Comunica di essere stato informato dell'intenzione dell'Università egiziana di mandare due giovani egiziani a studiare la lingua abissina, e specialmente l'amarico, a Roma e a Berlino e chiede un chiarimento a proposito di un promemoria riguardante il progetto, e in particolare la necessità di far comandare a Roma il professor Gallina per metterlo a disposizione del professor Conti Rossini; comunica che il Ministero dell'istruzione ha negato il comando temporaneo a Gallina; si sofferma sull'intervento di padre Camillo Pomba, rettore del Collegio etiopico, per bloccare una probabile chiamata a Roma del sacerdote abissino Takla Maryam Cahasai, proponendo invece il sacerdote abissino Takla Maryam Sahameray.