.
In seguito, con i due distinti versamenti cui si è accennato, è giunta ulteriore documentazione consistente fra l’altro in suoi scritti. Si è proceduto all’implementazione di ciò che è stato ricevuto e ora la serie risulta composta da diciannove fascicoli. Si tratta non solo di articoli ma anche di brevi pubblicazioni e appunti di lavoro.

Raccolta di articoli e di scritti del soggetto produttore sia in forma dattiloscritta, sia quali ritagli stampa, sia contenuti in riviste, per lo più pubblicati in periodici vari, come "Cronaca italiana", "I Vespri d'Italia", "Tabula rasa", "Asso di bastoni", "Il Nazionale", "Il Popolo italiano", “Gazzetta del Sud”, “Arti e mercature”, “Industria toscana”, “Totalità”, o non pubblicati. Vi è inoltre il surplus non pubblicato del volume Il volto di Dioniso. Filosofia e arte in Julius Evola, Basaia editore, Roma 1984.

II fascicoli giunti con la donazione primitiva appartenevano a un unico incartamento, ove erano disposti alla rinfusa. Si è proceduto alla individuazione di elementi comuni tra i documenti conservati, il che ha consentito di istituire tre unità archivistiche, una con gli articoli datati o databili, un'altra con articoli di incerta datazione, benché riferibili agli anni Cinquanta, una terza con articoli redatti nel periodo di permanenza in Spagna, nel 1957. Per ciò che concerne gli scritti versati in un secondo momento, gli articoli giornalistici in forma dattiloscritta sono stati raccolti in un'unica unità archivistica, mentre appunti, manoscritti, componimenti vari hanno trovato posto in fascicoli autonomi.