Il maestro Giovanni (Nino) Serdoz nacque a Fiume il 7 maggio 1909. Morti i genitori precocemente, egli visse con gli zii Antonia e Stefano. Abitò a Fiume nel quartiere Braida, in via Manzoni. Effettuò gli studi alla scuola di musica di Fiume e poi al Conservatorio “Tartini” di Trieste. Studiò violino e viola con il maestro Serra Zanetti, poi  conseguì il magistero a pieni voti presso il Conservatorio Musicale di Trieste.
Studiò contrappunto e composizione con il maestro Marcello Tyberg; e scrisse numerosi saggi di critica e di estetica musicale per vari quotidiani.
Fondatore e direttore dell’Orchestra d’Archi “Giuseppe Tartini” di Roma, e consulente musicale (esterno), dal 1954, presso il Centro di Produzione TV di Roma (via Teulada), ed autore del libro “Famiglia ideale”, un originale trattato di strumentazione per i ragazzi. 
Proprio per questa sua appassionata attività artistica, per i suoi 682 concerti coronati da straordinari successi e caratterizzati da un repertorio raffinato e prezioso, da presenze di solisti di fama internazionale e da una direzione eccellente, ebbe la nomina di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Il talento del giovane Serdoz fu subito riconosciuto nella sua “città di vita” Fiume e divenne il direttore dell’Orchestra del GUF, ed ebbe successo anche nella vicina Abbazia dove suonava nella sala della famosa villa Angiolina sotto la direzione di Franz Lehar.
Nel 1950 nascono l’Associazione “Tartini” e l’Orchestra d’Archi “Tartini” col nome di un incomparabile violinista istriano quale fu Giuseppe Tartini.
Molto apprezzato il quartetto stabile per molti anni: Antonio Marchetti e Bruno Novelli (violini), Emanuele Catania (viola), Erio Justin e tanti altri.
A Roma e in varie città italiane eseguirà con la sua orchestra memorabili concerti raccogliendo consensi di pubblico e di critica per oltre 40 anni. Particolarmente apprezzata la sua impeccabile riscoperta di un vasto repertorio barocco troppo a lungo ignorato.
Sotto la magistrale guida del maestro Serdoz nella contrapposizione dialogica degli strumenti, nel fraseggio ricco di coloriti e di sfumature, la “Tartini” si prodigava nei più ardui cimenti con risultati brillanti e positivi.
Con il concerto di Angelo Stefanato, primo violino dell’orchestra della RAI di Roma, solista tra i più quotati nei principali teatri del mondo, e della pianista Margaret Barton, Serdoz aggiunge alla “Tartini” un’autentica perla.
Non possiamo non ricordare anche il contributo all’orchestra di Serdoz dell’arpista Maria Selmi Dongellini, con Giuseppe Selmi che suona la viola da gamba, l’intervento delle soliste di clavicembalo Maria Clotilde Sieni e Lidia Silvestrini con il quartetto “Tartini”, il violinista bulgaro Edward Polidi, la pianista Ornella Puliti Santoliquido, Franco Petracchi, il concerto Serdoz – Cotton alla sala Borromini di Roma, e con la cantante americana Irene Oliver.
Il 10 ottobre del 2004, Nino Serdoz chiuse gli occhi per sempre.
La Società di Studi Fiumani lo ha inserito fra i suoi soci onorari che hanno onorato la città perduta di Fiume, al fine di conservare la memoria storica ed il patrimonio culturale delle generazioni che hanno vissuto l’esodo fiumano, istriano e dalmata, e che si stanno estinguendo.