Si descrivono in questo livello i sussidi e i materiali didattici prodotti, curati e raccolti dall’ortopedagogista Maria Teresa Rovigatti durante gli anni di esercizio della sua professione.
La sezione si compone di 140 unità, conservate in 30 differenti scatole e aventi estremi cronologici che vanno dal 1953 fino al 1995.
Questi sussidi e materiali di stampo didattico sono stati creati e utilizzati negli anni allo scopo di formare, in modo valido e completo, gli alunni delle classi elementari differenziali dipendenti dalla S.M.O. di Roma, frequentate da giovanissimi che presentavano difficoltà nell’apprendimento, ritardo, insufficienza mentale di diverso grado, disabilità visiva, e che quindi necessitavano di materiale didattico appositamente strutturato.
Una parte dei sussidi sono frutto dell’attività di studio, rielaborazione e cura da parte di Maria Teresa Rovigatti dei Sussidi per l’insegnamento elaborati ed editi nel 1931 da Giuseppe Montesano e Luigia “Gina” Mangili (pedagogista, stretta collaboratrice del Montesano e direttrice delle classi elementari differenziali dipendenti dalla S.M.O. dal 1938 al 1955); infatti, in collaborazione con la casa editrice Avio di Armando Armando, nel 1963 Maria Teresa Rovigatti si è occupata in prima persona della pubblicazione della nuova edizione di tali Sussidi, sviluppandone alcuni principi e rendendoli particolarmente applicabili per favorire l’apprendimento attraverso la tecnica detta del frazionamento dello sforzo, la quale prevede un impegno nell’apprendimento, da parte dei piccoli alunni, “frazionato”, dosato, proporzionato alle loro capacità e caratteristiche.
Questa rielaborazione ha visto la partecipazione attiva di Vana Tamorri, docente e collega di Maria Teresa Rovigatti. Gli appunti della Tamorri, infatti, spesso presenti all’interno delle scatole e delle confezioni contenenti i sussidi, testimoniano il grande utilizzo che è stato fatto di questo materiale e l’attenzione per preservarlo al meglio nel tempo.
Questi oggetti riportano, sulle buste, scatole e contenitori utilizzati per conservarli, le segnature originali rintracciabili nella pubblicazione informativa per il loro utilizzo. Le segnature fanno riferimento alle due sezioni in cui, originariamente, i sussidi sono stati divisi: Sezione Lingua (L) e Sezione Aritmetica (A). In alcuni casi, sono state trovate segnature diverse o non pienamente coincidenti con la descrizione riportata all’interno dell’opuscolo; in ulteriori casi, invece, le segnature non coincidono con il materiale conservato per via di un riutilizzo, nel corso del tempo, del materiale di condizionamento.
Accanto a questi sussidi rielaborati troviamo, inoltre, ulteriore materiale didattico prodotto e raccolto da Maria Teresa Rovigatti – molto probabilmente con la collaborazione di Vana Tamorri e di altre docenti - e ampiamente utilizzato all’interno delle classi differenziali.

La scelta operata in fase di lavoro è stata quella di descrivere nel dettaglio, in un primo momento, tutte le unità componenti la sottoserie e successivamente dividerle, in base alla segnatura o, se mancante, alla tipologia e alle caratteristiche, in cinque distinte sezioni.
In riferimento ad alcuni oggetti, la linea di separazione tra le diverse sezioni è apparsa molto labile: abbiamo comunque operato delle scelte in base alle informazioni acquisite, alla tipologia e alle annotazioni talvolta presenti.
I sussidi e i materiali sono organizzati come segue:
La sezione “1 L. Lingua” raccoglie sussidi didattici e materiali utilizzati dalle docenti per l’insegnamento delle nozioni basilari per produzioni scritte e orali in lingua italiana;
La sezione “2 A. Aritmetica” raccoglie un buon numero di materiali utilizzati per l’insegnamento delle nozioni basilari di aritmetica, calcolo e geometria;
La sezione “3 G. Gioco” raccoglie una nutrita quantità di giochi di natura didattico-educativa, per l’insegnamento e il rafforzamento di concetti e nozioni;
La sezione 4 comprende tutti quei sussidi, di genere difforme, non rientranti nelle sezioni individuate in precedenza. Sono qui riportati, infatti, oggetti e materiali utili all’insegnamento di nozioni di geografia, storia, arte, primi libri e altro materiale utilizzato durante i corsi di formazione per docenti;
La quinta e ultima sezione si distingue dalle precedenti per la presenza di materiale didattico utilizzato per l’insegnamento di nozioni ad alunni con grave disabilità visiva.

- MANGILI Gina, Guida a l’insegnamento in seconda elementare differenziale e classi successive, Roma : Edizioni dell’Opera Scuola Magistrale Ortofrenica di Roma, 1952;
- MANGILI Gina, Guida a l’insegnamento in una prima classe elementare differenziale, Roma : Edizioni dell’Opera Scuola Magistrale Ortofrenica di Roma, 1953;
- ROVIGATTI Maria Teresa, Educhiamo i meno dotati, Brescia : La Scuola, 1961;
- ROVIGATTI Maria Teresa, Sussidi per classi di prima differenziale e speciale, Roma : Avio, 1963;
- ROVIGATTI Maria Teresa, Didattica dell’apprendimento per subnormali, Roma : Armando Armando, 1971.

I sussidi e i materiali sono conservati in maniera provvisoria come segue:

-Scatola A: Unità 1;
-Scatola B: Unità 2;
-Scatola C: Unità 3-9;
-Scatola D: Unità 10-19;
-Scatola E: Unità 20-29;
-Scatola F: Unità 30-32;
-Scatola G: Unità 33-35;
-Scatola H: Unità 36-37;
-Scatola I: Unità 38-44;
-Scatola J: Unità 45-50;
-Scatola K: Unità 51-60;
-Scatola L: Unità 61-62;
-Scatola M: Unità 63-67;
-Scatola N: Unità 68-74;
-Scatola O: Unità 75-79;
-Scatola P: Unità 80-87;
-Scatola Q: Unità 88-96;
-Scatola R: Unità 97-108;
-Scatola S: Unità 109-116;
-Scatola T: Unità 117-120;
-Scatola U: Unità 121-129;
-Scatola V: Unità 130-131;
-Scatole W, X, Y: Unità 132;
-Scatola Z: Unità 133-136;
-Scatola AA: Unità 137;
-Scatola BB: Unità 138;
-Scatola CC: Unità 139;
-Scatola DD: Unità 140.