(Sebenico, 20/2/1915 – Albano Laziale, 11/7/1998)
Mons. Giovanni Eleuterio Lovrovich, nacque a Sebenico in Dalmazia il 20 febbraio 1915. Trasferitosi il padre a Zara, Giovanni ci terminò le scuole elementari di San Crisogno. All’età di 11 anni manifestava il desiderio di entrare nel seminario arcivescovile della grande città dalmata, dove compì tutti gli studi previsti: ginnasio, liceo e corso di teologia, e incontrò il canonico Pietro Doimo Munzani che, alla morte del vescovo di Zara Giovanni de Borzatti, fu eletto dal Papa Pio XI vescovo della città nel 1926.
Nel 1938 fu ordinato sacerdote dall’arcivescovo Doimo Pietro Munzani, e subito inserito nel ministero pastorale.
Nel 1941 Zara fu evacuata e bombardata dagli jugoslavi, ed insieme agli altri sacerdoti, Don Giovanni fu inviato in città per prestare soccorso materiale e spirituale alla popolazione restante, e gli fu affidata la custodia della chiesa di San Simeone. 
Nel 1943 Zara fu occupata dai tedeschi, e distrutta sistematicamente dai bombardamenti dell’aviazione angloamericana. Don Giovanni Lovrovich venne nominato vicario economo della collegiata di San Simeone, incarico che mantenne fino al 25 luglio 1948, data all’esodo forzato.
Nel 1944, la città passò alle milizie partigiane di Tito, e la questione della Dalmazia italiana stava per essere liquidata una volta per tutte. Gli italiani furono sottoposti ad ogni genere di soprusi da parte degli slavi; don Giovanni fu oggetto di minacce e bersagliato da immondizie mentre celebrava la messa, e gli fu impedito di entrare in ospedale, finché nel 1946 fu prelevato da milizie armate e tradotto in caserma per essere sottoposto a opprimenti interrogatori, e rimesso in libertà dopo sei mesi.
Fra il 25 e il 26 luglio 1948 anche don Giovanni, insieme al padre e alla sorella, lasciava esule per sempre Zara e la sua natia Dalmazia per approdare in Italia traghettato dalla motonave Istria.
Nel 1949 venne accolto nella diocesi di Albano con l’incarico di cappellano presso l’istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane (detti i Carissimi), poi nominato direttore spirituale del Seminario diocesano, e vicario coadiutore di mons. Grassi nel luglio del 1950.
Nel 1963, Papa Giovanni XXIII nominò don Giovanni Cameriere Segreto Soprannumerario.
Alla ricorrenza dei 50 anni del suo sacerdozio, si rese conto del suo stato di salute, e rinunciò al suo impegno pastorale non senza sofferenza e con grande spirito di accettazione. Si ritirò nella casa dei sacerdoti presso il Seminario di Albano, dove serenamente si ricongiunse alla Casa del Padre l’11 luglio 1998.
 

Il fascicolo contiene un saggio e due opuscoli sul mons. Giovanni Eleuterio Lovrovich.
1.    Biografia d. s. “Vita e opere di mons. Giovanni Eleuterio Lovrovich”. Consistenza 9 cc. (1)
2.    Opuscolo “La Comunità Parrocchiale di San Barnaba Apostolo ricorda Don Giovanni a 10 anni dal suo ritorno al Padre”. Con il patrocinio della Città di Marino. Luglio/2008, Tipografica Renzo Palozzi – Marino. Consistenza 24 pp. (2)
3.    Opuscolo “Ugo Onorati – Anna Maria Enriques Agnoletti – partigiana nei Castelli Romani”. Marino, 25 aprile 2010. Consistenza 12 pp. (3)
 

Sulla Dalmazia:
Giovanni Eleuterio Lovrovich, Zara dai bombardamenti all’esodo (1943-1947), Marino, 1974, pp. 164
Giovanni Eleuterio Lovrovich, Pietro Doimo Munzani Arcivescovo di Zara, Marino, 1978, pp. 174
Su Marino:
le Maestre Pie Venerini a Marino 1732-1954, [s. a. ma di don Giovanni Lovrovich], Marino, 1954
Giovanni Eleuterio Lovrovich, Prefazione a San Barnaba Apostolo, [s. a. ma di Zaccaria Negroni]
Giovanni Eleuterio Lovrovich, Jacopa dei Settesoli, terziaria francescana castellana di Marino, I° ed. (1976) e II° ed. (1976)
Giovanni Eleuterio Lovrovich e Franco Negroni, “Lo vedi, ecco Marino…”. Storia, tradizioni, leggende, personaggi, usi e costumi di uno tra i più antichi Castelli Romani. Marino 1981
Giovanni Eleuterio Lovrovich, Jacopa dei Settesoli castellana di Marino, ed. Ripagrande 1983
Giovanni Eleuterio Lovrovich, Girolamo Torquati, storico e filologo marinese del XIX secolo, Marino, Pro Loco, 1980