È tornato da un mese dal suo viaggio in Oriente e racconta le sue tre settimane all’Università del Cairo, dato che Nallino stesso vi tornerà. Parla di Arthur Schaade e di un contratto biennale come “professeur adjoint” di 1000 sterline per la costruzione di una sezione araba e semitica; si sofferma in generale sui contratti economici tra l’Università del Cairo e i professori europei. Aggiorna anche sui buoni risultati ottenuti in Turchia, dove è stato per un mese e mezzo. Non ha avuto tempo per la Siria e si è recato direttamente in Egitto, soprattutto al Cairo, dove ha lavorato all’introduzione del Kitab-al-Saidana di al-Bīrūnī, assieme a Meyerhof. Nomina alcuni lavori e si augura una recensione di Nallino sulla «Rivista di Studi Orientali» su alcuni di questi.