Il Trifoglio
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- Nel gennaio 1953 nasce “Il Trifoglio”, rivista per le capo e per le Scolte la cui redazione è affidata a Franca Franceschetti. Data la duplice destinazione della testata, le copie inviate alle capo saranno in seguito spesso integrate da un fascicoletto metodologico chiamato “Capi” e anche gli Assistenti ecclesiastici avranno col tempo analoghe integrazioni. Nei temi trattati su “Il Trifoglio” vi è grande attenzione ad aprire gli orizzonti delle giovani donne dell’epoca, ma anche alla formazione di scolte e capo nello spirito della strada e agli aspetti internazionali del guidismo; né manca una parte di notiziario e atti ufficiali. Con l’andar degli anni e con il succedersi delle squadriglie di redazione all’inizio degli anni ’60 vi fu un periodo bolognese-romano (tramite Adele Selleri e Alessandra Falcetti), le pagine dirette alle scolte avranno sempre più spazio sinchè col gennaio del 1967, la rivista potrà uscire esclusivamente per le capo e gli assistenti ecclesiastici. Nel 1969 la redazione viene affidata ad Elisabetta Granello e la rivista muta visibilmente nel formato e nella grafica (sparite le fotografie, tutto è giocato sui pieni e i vuoti del bianco e nero), ma anche nel contenuto perché si allarga l’attenzione ai temi di attualità da dibattere, nonché ai fermenti serpeggianti sul metodo e le strutture associative che troveranno il massimo spazio in vista dell’Assemblea Capo del ’71. All’inizio del ’72 la redazione si fonde con quella di “Estote Parati” e il giornale, coordinato da Italo Incani, sarà espressione di entrambe le associazioni.
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